Chi c’era sul Suv dei Theborderline? Perché i clic sono crollati? I dubbi sull’incidente e l’addio degli youtuber: «Pensiamo solo a Manuel»

di Erica Dellapasqua e Rinaldo Frignani

«Impossibile moralmente proseguire, pensiamo solo a Manuel», hanno scritto sulla loro pagina di Youtube. Matteo Di Pietro ha schiacciato il piede sull’acceleratore per superare un’auto, forse una bravata

Chi c'era sul Suv dei Theborderline? Perché i clic sono crollati? I dubbi sull'incidente e l'addio degli youtuber: «Pensiamo solo a Manuel»
I fiori e i pelouche lasciati a Casal Palocco in ricordo del piccolo Manuel 

Oltre 30mila visualizzazioni in meno di un’ora per l’addio degli youtuber di «TheBorderline». I ragazzi che dal 2020 hanno catturato l’attenzione di milioni di utenti in Rete e circa 600 mila iscritti alla loro pagina, hanno comunicato ieri sera di aver chiuso con la loro attività dopo l’incidente nel quale, mercoledì scorso, uno dei fondatori della crew, Matteo Di Pietro, 20 anni, ha ucciso il piccolo Manuel travolgendo con un Suv l’auto della mamma nel quartiere romano di Casal Palocco. «I TheBorderline — hanno scritto in un testo pubblicato nell’ultimo video — esprimono alla famiglia il massimo, sincero e più profondo dolore. Quanto accaduto ha lasciato tutti segnati con una profonda ferita, nulla potrà mai più essere come prima». 

E ancora: «L’idea di TheBorderline era quella di offrire ai giovani un intrattenimento con uno spirito sano. La tragedia accaduta è talmente profonda che rende per noi moralmente impossibile proseguire questo percorso. Pertanto, il gruppo TheBorderline interrompe ogni attività con quest’ultimo messaggio. Il nostro pensiero è solo per Manuel».

Chi c’era sul Suv?

Sul fronte delle indagini da chiarire ci sono ancora alcuni aspetti. Come chi c’era davvero sul Suv che ha ucciso Manuel. A parte Di Pietro, indagato per omicidio stradale, e Vito Loiacono, la sua spalla in numerose challenge su YouTube, secondo chi indaga sulla Lamborghini Urus lanciata a 110 chilometri all’ora c’erano almeno due ragazzi e una ragazza sui quali il riserbo è massimo. 

Perché? Le smentite della «dirigenza» dei «TheBorderline» — in tre hanno ribadito che non c’erano — fanno ritenere che i due a bordo abbiano fatto salire altri giovani. Come un ragazzo coinvolto nella zuffa con i genitori di altri bambini dopo l’incidente: è stato ripreso in un video mentre una poliziotta cerca di fermarlo. 

Chi è? Interrogativi che alimentano il mistero, insieme con la presunta fuga di uno o più passeggeri del Suv da via di Macchia Saponara. Anche su questo aspetto lavorano i carabinieri che indagano sulla morte del bambino: fra le informazioni contenute nei telefonini sequestrati agli youtuber insieme con telecamere e schede video, ci sarebbero anche le chat con i messaggi che i ragazzi si sono scambiati prima ma soprattutto dopo lo schianto.

L’auto superata

Dalla ricostruzione dei vigili urbani viene soprattutto confermato il fatto che Di Pietro prima dell’incidente ha superato un’auto a forte velocità. Da capire se sia stata solo una manovra azzardata o una bravata al volante di una supercar capace di toccare i 100 km/h in meno di 3,5 secondi. E comunque al vaglio c’è il ruolo di questa terza vettura.

Funerali in settimana 

Oggi intanto dovrebbe arrivare il nulla osta della procura per restituire Manuel alla famiglia come richiesto dai suoi legali. I funerali potrebbero essere celebrati a metà settimana, preceduti da una fiaccolata di solidarietà a Casal Palocco. Una dimostrazione di affetto alla famiglia della piccola vittima, ma anche di rabbia nei confronti dei ragazzi coinvolti che continuano a ricevere minacce social, come anche il noleggiatore del Suv, titolare della società Skylimit. Alcuni di loro sono stati costretti a trasferirsi.

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