La Voce


Fermiamo il caos

Qualcosa serpeggia tra di noi. Che eravamo immersi in un Caos fisico forse ce ne eravamo già accorti. Non bisogna essere attenti osservatori per renderci conto che viviamo in un mondo in subbuglio, pieno di guerre, contraddizioni, miserie di ogni genere.. ma… c’è un ma! In una delle mie lunghe notti insonni, rimuginando sulla realtà che ci circonda, all’improvviso ho realizzato che il pericolo maggiore che stiamo correndo è sprofondare nel Caos mentale! Mi sono accorta come le continue ed assillanti informazioni dei media, seppure con contenuti e espressioni sconvolgenti, ci lascino quasi indifferenti. La maggior parte di noi, segue la  i vari tg durante i pasti serali e mentre trangugiamo la nostra quotidiana cena, ci sparano notizie di rivolte, morti ammazzati, genocidi,liti furibonde tra politici.  Noi ascoltiamo, alziamo lo sguardo distratto verso lo schermo – passami il sale o passami il pane- e per distrarci dai nostri problemi ci interessiamo ai programmi della serata.

Ascoltiamo, ma non sentiamo più niente! Ormai queste notizie fanno parte della quotidianità. Il massimo che ci concediamo è una scrollata di testa, ma continuiamo tranquillamente a mangiare. Cosa c’entra il Caos mentale? C’entra… c’entra! C’entra perché non siamo più capaci di distinguere l’orrore di certe notizie, perché tutto ci sembra normale, perché si sono abbattuti i limiti del giusto e dell’ingiusto, perché stiamo perdendo la dimensione del reale, del bene e del male. Accettiamo ed ingurgitiamo tutto! Subiamo passivamente questa società corrotta e decadente perché ci sentiamo impotenti. Bella giustificazione, non c’è che dire!

“ Caos mentale” gente! Si chiama così, quando si perde la bussola, quando non sentiamo più la necessità e fame di giustizia, quando lasciamo che i nostri ragazzi muoiano in preda alle droghe, quando lasciamo che manipolino le nostre menti con le più rivoltanti menzogne, quando ci truffano con promesse, quando presi con le mani nel sacco, si indignano di essere indagati, quando si rammaricano della nostra povertà e rubano a man bassa diventando sempre più ricchi con i nostri sacrifici,derubandoci dei nostri sudati risparmi! E noi, come spettatori annoiati, lasciamo fare!

E’ normale! Ci hanno tolto i nostri parametri, hanno divelto non solo le frontiere geografiche, ma soprattutto quelle mentali!

Vogliamo renderci conto del pericolo che corriamo?

Noi, semplici cittadini, non siamo una  poltiglia d’umanità!Non siamo pedine di un gioco di cui non ci permettono di conoscere le regole! Non siamo comparse sbiadite in un film dove i protagonisti ci stremano, ripetendo all’infinito la stessa scena poiché si dimenticano o sbagliano le battute!

Non lasciamoci imbrogliare o depistare da trite parole, da effimere promesse. Riprendiamo il controllo del nostro giudizio, ritorniamo a mantenere le distanze tra menzogna e realtà!

Sono certa  che nessuno di voi vuole che la propria mente sia manipolata e che diventi priva della capacità di pensiero che dà dignità ad ogni essere umano!

Ribelliamoci dunque a questo qualunquismo, all’impotenza in cui ci hanno relegato.

Ognuno di noi è una voce, è un microcosmo che, per quanto piccolo, può riportarci ad essere presenti e partecipi delle nostre vite! Basta averne il coraggio e la consapevolezza!

Allontaniamo il Caos mentale da noi finché siamo  in tempo!

 Vanna Vannucci                                                                                                                                          24/02/2014

Come volevasi dimostrare….

E’ finalmente arrivato il 2014, anno nuovo chi ci auguriamo porti un pò di respiro dopo il funesto 20131! Ma sarà così? “La speranza è l’ultima a morire” ci consola il vecchio detto ma, diciamocela tutta, le premesse non sono delle migliori. Sono avvenuti tanti cambiamenti, alcuni prevedibili altri no, ma in sostanza cosa cambierà?

Renzi è finalmente sulla ribalta, un vero personaggio, un volto giovane e relativamente nuovo, ma come ho già detto, troppo irruente, troppo verboso, troppo impaziente di rifare l’Italia!

Sembra facile amico mio… non voglio mettere in dubbio la tua buona fede (anche se reputo che l’ambizione personale gioca il suo bel ruolo) ma la situazione italiana è molto complessa e dovresti scalpitare di meno e riflettere di più! Sono pienamente  d’accordo nello “svecchiare la politica” ma ribaltare” un sistema ingessato” da decenni  non è impresa facile. Ricordati che anche il Messia ha avuto non pochi problemi  con la buona novella….  ci sono voluti centinaia di anni prima che il Suo Verbo fosse ascoltato e compreso! E tu, mio buon Matteo, pensi di riuscire in questa titanica impresa, lanciando diktat a destra e a manca? Non ti dice niente che Berlusconi, ormai agli sgoccioli, sia l’unico ad acclamarti? In questa strana Italia solo un vecchio leader destrorso ti appoggia…perchè? Non sarà forse per il tuo accanimento verso Letta ed il suo, non proprio perfetto governo, alimentino le speranze in chi non ha più vie d’uscita? Un consiglio da una semplice cittadina: fai bene i tuoi conti e vacci piano, anzi usa i piedi di piombo prima di esporti senza avere tutte le carte in regola. L’ambizione in politica è indispensabile ma bisogna saperla dosare, altrimenti diventa un boomerang… corri troppo e non hai ancora i giusti alleati e la giusta esperienza… alza la guardia.. o rischi di finire ko .. e questo sarebbe un vero spreco! AUGURI PER IL NUOVO ANNO!

Vanna Vannucci                                                                                                                    03/1/2014

 

 

Ma i tempi cambiano veramente? Trilussa ….. e la democrazia

Un Somaro diceva: – Anticamente,
quanno nun c’era la democrazzia,
la classe nostra nun valeva gnente.
Mì nonno, infatti, per avè raggione
se coprì cò la pelle d’un Leone
e fu trattato rispettosamente.

– Sò cambiati li tempi, amico caro:
– fece el Leone – ormai la pelle mia
nun serve più nemmeno da riparo.
Oggi, purtroppo, ho perso l’infruenza,
e ogni tanto sò io che pè prudenza
me copro cò la pelle de somaro!

1° maggio 1915.

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Il PD secondo “Matteo”

Matteo Renzi è senza dubbio un outsider ma dovrebbe stare attento a non esagerare. Vuole riscrivere la storia del Pd? Niente da eccepire, ma senza troppa irrompenza e dickat. Non deve dimenticarsi, il nostro strarompente fiorentino, che ha di fronte un pisano (Letta)! La lotta si fa partigiana e mi viene da ridere poichè per quanto toscani ambedue o, forse proprio per questo, sono palestrati agli sgambetti e alle polemiche.

Renzi mi piaceva ma… c’è sempre un ma…. se veramente vuole il bene del Paese, come  “il nostro” spiffera e declama ai quattro venti, dovrebbe capire che mettersi in questo momento così “in pendenza” per il governo e per ilPd, non gli gioverà a molto. Rischia di bruciarsi le ottime carte che ha per un prossimo futuro. Calma e gesso ragazzo! Letta è già alle prese con continui ostacoli che, i cosidetti alleati, gli procurano a pettine fitto. Che senso ha attaccarlo? E se il governo crollasse? L’Italia sprofonderebbe in una crisi che , dato che lo reputo intelligente e preparato, difficilmente la sua presenza o qualche suo intervento riuscirebbe ad essere essenziale per uscirne! Ed allora? Posso comprendere come un purosangue non veda l’ora di correre con i suoi pari, ma anticipare i tempi è sempre molto rischioso, quindi, con grande simpatia, gli consiglierei di coordinarsi ai tempi. Nella vita i tempi sono essenziali: c’è il momento di agire e c’è il momentodell’attesa.. guai a chi infrange queste leggi! E’ come in un concerto… puoi essere anche Horowitz …. ma se non entri nei tempi giusti, mandi all’aria tutta la sinfonia! Ne vale la pena? Il vangelo “Matteo”non l’ha scritto con foga, ma rispettando gli altri evangelisti e dicendo la sua, senza mai screditare le altre versioni. Un pò di umiltà e di buon senso saranno d’aiuto e al momento giusto premieranno chi lo merita.

Vanna Vannucci                                                                                                                                                                  17/07/2013

 

LA LEGGE DEL MENGA

Belle elezioni!! E’ stato il trionfo del polulismo, alla faccia della logica e delle proiezioni future. Difficile capire gli italiani e, se lo è per alcuni di  noi figuriamoci per il resto del mondo!!! Quello che sconcerta, non è tanto la vittoria di Grillo che, dopo una campagna elettorale mirata al malessere e alla rabbia degli italiani, non era scontata ma abbastanza prevedibile, ciò che sciocca letteralmente è la rimonta del Cav!

Capisco l’incertezza, capisco la difficoltà di scelta tra la miriade di partiti e partitucoli, ma dare nuovamente fiducia a chi ci ha ingannato per quasi vent’anni è incomprensibile! Berlusconi redivivo? Volete ancora il” raccontaballe” al governo? Secondo i sondaggi nessuno lo voleva più, sembrava che gli italiani ne avessero avuto abbastanza delle false promesse, di inciuci vergognosi, di una cricca che ha portato il Paese sull’orlo del baratro, di un leader che ci faceva vergognare in Europa ed invece, come per magia, le sue panzane (vedi Imu)hanno ancora fatto effetto. Bisogna riconoscergli l’impersare nelle tv, l’onnipresenza asfissiante per tanti, che è invece stata risolutiva a ricondurre all’ovile tanti nostalgici dei personaggi carismatici.

Bisogna dedurne che il nostro popolo premia chi urla di più, chi si mette in mostra, chi sventola banalità, chi promette a vanvera, chi non vuole una vera Italia nel contesto europeo, che vede nemici in chi, con estremo rigore e dignità ci aveva indicato un programma fattibile.. e allora? Siamo all’ingovernabilità! Anche questa è democrazia!  La gente ha votato con la rabbia o con illusione.. adesso prendiamoci il resto! Senza lamentarci e senza mugugnare… la scelta l’abbiamo fatto noi!

Vanna Vannucci                                                                                                                    26/02/2013

 

O la và o la spacca

 

Per tanti mesi, la Voce  è rimasta muta , esterrefatta dalle continue, incredibili notizie che si susseguivano sui giornali. Non c’era commento che avrei scritto che non suonasse come una condanna ed allora scegliere il silenzio, mi sembrava la soluzione più saggia.

Adesso che siamo arrivati” alla frutta” cari amici miei, desiderei  fare qualche riflessione e farvene partecipi!

Abbiamo assistito e seguito una campagna elettorale, non solo “caciaresca” e che non esito a definire vergognosa. Abbiamo sentito e visto,in lizza per il potere, oltre ai soliti noti, guitti della peggior specie, cavalcanti l’onda della nostra disperazione, incertezza e rabbia !Promesse allettanti che sono piovute da tutte le direzioni, ma senza nessun fondamento reale.

La nostra situazione è gravissima, abbiamo gli occhi dell’intero mondo puntati addosso e quello che più mi umilia, come italiana, constatare come veniamo giudicati all’esterno.

Guardano a noi, con preoccupazione, come se fossimo dei bambini, o peggio ancora, dei creduloni pronti a cadere nelle reti dei volponi manipolatori, ben consapevoli che il vulgo si addomestica con “panem et circenses”! Siamo ritornati così indietro? Siamo così creduloni  da accontentarci di facili promesse, da possesso di “bacchette magiche” in grado di eliminare in un attimo tutti i reali problemi che attagliano il nostro Paese?

Se fate ragionare la vostra testa e non le sparate che giornalmente leggiamo sui giornali o sentiamo in televisione, vi renderete conto che, mai come adesso il nostro voto sarà decisivo per il futuro, nostro e dei nostri figli.

Vi pongo una semplice domanda: Quando si deve effettuare una scelta importante per il futuro familiare, per il vostro benessere, vi affidate al  vostro vicino o amico che sia? Lasciate che sia un estraneo a decidere per voi ?O, conoscendo bene i vostri problemi, sceglierete la soluzione migliore, forse non la più scontata o semplice,  ma la più realistica e concreta!?

Diffidate da chi ha sempre in tasca le soluzioni. Quando  si affronta un problema, e l’Italia ne ha tanti purtroppo, abbiamo bisogno di tutta la nostra lucidità! Pericolosissimo  fare scelte in preda a tempeste emotive, la scelta sbagliata è inevitabile!

Le autostrade non portano dappertutto, sono facili  da percorrere, ma non sempre vi portano alla destinazione desiderata. Per arrivare, a volte, bisogna inoltrarci per strade impervie, con ostacoli o tornanti.

Le nostre scelte politiche sono di uguale portata. Stiamo molto attenti alle illusioni, alle parole dette o gridate per far presa sulla nostra ingenuità! Facciamoci furbi, guardiamo agli interessi, non dei singoli e neanche propri, ma dell’intera nazione. L’Italia ha bisogno degli italiani!

Il mondo ci guarda, tiriamo fuori  l’orgoglio della nostra Nazione , dimentichiamoci i campanilismi, andiamo alle urne con cognizione di causa, scegliendo un governo che non ci porti alla bancarotta o che naufraghi in pochi mesi!

Non affidiamo il nostro futuro a ciarlatani o a sprovveduti. Scegliamo persone oneste , che ci dicono la verità per quanto sgradita. Verifichiamo ciò che viene promesso con la reale fattibilità di tale promesse!

Ricordiamoci i trascorsi di alcuni personaggi  e ricordiamoci che chi ha mentito una volta, mentirà sempre! Ponderiamo i fatti non le parole e forse la fine del tunnel potrà essere più vicina.

Buona fortuna mia amata Italia! Mai come adesso ne hai bisogno!

Vanna Vannucci                                                                                                22/02/2013

 

Lascio a Trilussa dire quel che ne pensa….

Oggi li ventinove di febbraro
der millenovecentotrentasette,
doppo bevuto dodici fojette
assieme ar dottor P., reggio notaro,
benché nun sia sicuro da me stesso
dispongo e stabbilisco quanto appresso.
Io sottoscritto, Meo del Cacchio, lascio
li vizzi e le abbitudini cattive
a mi’ nipote Oreste che, se vive,
n’ha da fa’ come me, d’ogni erba un fascio;
s’invece more passo l’incombenza
a un istituto de beneficenza.

Lascio all’Umanità, senza speranza,
quer tanto de buon senso e de criterio
che m’ha ajutato a nun pijà sur serio
chi un giorno predicò la Fratellanza,
eppoi, fatti li conti a tavolino,
condannò Abbele e libberò Caino.

Lascio un consijo a Zeppo er cammeriere,
che se lamenta d’esse trovatello,
de nun cercà se er padre è questo o quello,
ma cerchi de fa’ sempre er su’ dovere
pe’ rende conto solamente a Dio
s’è fijo d’un cristiano o d’un giudio.

Lego er pudore de li tempi antichi
a un vecchio professore moralista
che pe’ coprì le porcherie più in vista
spojava tutti l’alberi de fichi,
ma a la fine, rimasto senza foje,
lasciò scoperte quelle della moje.

Lascio a Mimì le pene che provai
quanno me venne a da’ l’urtimo addio:
– M’hai troppo compromessa, cocco mio..
Qua bisogna finilla, capirai..
Pippo sa tutto.. nun è più prudente..
(E invece Pippo non sapeva gnente!)

A l’avvocato Coda, perchè impari
a vive con la massima prudenza,
je lascio quela “crisi de coscienza”
che serve spesso a sistemà l’affari
e a mette nello stesso beverone
la convenienza co’ la convinzione.

A un’eccellenza.. (scuserà l’ardire)
je lascio invece un piccolo rimprovero:
perché, dieci anni fa, quann’era povero,
annava a caccia de le cinque lire
e adesso che n’ha fatte a cappellatte
nun riconosce più chi je l’ha date?

A Tizio, a Caio e a tutti queli fessi
rimasti sconosciuti fin’a quanno
nun so’ arivati a un posto de commanno
je lascio er gusto d’ubbidì a se stessi:
così a la fine de la pantomima
ritorneranno fessi come prima.

A Mario P., che doppo er Concordato
nun attacca più moccoli e va in chiesa,
je lascerò, sia detto senza offesa,
er sospetto che ciabbia cojonato
e fosse più sincero ne li tempi
quando ce dava li cattivi esempi.

Lego ar portiere mio, ch’è sordomuto,
la libbertà de di’ come la pensa,
e a Giovannino l’oste, in ricompensa
de tutt’er vino che me so’ bevuto,
je legherò le verità sincere
rimaste in fonno all’urtimo bicchiere.

Lascio a Zi’ Pietro un po’ de dignità,
che cià perfino la gattina mia
che appena ha fatto quarche porcheria
la copre co’ la terra e se ne va,
mentre Zi’ Pietro, invece de coprilla,
ce passò sopra e fabbricò una villa.

Lascio a l’amichi li castelli in aria
c’ho fabbricato ne la stratosfera,
dove ciagnedi in volo quella sera
con una principessa immaginaria
e feci un atterraggio de fortuna
in mezzo a la risata de la luna.

E a mi’ cuggino Arturo, che nun bada
che a le patacche de la vanagloria,
lascio l’augurio de piantà la boria
pe’ vive in pace e seguità la strada
senza bisogno de nessun pennacchio,
ma sempre a testa dritta!

Meo del Cacchio

In questa  caotico e sciagurato momento della nostra storia, non ho le giuste parole per esprimere il mio smarrimento e la mia confusione… perdonatemi, dunque, se mi affido a Trilussa

Vanna Vannucci

04 febbraio 2013

Italiani… brava gente!

Chi sono i veri italiani? La massa che nasconde la testa sotto la sabbia e la alza solo quando viene colpito direttamente o un popolo che vuole ritrovare la propria identità e non lasciarsi travolgere dai vari dickat europei- tedeschi perlopiù-? Domanda senza risposta. Un popolo di furbetti e mascalzoni che, alla faccia di chi stringe la cinghia, continua a rubare a man bassa? Chi siamo? Non lo so! Credo fermamente nell’Italia. Mi sento italiana fino al midollo… ma in quanti siamo? Dove sono gli italiani che vogliono salvare veramente il nostro Paese? E’ in gioco la nostra storia, la nostra dignità, la nostra salvezza. Ma chi se ne fa carico? I politici? Tutti da relegare nelle più profonde galere! Ed allora il popolo sovrano? Perchè non fa sentire la sua voce? Perchè l’indignazione popolare non diventa più forte dei poteri forti?Siamo dei pecoroni che aspettano il deus ex machina? Stiamo per essere travolti, ma oltre che mugugnare e qualche manifestazione, indetta dai sindacati, tiriamo a campà….

Italiani brava gente…. o gente rassegnata? Senza quella grinta che dovremmo risfoderare, ricordandoci le nostre radici, i nostri morti, i nostri antenati che si sono battuti per la nostra Italia, siamo fottuti.

Facciamo vedere al mondo chi siamo! Abbiamo inventiva, energia da vendere, siamo gli eredi dei più grandi geni dell’umanità, dimostriamo di esserne all’altezza! Riprendiamo in mano il nostro futuro, non deleghiamo paesi stranieri a decidere della nostra forza, possiamo farcela. Dobbiamo solo ricordarci che siamo ITALIANI!

Vanna Vannucci                                             1/08/2012

Festa delle donne? Una presa in giro

Reputo l’8Marzo una presa in giro, altro che festa! Non l’ho mai approvata e disapprovo le donne che la festeggiano e credono di aver ottenuto un doveroso riconoscimento. Quanto siamo lontane dalla realtà!

Le donne, da milioni di anni, sono sempre state il fulcro di ogni piccola o grande comunità. Questa è storia non fantasia. Senza le donne il mondo, o meglio, l’umanità non esisterebbe. Ma lasciando da parte la retorica della “riproduzione “.. analizziamo le donne e il loro ruolo in ogni piccolo o grande nucleo umano. La donna oltre che dare la vita, sostiene l’uomo, lo consiglia, lo indirizza, lo educa, lo cura, lo rende importante, lo fa sentire, anche quando non lo è, il re della sua casa. Quindi non credete che sia facile essere contemporaneamente: madre, amante, amica, infermiera, cuoca, contabile, cameriera,insegnante,educatrice, psicologa e via dicendo. E tutto questo, quando non c’era il lavoro fuori casa. C’è bisogno di una grande mente organizzativa per conciliare i molteplici impegni Aggiungete che per una donna con famiglia, la pensione non esiste. Andrà in pensione dal lavoro d’ufficio o di fabbrica, ma in casa, mentre il consorte s’impantafolerà e andrà al bar con gli amici o scoprirà qualche hobby, la donna continuerà, finchè le forze glielo permetteranno, a pulire, cucinare, curare a far quadrare il bilancio,seguire i figli e chi più ce ne ha, più ce ne metta!

Ma cari miei, non è tutto… avete mai fatto caso che le parole più importanti sono di genere femminile?

Diciamo: La  vita –  La pace -La verità – La giustizia – La felicità – La morte – La nascita -La fedeltà – La parità – La terra e  l’elenco potrebbe prolungarsi, ma penso che abbiate afferrato il concetto.

La donna non ha bisogno di feste ma di riconoscimenti!

Essere donna è sempre stato molto difficile ma, alla faccia di tutte le battaglie sostenute,  a tutt’oggi la donna deve anora combattere, deve imporsi, per trovare quel giusto spazio e quel rispetto che le è dovuto. Rispetto, ampiamente guadagnato, con sacrifici e sofferenze che il cosiddetto “sesso forte” non sa neanche dove stiano di casa. In questa società maschilista, chiediamo solo quello che ci è dovuto. L’intelligenza non ha sesso e ci sono donne molto preparate e molto intelligenti che solo per essere” femminucce”sono relegate ad incarichi mediocri, umilianti, ininfluenti. Lì, in stand by, per far posto a qualche imbecille, figlio di papà, o solo perchè maschio, continuando a stringere i denti, lavorando il doppio, per almeno mantenere il tanto agognato posto di lavoro. Vi sembra giusto?

Le donne che emergono ci sono, per l’amor di dio, ma chissàcome hanno sempre avuto qualche santo in paradiso. Qui si parla delle donne in generale, non delle eccezioni, non delle veline o delle escort che hanno fatto della loro femminilità uno strumento per avere un bel posto al sole!  Non le giudico, ci mancherebbe altro, ma vi ricordo che a  questa “specie”  appartengono le donne furbe non intelligenti!   Non le appartengono le ragazze che prendono una laurea e si ritrovano dietro ad un call center, le donne che pur di garantire un pò di benessere alla propria famiglia, si addossano orari pesantissimi, corse affannose tra” super-scrivania-scuola- straordinari”!

E allora che c’è da festeggiare?

Festeggeremo quando le donne non saranno più violentate, picchiate, condiderate “oggetti del desiderio” o “appendici” indinspensabili per semplificarsi la vita! Quando, alla ricerca di un lavoro, saremo trattate con rispetto come i colleghi maschi, senza sentirsi avanzare ambigue proposte o sottoposte a sguardi “di sottintese disponibilità”. Guardate i curricula e valutate il valore, le capacità, le prospettive di colei che in quel momento si sottopone al vostro giudizio, ansiosa di dimostrarvi e dimostrare a se stessa che vuole solo avere la possibilità di esprimersi e rendersi utile alla società, comportatevi esattamente come solitamente viene fatto con un candidato maschile. Solo allora la valutazione sarà equa.

Vogliamo solo che ci sia dato ciò che ci spetta, secondo i meriti e le capacità, solo così per” le vere donne” sarà giusto e non ci sarà bisogno dello zuccherino e artificioso 8 Marzo!

Vanna Vannucci                                                                    8/03/2012

  

DOVE SONO FINITI GLI ITALIANI?

Sono nata e vissuta in un Paese , in un grande Paese di cui andavo orgogliosa. L’Italia non era sostituibile con nessun’altra nazione. Per quanto viaggiassi e rimanessi estasiata da luoghi magnifici, antiche civiltà, incantevoli tradizioni nel pezzo di mondo che ho avuto la fortuna di conoscere, al mio rientro in Patria, realizzavo che il nostro era, di gran lunga, la Nazione perfetta. Cosa non c’era in Italia? Cultura, arte, bellezza, gente ospitale ed allegra, cucina varia e inarrivabile nella varietà e nel gusto… avevamo tutto… mari, monti, laghi, fiumi, splendide ed uniche città.. colori e profumi indescrivibili.. e così arrivavo all’ovvia considerazione, che era meglio girare l’Italia che andarsene a scoprire ciò che da noi magari esisteva già da millenni. Cosa è dunque cambiato? Paesaggistamente diciamo poco o niente, ma la mia Italia non esiste più. L’Italia della brava gente, dei lavoratori, della gente che si divertiva con una battuta, non c’è più! Adesso l’Italia è sovraccarica di gentaglia: ladri, faccendieri dell’ultima ora, corruzione, cosche mafiose di ogni genere, prostituzione, droga a fiumi… e via dicendo. La gente onesta è ormai in minoranza e viene vessata da ogni qualsiasi tipo di abuso, legale o no, ghettizzata come “incapace e ingenuamente ignorante”. Cosa intendo per ignoranza? Il non sapersi o volersi adeguare al malcostume che ormai imperversa in ogni settore della nostra Italia. Vincono i delinquenti, gli evasori, i traditori.. sono addiruttuta difesi da leggi fatiscenti ed inadeguate, abilmente manipolate da avvocati o magistrati senza scrupoli. GLI ITALIANI non ci sono più!Se ancora esistessero uomini e donne della tempra di quelli che abbiamo la fortuna di avere, non saremmo così rassegnati davanti ad un ingiustizia sempre più crescente. Farebbero sentire la loro voce forte e tuonante come un Montanelli o una Fallaci, tanto per citarne alcuni tra i più noti, con la forza  trascinante di un uragano. La crisi ci morde, ci attanaglia, ma non deve privarci della forza che ci viene e che abbiamo eredidato dalle nostre radici. Forse ce lo siamo dimenticato, ma l’Italia non può essere dileggiata e schernita per qualche omuncolo che razzola male. Eliminiamoli senza pietà e diamo spazio a quegli italiani che ancora credono nell’Italia. Italiani che vogliono la loro sovranità, che reclamano i loro diritti, che non hanno motivo di vergognarsi, ma solo di ritrovare l’orgoglio dovuto al nostro antico e prestigioso Paese che ha dato al mondo intero la Civiltà, la Bellezza, la Creatività, L’Innovazione.

Vi voglio ricordare come ci giudicava la grande Oriana , che certo non odiava la sua Patria:” È un Paese così diviso, l’Italia. Così fazioso, così avvelenato dalle sue meschinerie tribali! Si odiano anche all’ interno dei partiti, in Italia. Non riescono a stare insieme nemmeno quando hanno lo stesso emblema, lo stesso distintivo, perdio! Gelosi, biliosi, vanitosi, piccini, non pensano che ai propri interessi personali. Alla propria carrieruccia, alla propria gloriuccia, alla propria popolarità di periferia. Pei propri interessi personali si fanno i dispetti, si tradiscono, si accusano, si sputtanano..” (tratto dalla Rabbia e l’Orgoglio )

Non lo trovate attuale, veritiero?Eppure calcolate quanti anni sono passati e noi siamo ancora lì, a litigare, a dire bischerate, senza rabbia e senza orgoglio!

Amici miei, recuperiamo la nostra storia, liberiamoci di chi pur essendo italiano, non ha nessun diritto di esserlo, ritorniamo alle nostre origini e risolleviamo orgogliosi la testa, gridando:”Sono orgoglioso di essere italiano e ve la faremo vedere noi!”

Vanna Vannucci                                                                                                  01/02/2012

 

MARE E “MONTI”

Davanti al mare si resta affascinati, ammaliati dal suo sconfinato orizzonte, dal continuo movimento delle onde, dal mutare dei colori che riflettono la luce del sole, da quelle acque che da piccoli mari, congiungendosi diventano immensi oceani. Il mare incanta ma per le stesse ragione fa paura. Chi non sa quanto ,acque calme  e limpide, possono all’improssivo diventare minacciose, incontrollabili, formare tempeste capaci di inghiottire tutto e tutti……

Il monte è lì, statuario, immobile della sua imponenza, bellissimo ma sempre uguale. Un punto di riferimento al quale si può facilmente ricorrere per orientarsi. Eppure anche il monte o la montagna ha le sue insidie. Quella sicurezza apparente non deve ingannare gli sprovveduti. Dalla montagna cadono valanghe , nasconde crepacci, gole profonde, improvvise frane che dalle vette trascinano a valle chi non si inerpica cauto e attento ……

Perchè mi sono lasciata andare a queste disquisizioni prettamente paesaggistiche? Mi è venuto spontaneo per l’assonanza del nome “Monti” e ciò che stiamo vivendo. Una similitudine che mi è sembrata appropriata.

Eravamo in un mare in burrasca, che stava formando la “tempesta perfetta” e come d’incanto ci siamo ritrovati, al riparo dal mugghiare minaccioso dei marosi, alle falde di un “Monte” alto, forte sereno ed imperturbabile. Ci siamo rilassati.. per miracolo il pericolo di affogare sembrava un brutto incubo ed abbiamo tirato un sospiro di sollievo… Siamo in salvo!

Ma questa non è una favola e l’illusione è durata poco. Il Monte non si staglia più così imponente tra noi ed il cielo, la cima è nascosta na nuvoloni neri e all’improvviso un vento gelido ci ha percosso brutalmente, facendoci tremare dal freddo e dall’annuncio di un’altra tempesta.

Forse non c’è riparo, forse, sia nel mare che sotto un monte, siamo in preda alla furia di forze naturali che magari abbiamo incosciamente o cosciamente scatenato. Resta comunque il fatto che a battere i denti ed a rischiare la propria vita (metaforicamente parlando…ma mica tanto) è sempre la solita “comitiva” che si è fidata della guida che li doveva accompagnare. Ma veniamo al dunque. Il nuovo Premier, l’esimio Prof. Monti e il gruppo dei suoi eccellenti, ultracompetenti ministri hanno completato nello spazio di solo 17-18 giorni, una manovra che salverebbe l’Italia dal baratro. Ho condannato, in silenzio.. almeno sul sito, chi, prima che uscisse ufficialmente il famoso decreto, sparava giudizi seminando il panico, con le più svariate e peggiori ipotesi di quanto il nuovo Governo avrebbe deciso. Ho aspettato, ho letto, ho seguito, come una diligente scolaretta, il primo annuncio ufficiale e i provvedimenti presi per il risanamento italico in diretta tv.  Adesso  che i diretti interessati si sono finalmente espressi, posso, con tutta umiltà dire come la penso. La fievole speranza di avere trovato il pool giusto, super partes, che senza guardare in faccia a nessuno, ci avrebbe ridato l’equilibrio, la dignità e la salvezza, salvando, in parole povere capra e cavoli, sta svanendo come nebbia al sole. Non discuto sui sacrifici e sulle pesanti tasse che ci stanno travolgendo ma sulla tanto enfatizzata “EQUITA’ “! Qui non sono per niente d’accordo. La manovra è pesantissima e senza alcun dubbio necessaria, ma grava al 80% se non di più, su gente che già agonizza e ha da sempre pagato gli sprechi e gli sbagli degli altri. La Casta è stata a malapena sfiorata, i grossi patrimoni rimangono lì intonsi ad  impinguirsi ancora di più,  le pensioni d’oro, rimangono tali, le auto blu gli stipendi da capogiro, i vitalizi e tutti i privilegi di cui godono i signori onorevoli, parlamentari e senatori non si toccano. In compenso si riducono le pensioni, si aumenta la benzina ed il gasolio (decorrenza immediata), l’Iva ..tutto ciò che ai ricchi fa il solletico e non riempe certo le casse dello Stato, ma schiaccia il ceto medio sotto un maglio che ci porterà a tirare per aria l’ultimo euro rimastoci, per decidere se pagare le tasse o fare la spesa! Sono perfettamente consapevole che il suo compito era ed è oltremodo gravoso e dannatamente complicato, considerando i vari settori d’intervento… ma una piccola vocina interna mi sussurra maligna …. non è che anche il “Nostro Integerrimo” nello sforzo della quadratura del cerchio abbia dovuto piegarsi ai diktat dei Soliti Noti?

Un accorato appello al nostro sereno ed imperturbabile Premier: ” Pensi  a tutelare di più gli italiani onesti e cali senza pietà la scure su chi si prepara a festeggiare le prossime Feste partendo per la Cayman o le Maldive”.

Vanna Vannucci                                                                                                     07/12/2011

 

NESSUN DORMA

Quanti mesi sono che è stato lanciato l’allarme crisi? Sinceramente ho perso il conto. Tutti dormienti o in altre faccende affancendati! La priorità in Italia non era l’economia, dannatamente in pericolo, erano i battibecchi dei ministri e parlamentari,. Tremonti sì, Tremonti no, i processi di Berlusconi, Bini Smaghi che non si dimette, Renzi che fa il bing bang, Lavitola con le sue (incredibile a dirsi)conversazioni col premier, le risse in diretta del parlamento, Bossi e i suoi capricci… continuo con la lista? Mi sembra che ce ne sia abbastanza per capire che gli italiani e i politici TUTTI, traccheggiavano ed aspettavano il” deus ex machina” o la fatina di Pinocchio che facesse quello che invece dovevano far loro!!! Ti credo che siamo in preda allo sciacallaggio!!! Ma che credibilità possiamo avere quando,  invece di acccordarsi su urgenti provvedimenti da prendere, i nostri partiti e lo stesso governo si è perso nei soliti sterili dibattiti dello “scaricabarile”. Siamo, da troppo ormai, nell’occhio del ciclone, e ci fosse stato “un cane” che abbia avuto il coraggio di passare dalle tante chiacchere a dei provvedimenti seri, immediati, concreti!

Ho la netta impressione che nonostante siano state suonate tiutte le sveglie possibili , i” NOSTRI” ABBIANO CONTINUATO A PENSARE AI LORO INTERESSI E ALLE LORO POLTRONE!

Dopo l’annuncio della Grecia, tutti improvvisamente si svegliano! Oddio siamo sull’orlo del baratro!  Troviamo immediatamente soluzioni… riunioni frenetiche… soluzioni contradditorie…

Ma che razza di Paese siamo? Il governo ha presentato una lettera alla Ue, dopo giorni di consultazioni frenetiche, a dir poco “annacquata”! Il risultato si è visto…. Ma ci vuole tanto a tagliare i famosi costi (esorbitanti) della nostra politica? C’è bisogno di un Nobel in economia per dimezzare i costi spaventosi che gravano sull’economia traballante, le famose province, i vitalizi vergognosi dei parlamentari, e tutti i rivoli o addittura fiumi ,che risucchiano  le risorse  a cui il governo potrebbe attingere per alleggerire il nostro debito o dare più credibilità ai nostri impegni?

Capisco che Berlusconi debba mantenere tutta la pletora di mercenari che lo sostengono per continuare a governare, ma non sarebbe l’ora che si pensasse alla salvezza dell’Italia prima del proprio EGO?

Come italiana, sono estereffatta ed indignata ! Qui sta in gioco la nostra salvezza!!! Basta dormire sugli allori, basta diatribe e discussioni.  L’ORA DI INIZIARE  E’ SUBITO!!!!

 VannaVannucci                                                                                                                                   02/11/2011

TRUCCHI E INGANNI

Stiamo assistendo allo sfacelo dell’Italia, stiamo vivendo un incubo che potrebbe trasformarsi in dura realtà, non dico tra mesi, ma forse tra pochi giorni.  Oggi ho pubblicato editoriali –  ma non solo oggi – dove viene detto e ridetto cosa ci aspetta e quali pericolosi rischi corriamo, ma sembra che questi avvertimenti scritti da autorevoli penne, sortiscano pochi effetti. 

Ci stanno ingannando in modo abominevole, hanno truccato tutte le leggi, si proteggono a vicenda salvando le loro caste e mandando in rovina centinaia di migliaia di oneste famiglie. Siamo preda dei più sordidi speculatori, abbiamo perso ogni credibilità internazionale, siamo derisi e umiliati ma sembra che niente sia ancora sufficiente per una giusta reazione. Il “si salvi chi può” non serve a niente se non a seminare il panico e farci incorrere in errori ancora più marchiani. Abbiamo bisogno di gente onesta, pulita, che lavori  urgentemente e duramente per portarci fuori da tutta questa melma in cui i nostri politici sguazzano e ci fanno sguazzare. Con tutti i nostri difetti, gli italiani erano stati sempre rispettati per l’onestà, la creatività, l’ingegno, la laboriosità … adesso veniamo nominati sono per i numerosi scandali che ogni giorno affiorano più numerosi, dando di noi un’immagine distorta  ed infamante . Leggendo i nostri giornali, sembra che l’Italia sia diventato un Paese di prostitute,  ladri,  mafiosi,  imbroglioni o faccendieri qual dir si voglia, una Nazione da evitare.  Ci sarà pur qualcuno a cui dare la nostra fiducia?  Si faccia avanti, gridi lo sdegno che pervade tutti noi e non sarà solo. Sono sicura che mai come in questo momento, gli italiani hanno la necessità di aria pulita, di trasparenza, di linearità, di certezze e soprattutto di riacquistare il loro orgoglio di essere italiani. Facciamo presto, perchè ormai non abbiamo più tempo… siamo agli sgoccioli.

Vanna Vannucci                                                                                                  16/09/2011

 

 

 

FINALMENTE LE GRIDA!

IL 13/04/2011 scrissi “Sussurri e grida“, riflessioni su quello  che si stava profilando all’orizzonte, come un fenomeno di grande malessere che serpeggiando si stava diffondendo tra la gente “perbene”. Chi sono costoro? Oggi lo sappiamo, lo sapevamo anche ieri .. ma non facevano notizia, per cui i loro malumori, le loro giuste rimostranze non avevano molto spazio. I perbeni sono tutti coloro che fino ad oggi hanno cercato di sostenere lo Stato, lavorando, pagando, magari ob torto collo, fino all’ultimo centesimo di tasse, coloro che rispettano le leggi, che credono nel loro Paese, in poche parole ” la classe media”! Ma , cari amici, a tutto c’è un limite! Le bastonate non si possono tollerare, le prese in giro ancora di meno. L’Italia è ormai al tracollo, siamo sull’orlo della bancarotta, da tutta Europa ci indicano come reprobi, gli scialacquatori, le cicale che chiedono aiuto alle formiche… è veramente così? Sostengo decisamente di no! Di scialacquatori ,  parassati, evasori, faccendieri ne abbiamo in abbondanza, al punto che li potremmo esportare (magari!!!) Non confondiamo la lana con la seta per favore., come sembra aver fatto quel cervellone di Tremonti! Guai a colpire la zavorra di politici e parlamentari che da tempo immemore ci dissangua, guai a colpire i finanziamenti ai partiti, gli enti inutili, le voragini nascoste dove i furbetti fanno sparire miliardi di euro. Non vi sembra che sia arrivato il momento di passare dai SUSSURRI ALLE GRIDA?

Noi i sacrifici li abbiamo sempre fatti, in una crisi profonda e pericolosa come questa, non esistono distinguo di sorta, devono pagare tutti! Soprattutto coloro che rubano il loro congruo stipendio!

Se il riferimento non fosse abbastanza chiaro, mi riferisco alla cosiddetta classe politica. Non ci sono più scuse. I piccoli tagli che sono stati fatti sono un vero affronto per chi sta sudando per guadagnarsi quei pochi euro che gli permettono (ancora) di sopravvivere, senza contare i disoccupati, i cassaintegrati, i piccoli pensionati. “Le pensioni non si toccano” tuona Bossi… le pensioni dovute, le pensioni di diritto, con 40anni di contributi, ma le cosiddette pensioni d’oro, i vitalizi e tutti gli altri privilegi di cui godono ( senza ragione) gli appartenenti alla Casta, quelle sì che fanno toccate, anzi dovrebbero cancellarle! Sono una vergogna , è vomitevole pensare che con pochi anni o addirittura dopo un solo giorno in parlamento che ci si becca un vitalizio di ben 3000 euro mensili. E’ l’ora di gridare, è l’ora che la colonna dorsale (senza i nostri soldi creperebbero tutti) del Paese mandi a casa queste sanguisughe. Facciamoci sentire, non accettiamo ancora passivamente certi sorprusi. Tassiamo i grossi patrimoni, tassiamo gli evasori, tassiamo chi se la spassa in villa  o su lussuosi panfili a spese nostre. Solo così faremo capire che non siamo uun popolo di pecoroni! E se siete d’accordo, scrivete, dite come la pensate, esprimete il vostro sdegno. pubblicherò i vostri scritti e daremo il via alla VOCE DEI CITTADINI.

Vanna Vannucci                                                                                                      21/08/2011

HA DA VENI’ BAFFONE!

E così tanto li ha evocati che sono tornati! E bravo il nostro cavaliere! Era proprio quello che ci voleva.  La sinistra non ha vinto, non ce ne stato bisogno. Con la tua disastrosa campagna elettorale e la tua condotta degli ultimi mesi , non hai fatto altro che consegnare su un piatto d’argento,  alla frangia più estrema della sinistra, Milano, Napoli e altre importanti città  . E’ bastato vedere ieri Vendola a Milano per capire come cambierà il vento. Contenti i milanesi, contenti tutti (si fa per dire)! Ma per chi non è di sinistra, il boccone va di traverso, perchè perdere la roccaforte del Pdl per tutti gli svarioni o inciampi di ogni genere commessi dal Berlusca e dalla sua candidata è incredibile, surreale.

Finalmente Berlusconi capirà che la gente è stufa marcia delle sue promesse, della sua ostentata sicurezza, del “Ghe pense mi” ,delle ingiurie rivolte a raffica agli avversari. Non ha ascoltato nessuno e ha continuato ad imperniare i suoi discorsi demonizzando gli avversari, la magistratura e colmo dei colmi, anche gli elettori. Ed ecco i risultati!! Cosa ne dedurrà da queste elezioni il Nostro? Che i milanesi sono” tutti senza cervello”?

Qualche tempo fa in”Sussuri e grida” vista l’inarrestabile tendenza del Cav ha trascurare i grossi problemi del Paese, avevo scritto che quei sussurri si sarebberi trasformati in un alta voce popolare. Ieri è successo. Il voto di ieri, è stato un voto di protesta, di stanchezza, di insofferenza, di intolleranza che non si sa a quali conseguenze ci porterà.

Adesso caro Berlusconi sei nelle peste! Per recuperare il terreno perduto dovrai fare i salti mortali e chissà se basteranno. Hai dato un grosso vantaggio all’opposizione che per quanto traballante, con il collante che tu gli hai fornito, sono già pronti per la formazione di una vera alleanza in vista delle prossime politiche, salvo restando, che ti facciano arrivare a fine mandato. C’ è solo da innestare la spina (quella del cervello) e cominciare a studiare nuove strategie, a lavorare seriamente sui problemi degli italiani, ad emenare leggi valide per una veloce ripresa economica,  e tutte quelle riforme che si potevano benissimo varare in questi ultimi due anni. Il popolo italiano è cambiato, non si lascia più facilmente incantare dalle canzoncine, balletti e sproloqui vari, ha bisogno di fatti, non di promesse dell’ultima ora. Se mentre sto affogando, mi dici che vai a prendere il tuo yacht per salvarmi, sinceramente me ne frego e ti mando a quel paese, quello che mi serve è solo una mano  e subito! Parole spicciole ma che rispecchiano una realtà che ieri è emersa  e che non potrai ignorare. Bisogna cambiare i giochi, defenestrare le teste vuote di cui ti sei circondato, trovare le giuste soluzioni, riconquistare credibilità facendo, non promettendo. Sarà possibile? Solo il tempo ce lo dirà, altrimenti ci terremo Baffone ..con tutto quel che segue , non dimenticandoci di dire sempre una giaculatoria per te!

Vanna Vannucci                                                                             31/05/2011

 

 

 

Gli è tutto sbagliato gli è tutto da rifare

Così avrebbe detto il” toscanaccio” Bartali a commento di questi esaltanti risultati. Hanno tutti sbagliato, non vedo vincitori ma solo sconfitte . Berlusconi, in primis, finalmente si renderà conto che l’umore degli italiani è cambiato . Non abbiamo bisogno di barzellete o di ottimismo infondato. Non abbiamo bisogno di politici che lottano per la poltrona. Abbiamo la necessità di risolvere al più presto i grossi, anzi grossissimi problemi che affliggono il Paese da troppo tempo. Le belle parole, le promesse dell’ultim’ ora, ormai non fanno più presa e i risultati di queste votazioni sono un chiaro avvertimento. L’errore più marchiano è stato quello di ricandidare la Moratti, un sindaco non più adatto ad una Milano diversa, complessa, problematica, disincatata e delusa. La campagna elettorale è stata semplicemente vergognosa. Una campagna basata su attacchi ed insulti che , come tanti temevano, è diventato un boomerang. Tutti i nodi vengono al pettine e Berlusconi ne deve pagare le conseguenze. Mi auguro che la lezione durissima che ha dovuto incassare gli serva a qualcosa. Mediti su suoi certi inadeguati comportamenti di quest’ultimi tempi, calando un velo pietoso sugli sproloqui continui, a cui si è lasciato andare con baldanzosa incoscienza. E adesso? Cosa farà il Cav? Cominci a circondarsi di persone credibili, affidabili e competenti, dia più ascolto a Bossi , politico vero e attento, e smetta di credersi inattaccabile ed intramontabile. La sinistra ha mostrato la sua vera faccia, non ha vinto il partito di Bersani, ma i partiti estremisti . Gli elettori di sinistra delusi dal cincischiare del Pd, si sono buttati sui nuovi candidati,  dando fiducia ai più determinati e facinorosi. L’Italia vuole cambiare, deve cambiare!  Tutti sentiamo la necessità di una svolta che ci riporti a rimetterci in pista. In chi dobbiamo credere? Domanda, perlomeno per adesso, senza risposta ! Fateci vedere programmi fattibili, mostrateci la volontà di aiutare l’ Italia e gli italiani e non solo i vostri sporchi interessi!

L’Italia sta chiamando… vedremo chi risponde e come! Le politiche sono alle porte….

Vanna Vannucci                                               17/05/2011

SUSSURRI E GRIDA

La gente perbene ormai si limita a sussurare. Parlano tra di loro, con circospezione, del malessere che pervade le loro vite, del disagio sempre più acuto che serpeggia nelle loro case, della vergogna che provano per la loro impotenza. Ribellione inespressa perchè inutile. La gente perbene ormai è una minoranza.

Non si possono sovrastare le grida di chi è coperto di sudiciume, lordo di ogni sconcezza. Grida d’ innocenza, grida di complotti, beceri che sovrastando la propria e l’altrui coscienza, invocano giustizia e trasparenza, mercenari che si aggiungono ai cori, alle piazzate. L’Italia non è più il Paese di poeti, santi e navigatori, è il Paese dei Ciceroni improvvisati, dei tribuni a cui basta uno scalino per arringare la folla (magari sparuta) con voce stentorea, denunciando soprusi, inganni, mala fede, intrallazzi del proprio nemico.

La chiamano democrazia. … Strano, poichè  la “solita gente perbene” non la percepisce come tale, ma solo come abuso di quel potere che ingenui, sprovveduti, illusi cittadini gli hanno dato. Ecco perchè sussurra.. chi mai potrebbe sovrastare quelle grida che ormai imperversano dappertutto. Queste tonanti, improprie, vergognose bugiarde grida escono dalle loro bocche e ci raggiungono ovunque, stordendoci ma non convincendoci! Le nostre menti non sono così ottuse, le belle parole sono datate. La “gente perbene” ha ancora salda la visione di quella che era l’Italia, prima che un manipolo -non certo di politici- ma  di ciarlatani ambiziosi e avidi si piazzasse sui seggi tanto ambiti, spradoneggiando e gestendoci come degli imbecilli.

Siete tutti marci, cari signori, a qualunque bandiera apparteniate, non si può salvare nessuno. Una cosa è certa : non appartenete certo alla bandiera italiana! Ma attenti! I sussurri a volta, quando prendono corpo, possono sovrastare le grida, possono acquistare una potenza inimmaginabile ed innalzarsi fino alle più alte vette dove l’eco li diffonde e li rende udibili a tutti. Mi auguro che “la gente perbene” continui a sussurrare, ma diventi sempre più numerosa, che acquisti forza, la giusta forza che riduce finalmente al silenzio i faziosi, falsi oratori e che li spazzi via insieme al loro sudiciume.

Vanna Vannucci                                                           13/04/2011

E FACCIAMOCI UNA BELLA RISATA!

Ieri sera, quando ho visto il nostro Cav che allegramente rispondeva ai giornalisti, esibendo un sorriso a trentadue denti, qualcosa dentro di me si è ribellato. Il mondo sta andando allo sfascio, l’Italia è sull’orlo della bancarotta, notizie catastrofiche giungono da ogni angolo della Terra e Lui se la ride! Beh alla faccia dell’ottimismo, questa mi sembra incoscienza  bella e buona! Capisco che possa essere soddisfatto per il suo personale andamento, sia finanziario che politico, ma battute sul “Bunga Bunga” ed altre piacevolezze, non erano affatto opportune.  A dirla tutta, Berlusconi è di gran lunga un uomo di successo, ma quanto a diplomazia e a comportamento politico, lascia molto a desiderare. Invano Gianni Letta ha cercato di riportarlo in carreggiata, niente da fare… si piace troppo per cambiare. Ma almeno moderarsi, questo potrebbe benissimo farlo. Non voglio essere fraintesa, l’ottimismo mi piace, soprattutto in un capo di governo, ma apprezzo di più il senso della responsabilità e del dovere. Nel periodo estremamente difficile e delicato che stiamo e purtroppo dovremo attraversare, vorrei un Berlusconi più presente davanti al dramma della nazione, senza riferimenti a beghe ed impicci personali. Ci rassicuri su come supereremo la crisi, si prodighi nel fare approvare nuovi decreti, nuove leggi, proponga qualche soluzione per toglierci dall’empasse in cui ci dibattiamo: questi sono i suoi compiti, questi i doveri!  Siamo noi cittadini (almeno una grossa fetta)ad averlo eletto e ci aspettiamo che mantenga le sue promesse. Le battute e gli smaglianti sorrisi li lasci a quando anche gli italiani avranno di che essere soddisfatti, quando non ci saranno più persone che si tolgono la vita per aver perso il lavoro,o non riescono ad arrivare a fine mese! Non li legge i giornali il Cav? O legge solo i faldoni di Ghedini & co? Il guaio di questo momento è che non esiste un’alternativa politica. Il nostro sistema è talmente marcio che in confronto i protagonisti di Tangentopoli erano degli” assistenti umanitari” ! Ma puntare su questo è dannatamente scorretto-non so voi come la pensiate- ma io mi sento ricattata, ed è una situazione che non mi garba, che mi irrita, mi fa sentire in trappola e tradita. Eh sì,!Tradita ,perchè credevo in Berlusconi, speravo nell’uomo-bulldozer, che avrebbe eliminato il letame , che avrebbe ristrutturato l'”azienda Italia” con lo stesso successo con cui aveva fatto prosperare le sue. Balle! O perlomeno non c’è stato il giusto impegno nè il giusto procedere… e adesso?  Le  passo ancora una volta la palla , sperando – più per noi che per lei- che finalmente faccia cesto!

Vanna Vannucci                                                                                          26/02/2011

 

In Italia si recita a soggetto

 

Fole…Fole…fole…tutto ciò che leggiamo e ascoltiamo ha del surreale. Stiamo vivendo un periododi estrema confusione ed incredulità. Sembra che improvvisamente la verità sia qualcosa  d’ irraggiungibile, di impossibile a trovare o a dirsi.

Ormai siamo un Paese di opinionisti, di politologhi,.Chiunque ne abbia la faccia, prende e dice la sua, ma non al bar o tra amici, ma in televisione , sui giornali, sbandierando il proprio parere, trinciando giudizi su ciò che è vero e sul falso. Una “bella” banda di improvvisati oratori che vogliono aprire gli occhi ai  poveri allocchi che li ascoltano o leggono. Dopo tante letture e ascolti, sono arrivata al punto in cui non credo più a nessuno. E penso che questo club abbia molti adepti. Prendiamo l’ultimo scandalo politico.

Berlusconi e le sue “donnine”. Ci si potrebbe scrivere un libro e senz’altro qualcuno lo farà. Ma venendo al “fatto” cosa si può dire, dopo aver letto le varie dichiarazioni, le accuse, le difese, gli sproloqui dei protagonisti e non, di questa squallida vicenda? Eh sì caro Cavaliere, non c’è privacy che conti, poiché se anche un terzo di ciò che viene detto è vero, sarebbe dignitoso ritirarsi. Lo dico con rabbia, con amarezza, con grande delusione.. ma è quello che penso e lo scrivo. Non ci sarà abbastanza sapone o qualsivoglia detergente a ripulire tutto il letame che –ormai da troppo tempo- si sta riversando sul Presidente del Consiglio.

Do per scontato, sia l’accanimento inappropriato di certa Magistratura che il carico da novanta aggiunto senz’altro dagli avversari, ma tutto ciò non toglie, per libera ammissione dello stesso Cav, che certe “allegre” serate siano avvenute, giustificandole come legittimo svago in casa propria. Beh.. qui casca l’asino, caro Berlusca. Si dà il caso che Lei sia anche il presidente del Consiglio, a capo di un governo eletto dal popolo, un personaggio che primeggia – ben felice di farlo- nella vita pubblica italiana con dei precisi doveri e ahimè ben pochi diritti. Invocare la privacy quando si è costantemente nell’occhio del ciclone è abbastanza ingenuo, quasi puerile. Lo sanno molto bene gli attori  e quelli – come Lei – che sono sulla ribalta  del palcoscenico mondiale. Al minimo sgarro…splash. …i giornali sbattono il mostro in prima pagina e via con la sarabanda!

Non lo sapeva caro Presidente? O forse pensava di esserne immune? La sua vita privata, le sue frequentazioni interessano eccome! In momenti drammatici come questi, non si cazzeggia con le donnine e altri personaggi di dubbia reputazione, ma si pensa al bene del Paese, alle leggi da rifare,  al lavoro che manca, alla corruzione dilagante, alla disperazione dei propri connazionali. Con tutte le vostre beghe politiche, la nazione è bloccata. Siamo costretti a seguire le dispute, i veleni, le accuse, gli inciuci  di tutti voi, mentre siamo alle prese con una sopravvivenza sempre più ardua e fumosa. Spezziamo una lancia in Sua difesa, comprendendo quanto può sentirsi solo un uomo potente, lusingato da molti ed amato da pochissimi, ma rimane il fatto che il potere e la visibilità raggiunta non Le è stata imposta, ma la voluta strenuamente con impegno e determinazione ammirevoli. E adesso? Tutto a puttane? Mi riesce difficile comprendere come un uomo dalle indiscusse, notevoli qualità di cui Lei è abbondantemente dotato, pecchi di tanta ingenuità, mettendo la sua vita sia politica che privata nelle mani di donnette, ragazzette, puttanelle qualunque che ricattandoLa , mettano in crisi un governo. Come uscirne? Questo è il grosso problema.

Ma non mi riferisco solo alle inchieste giudiziarie- sono quelle che potrebbero essere smontate dall’abilità del suo staff legale- il dilemma si pone sull’idea che gli italiani si sono fatti e si faranno su un leader che è stato ammirato, voluto, che dominava l’Italia dall’alto di un piedistallo. Lo giustificheranno? Daranno la priorità al carismatico Silvio? O vedranno solo un uomo in preda alle smanie dell’età che incalza, all’incapacità di scegliere le giuste compagnie, un uomo schiavo delle proprie debolezze…. Un uomo anziano “qualunque”!

Auguri Silvio, ne hai veramente bisogno!

Vanna Vannucci                                                                                                  18/01/2011

 

 

ANGHINGO’ TRE SCIMMIETTE SUL COMO’….

Ve la ricordate la filastrocca delle scimmiette? Chissà perchè mi è tornata in mente quando ho letto della romanzesca unione dei tre “moschettieri”.

In queste ultime settimane e giorni, siamo stati frastornati dal diluvio discordante di notizie, sondaggi, previsioni, editoriali, fino al fatidico 14 dicembra che ha visto  Berlusconi vincere e  i Finiani sbavare bile!  Bon… e fin qui diciamo che il copione aveva un senso. Berlusconi vince con uno scarto irrisorio,  ma finalmente Fini è sconfitto e deve rassegnarsi. Speravamo che iniziasse un nuovo periodo di trattative, stavolta responsabili con i cosidetti “moderati”, ma badaboom! scoppia un’altra notizia! Si apre uno scenario fantapolitico. Fini Casini e Rutelli fondano la triplice alleanza , sempre per il solito ritornello: far fuori Berlusconi! Ma si può andare avanti così? A parte l’evidente ripicca, come possono essere convinti che questo accroccato Polo potrà essere credibile? Vabbè che gli italiani sono stufi –  con ragione – di tutte queste beghe politiche,  ma non siamo mica imbecilli! Penso che tutti sappiano da dove vengono questi tre,  che idee hanno portato avanti, quali sono le loro origini etc.. Quindi, come possono mettersi d’accordo il “chierichetto” Casini con il cinico Fini e con la “primula rossa” Rutelli? Ma cosa sperano? A meno che non siano d’accordo a cedere alle grazie “della figlia del dottore” ed allora  l’Italia assisterebbe alla manovra più sconcia e indefinibile accaduta in una democrazia. Mi auguro che la filastrocca mi abbia influenzato e l’idea balenatami sia dettata dalla diffidenza che ormai alberga in me e in tutti coloro che speravano in un accordo per dare stabilità al governo e allontarci dal pericolo di una peggior crisi economica. Ma le scimmiette non si arrendono e alla faccia dell’Italia e degli italiani, hanno deciso  di scendere in campo. Sarà l’armata Brancaleone, questo è sicuro, ma se Berlusconi non riesce a sbaragliarli  in fretta, si profila un altro periodo d’incentezze e di ingovernabilità a cui-come ogni opinionista sostiene – porterà alle inevitabili urne!

Gli italiani ringraziano l”‘unione confederata” e i più sensati tiferanno Yankee!

V.V.                                                                                                                                                    16 /12/2010

Conosciamo l’etica dei politici: è una tacca più sotto di quella del molestatore di bambini.

In questi momenti cruciali per il futuro del nostro povero Paese, mi ritorna in mente questa frase di Woody Allen :”L’etica dei politici è una tacca più sotto di quella del molestatore di bambini”

Sembra un affermazione troppo forte, ma riflettondoci, dopo averne sentite e lette di tutte e di più, mi sembra molto aderente alla nostra realtà.

Ma come si può parlare di etica quando abbiamo assistito e assistiamo ad uno spettacolo osceno, vergognoso, grottesco di una classe politica che, bellamente se ne infischia dei loro concittadini agonizzanti, e senza nessun ritegno ringhia e sbrana per contendersi la poltrona? Parlano, blaterano, insultano, minacciano, si vendono, si comprano e tutto nel nome del bene dell’Italia!!!

Non se ne può più!!! I farisei in confronto erano delle brave persone!!! Siamo molestati, stuprati, sconvolti dai vostri problemi!  Problemi che in confronto ai nostri sono irrisori. Quali di” lor signori”pena per arrivare a fine mese?  Quanti non potranno festeggiare il Natale in serenità? Quanti , guardando i loro figli si sentono “derelitti”? Qualunque cosa succeda all’Italia, avranno sempre un Paradiso fiscale pronto per accoglierli.  Non si può certo dire per il resto degli italiani!  Cari signori, giocatori di poker con i nostri sudati risparmi, ricordatevi  cosa ci avete promesso . Non potete cavarvela con il gioco delle tre carte!  Comunque vada il tanto atteso giudizio (magari fosse quello Universale!), chiunque prenderà in mano le sorti dell’Italia, lo o li esorto a riflettere che la gente è stanca e molto sfiduciata, che siamo un popolo che non si merita di essere messo alla berlina dal resto dell’Europa e se hanno gli attributi che ritengono di avere, lo dimostrino … ma in fretta.. di tempo ne abbiamo perso anche troppo!

V.V.                                                                                                                                       13/12/2010

Ha da passà ‘a nuttata

Così diceva il grande Edoardo, ma con questi chiari di luna, non penso che una notte per quanto buia e densa di pathos, potrà bastare. Ogni giorno ci piomba in testa uno tzunami, un terremoto che ci lascia storditi ed allibiti. Ma cosa da accadendo? Il mondo si è rovesciato, è impazzito, non ha più regole, parametri, limiti.. dovunque regna il caos più totale. Solo gli sprovveduti non si rendevano conto che in questi ultimi anni, sono avvenuti cambiamenti epocali.

Ma quello che accadendo adesso, non è un cambiamento, non è una nuova era ..e’ il FINIMONDO!   Andiamo gente, non venitemi a dire che i casini ci sono sempre stati e magari eravamo distratti e non ce ne accorgevamo. E  no! Ovunque il “guardo giro” vedo letame, violenza, sfrenata ambizione, guerre, devastazioni e quello che mi spaventa maggiormente l’irresponsabilità dei potenti. Dove sono spariti i leaders carismatici , risolutivi, quelli che stavano nella stanza dei bottoni con coscienza, autorevolezza e senso del dovere? Adesso chi abbiamo? Una massa di narcisi che chi per un verso chi per l’altro, si comportano come comari al mercato, invidiosi l’uno del potere dell’altro.

Wikileas ha sputtanato tutto e tutti, rivelando che dietro quelle facce sorridenti, quei bei summit dove decidevano le sorti del mondo e putroppo anche la nostra, c’erano degli esseri meschini, dediti all’intrallazzo e agli sgambetti, della serie “Porcate e colpi bassi”!!!

Hanno il mondo in mano e  ci giocano a calcetto! Ehiiiiiiiiiiiiii gentaglia, dentro o sopra quella palla ci sono miliardi di esseri umani!!! Personi comuni che vi hanno dato con il loro voto anche la fiducia, la speranza che avreste lavorato per un noi, per i nostri figli, per un avvenire migliore….

Sono letteralmente schifata, scusate l’espressione, ma il tradimento e l’inganno perseguito regolarmente alla faccia nostra, mi fa sentire un idiota ! Ci hanno dato un illusione e adesso pretendono la libbra di carne. Mi dispiace per voi, cari signori, ma carne non ce n’è più! Siamo arrivati all’osso e difficilmente  potrete ritornare credibili.

Ci sarebbe da gridare: “Si salvi chi può”! Ma è inutile , perchè il mondo adesso è talmente piccolo che se mi sposto urto la Cina ! E allora? Cosa si può fare? Filosoficamente ritorniamo ad Edoardo ma con una differenza. Illuminiamo la “nuttata” con i fari della conoscenza e cerchiamo di tenere gli occhi ben aperti e la spina innestata, rifiutando i compromessi e i patteggiamenti, cerchiamo di salvare il salvabile, proprio come si fa (lo sanno bene gli abruzzesi e ultimi i veneti) quando si è travolti da un cataclisma.

C’ è solo un modo per bloccare questa gente  cercando di recuperare i valori perduti e ridare senso alle maltrattate parole come: Patria, Giustizia, Democrazia, Libertà !

Vanna Vannucci                                                                             30 /11/2010

Muta partito, quando ti accorgi che il nemico l’abbia previsto

Con questa frase di Macchiavelli , che di politica era un maestro, voglio evidenziare quanto era poco preparato Berlusconi ad intrapredere la sua avventura per risolvere i problemi di un paese.  Berlusconi e’ un imprenditore, non ha fatto politica prima del ’94, era troppo impegnato a far soldi, e di qui non si scappa!  Poi, vuoi per ambizione, vuoi perchè magari ci credeva, si è lanciato a corpo morto in un paese dilaniato da Tangentopoli, gridando :”ghe pensi mi!”

Beata ingenuità  o fame di potere, scegliete voi!  Ma non dimentichiamoci che tutti lo votarono! In quel casino che si era creato,   Berlusconi appariva il Salvatore della Patria, colui che sapendo gestire aziende, avrebbe risanato anche l’azienda Italia!  Crollò , grazie ad una manovrina di Bossi…. ma non era certamente  tipo da demordere! Dopo il catastrofico governo Prodi, tornò all’attacco rivincendo, prendendosi,  ahimè, come alleati un certo Fini.  Un accorto ed astuto politico, cresciuto all’ombra di Almirante, che nonostante ciò aveva già cambiato bandiera, trasformando l’MSI in AN.

Quando Berlusconi, da impulsivo qual’è, decise la nascita del PDL, Fini dapprima ne prese le distanze,  definendo la decisione del Cav:Le comiche finali! Poi, al contrario del Berlusca, facendo i suoi conti e seguendo gli insegnamenti del Macchiavelli, salì anche lui sul predellino. Non solo. Annullò, con rabbia di molti elettori, AN e la fuse al PDL, che all’epoca era senz’altro la decisione migliore per rimanere in gioco.

Mi accorgo che è inutile ricordarvi i vari passaggi e le varie fasi, arriviamo al dunque, cioè alla situazione di oggi. Con la frase citata all”inizio non collima solo una cosa.  Berlusconi non aveva previsto il tradimento! Se c’è una colpa da cui non può sottrarsi è di aver dato a Fini il tempo di organizzare un nuovo partito!  Ed è appunto questo che separa i due! Fini l’accorto e subdolo politico, arrivista e narcisista ( ha fatto sempre l’eterno secondo!! )  Berlusconi, l’impulsivo, troppo sprovveduto in materia politica. Chi può trovarsi in difficoltà? Ovviamente chi ha giocato pulito, contando su una fedeltà dichiarata, ma non certificata. Non voglio con questo assolvere Berlusconi da tutte le imperdonabili manchevolezze di cui, con troppa disinvoltura si è macchiato, anzi..sono stata una dei tanti a condannarlo.. ma di qui a farne un caprio espiatorio per tutti i mali del paese ce ne corre!

Berlusconi non ha avrà fatto molto , in questa ultima legislatura, ( con tutti gli intralci che gli hanno creato sarebbe stato impossibile a chiunque) ma è riuscito a dare una mano agli italiani in difficoltà, con una crisi economica mondiale di lunga portata. A chi urla contro, vorrei che ricordassero, l’alluvione di Firenze, il terremoto dell’Irpinia, del Friuli, dell’Umbria e direi loro: ” Abbiate il coraggio di dire se lo stato o governo di allora è stato presente come il governo Berlusconi lo è stato in Abruzzo, Campania, e adesso nel Veneto. Non siamo i soliti italiani sempre pronti ad inneggiare a chi cavalca trionfamente l’onda, ma pronti a sotterrarlo appena non  ci corrisponde più. Non mi piace un Italia così. Date a Cesare quel che è di Cesare! Qualche riconoscimento dovrà pur averlo se ci riflettete. Sarà stato troppo vanaglorioso, a volte inadeguato e invadente, ma non ci ha mai ingannato. Le sue imprese non sfruttano nessuno, anzi, danno lavoro e benessere a migliaia di italiani (e questo non si può dire di tutti gli imprenditori…vedi Fiat..tanto per non far nomi), non è un personaggio comodo ma a mio avviso è , in questo momernto il più onesto, tra quelli che si definiscono politici.

Ha fallito? Allora nessuna gratitudine, passiamo ai nuovi partiti, affossiamo Berlusconi, tanto come tanti editorialisti si affannano a scrivere, politicamente è perdente, sopraffatto dai traditori, da ingrati, da arrampicatori che odiavano la simpatia che il suo modo di fare suscitava tra la gente!

Non ha più il carisma ? Forza abbattiamolo! Ok…facciamolo e in che mani ci troveremo?

Non che Berlusconi sia il Padre della Patria, ma riflettete bene sull’alternativa e su i suoi protagonisti.

E’ un momento dannatamente cruciale per L’Italia ed allora, cerchiamo di non fare come  l’ingenuo Berlusconi. Prima di dare la nostra fiducia e affidare il nostro futuro e quello dei nostri figli, valutiamo attentamente a chi veramente ama il proprio Paese!

PS: se fossi Berlusconi vi manderei tutti a quel paese e mi godrei i miei soldoni! e poi saranno c…. vostri!

Vanna Vannucci                                                                                 14/11/2010

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O TEMPORA , O MORES!

Sappiamo tutti  che la corruzione  c’è sempre stata  e sempre ci sarà, che i comportamenti lascivi e moralmente discutibili hanno da sempre fatto parte dell’essere umano, ma la storia c’insegna che quanto più una società è corrotta e senza valori, più vicino è il suo declino, il degrado che travolge tutto e tutti, sgretolando civiltà millenarie. Lo diceva già Cicerone …quindi di che meravigliarsi.

Beh gente…io non mi meraviglio, ma mi scandalizzo! E non perchè sia una bigotta e vorrei che tutti si comportassero come francescani, ma pongo dei limiti. Se un Lele Mora conduce una vita dissoluta, tra gay, tossici, veline e velette, sono affari suoi, la cosa non mi tange minimamente, ne prendo atto e passo altrove. Non giudico e lascio che ognuno viva la sua vita giusta o sbagliata che sia. Ma gli ultimi avvenimenti hanno veramente dell’incredibile. Non riesco a trovare giustificazioni al comportamento così superficiale e menefreghista di chi sta a capo di un paese “in braghe di tela” e dichiara ad alta voce  di esser un buono e di aiutare chi ne ha bisogno!  ALT!!!!!!

Non confondiamo la lana con la seta per favore. Caro Berlusconi, con tutti i problemi che è tuo dovere risolvere   ( è stata una tua libera scelta che noi abbiamo, con i nostri voti, abbiamo approvato) non possiamo rimanere inerti davanti ad un atteggiamento disinvolto, dove privilegi una tua equivoca protetta- oltretutto straniera- ai drammatici casi italiani che giornalmente accadono nel nostro Paese. Noi ti abbiamo dato la nosta fiducia, e tu rispondi che hai diritto di prenderti qualche svago???  E chi te lo nega? Ma che siano svaghi legittimi,cavolo! Non festini con non ben identificate escort, minorenni e chissà che altro. Ribatti che a casa tua puoi fare quello che vuoi…ed è qui che sbagli caro cavaliere!

Non sei Berlusconi l’imprenditore, sei il presidente del consiglio, sei colui a cui sono state affidate le sorti di una nazione, sei un personaggio pubblico e caro amico, ogni medaglia ha il suo rovescio. Se ti piace tanto il potere ed essere al centro dell’attenzione, non solo nazionale ma europea e mondiale, devi avere la correttezza di essere altezza del ruolo affidatoti. Non puoi fare i tuoi porci comodi, come un pinco pallino qualsiasi. Sei l’immagine dell’Italia, ci rappresenti tutti e sinceramente sono alquanto inviperita quando leggo sui giornali esteri, solo scandali, barzellette del premier e come se la gode nonostante l’età!

Digrigno i denti, quando l’Italia viene nominata solo per gli scandali ed altre eccellenti prodezze. Non ce lo meritiamo!! Non saremo un paese esemplare, ma abbiamo una nostra dignità e diventare non solo a causa tua, ma per la miriade di schifezze che ci stanno travolgendo. Abbiamo la grinta e le capacità per combattere la crisi, ma abbiamo bisogno di spazio, di politici che fanno il loro dovere, che sono stati eletti per governare e non per fondare “il circolo delle serve”!

BASTAAAAAAAAAAAAAAAA!!! Non ho idea che cosa ci aspetta in futuro, ma spettiamola di dare attenuanti a chi non ne ha. Facciamo pesare sulle spalle di questa gente la responsabilità che si è presa. Abbiamo bisogno di recuperare la nostra dignità, il nostro posto in Europa, ed allora branco di parassiti, muovetevi, perchè “l’umore della bestia” sta diventando pericoloso.

V.V.                                                                                                        31/10/2010

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Siamo alla frutta…

E’ da tempo che” La Voce” non si fa sentire… aspettava ..aspettava come il cinese sulla sponda del fiume.. ma , ahimè è stata un inutile attesa!

Dopo il fatidico discorso di ieri, non all’altezza “berlusconiana”, ho capito che il peggiore dei miei timori era prossimo ad avverarsi. Caro Berlusconi, quanto tempo utile hai perso! E quando hai deciso di agire non ti sei reso conto che era ormai troppo tardi. Mi ricordi Annibale e gli ozi di Capua!

Te la sei voluta, caro Silvio, hai dato tempo a Fini di organizzarsi, di mettere addirittura su un partito tutto suo, pronto a chissà quale alleanze, armate e pronte per le prossime elezioni. Elezioni – e ci saranno! -che presentano molti punti deboli  per il Pdl. Sei troppo intelligente per sapere non c’è nulla di scontato, e quindi il rischio è notevole, del resto andare avanti senza una fidata maggioranza, è impensabile. Fini è un nemico agguerrito ed infido, ha la stoffa del “politico” – poichè non bisogna dimenticarci” la scuola ” da cui proviene…. e tu?

Sei un eccellente imprenditore, hai (o avevi?) carisma, leader trascinatore di folle…. ma guardiamoci negli occhi, chi hai trascinato con te in ques’ultima avventura? Credetemi, scrivo con una grande amarezza, perchè intuisco che al nostro Paese aspettino tempi tuttaltro che facili e brevi. Leggo e rileggo tutti gli articoli e tutte le previsioni che le grandi” penne”  dei più importanti quotidiani fanno, dicono, scrivono….. che cosa ne evinco? Confusione, faziosità e un filo…appena un filo di speranza, poichè è giusto che sia l’ultima a morire!

“La Voce” che scrive, e che vuole esprimere lo stato d’animo di tanti cittadini, non è tonante e accusatoria  -come lo è stata altre volte-  è semplicemente disperata e accorata! Con tutte le vostre stupide diatribe ci avete messo al tappeto. L’Italia va a rotoli, siamo sull’orlo della bancarotta, invasi dalla criminalità, dalla corruzione  in ogni settore e livello, e dobbiamo assistere ai vostri giochi di palazzo? Chiudo con una sola parola rivolta a tutti coloro che lautamente siedono in posti, sia di governo che di opposizione : VERGOGNATEVI!

V.V.                                                                                                       30 /09/2010

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Nessun commento?

Cari amici,

vi debbo necessariamente dare un colpo di frusta! Vi riempo di articoli, vi relaziono sui fatti mondiali, nazionali e regionali… possibile che nessuno di voi abbia un commento da fare?! Il mio obbiettivo, oltre informarvi, è sapere cosa ne pensate, come reagite a certe notizie.. cosa direste se foste al caffè con gli amici! Vorrei che si creassero dei dibattiti, che gli italiani, oltre la mia, facessero sentire la propria voce! Non voglio pensarvi inerti ed indifferenti… sarebbe oltremodo deludente…sigh… Scusatemi, ma il mio lavoro, aldilà delle numerose presenze, sarebbe molto più gratificante se avesse qualche riscontro. O la mia è solo una Voce nel deserto? Aspetto le vostre risposte, sempre che lo riteniate opportuno

Grazie

Vanna Vannucci

Il carrozzone.. con i suoi fanti e i suoi re…

Leggendo e pubblicando i nostri ultimi avvenimenti, mi è venuto spontaneo ricordarmi un titolo di una famosa canzone di Renato Zero. Mi sembra così azzeccato che non ho resistito a scrivere la mia modesta opinione sulla nostra Italia. Su ciò che è diventata,un Paese  sempre più martoriato, dove quello che conta maggiormente sono i giochi di palazzo, le conte dei deputati, gli scismi e le più strampalate alleanze.  A chi interessa veramente del misserrimo stato in cui versano i cittadini di questa Nazione? A chi importa dei cassaintegrati, dei precari, della Sanità,dei prepensionati, dei disabili, dei giovani senza futuro? Coloro che hanno in mano il potere parlano, parlano, promettono, vogliono cambiare il mondo, ma in realtà vivono su Marte! In un bel editoriale (da me pubblicato) Feltri faceva il punto della situazione e concludeva che c’è da sbellicarsi dalle risate per tutti i voltagabbana che invadono la politica. Beh…consentitemi…io non ci trovo nulla da ridere e se vogliamo parafrasare il titolo di un film di Troisi, direi che: “Non ci resta che piangere!”

Non rido certo nel constatare che i nostri politici pur di rimanere attaccati alla poltrona, passano da un partito all’altro come canguri impazziti, che predomina “il gioco delle parti”. Cribbio, stiamo precipitando, siamo con l’acqua alla gola, arranchiamo ogni giorno per arrivare a fine mese (beato chi ce la fa) e continuamo a leggere cavolate a cascata, come fossimo dei poveri imbecilli da imbonire con qualche fola! Gli italiani non sono certo i più informati del mondo, si distraggono facilmente (panem ed circenses, la storia insegna), ma quando devono mettere mano al portafoglio e lo trovano vuoto o quasi…potrebbero leggermente incazzarsi, (chiedo venia del crudo termine) perchè la possibilità che si riempa, solo del dovuto, per carità, è solo una vaga ipotesi. Non so voi, amici miei, ma come “Voce” devo necessariamente dire come la penso e come la pensano tanti altri, che magari in sordina, dicono e pensano le stesse cose.

Per concludere, vorrei che chi ha il potere si renda conto che questo comporta un dovere verso chi crede nella democrazia, nel popolo sovrano, nella possibilità di vivere nel proprio amato Paese una vita normale, avere la possibiltà di fare progetti, di assicurare un futuro ai propri figli e godere una serena vecchiaia dopo una vita di duro lavoro. Chiediamo troppo?

Mi si spieghi il perchè?

Chi ha qualche risposta , me la dia… non ho la pretesa di essere nel giusto.. sono solo riflessioni…

A voi  ribattere!

Grazie

Vanna Vannucci                                                   14/09/2010

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Tanto tonò che piovve….

Finalmenteeeeeeeeeeeeeeee!!! Non so chi stamani leggendo la decisione di Berlusconi di far chiarezza con Fini &company, non abbia tirato un sospiro di sollievo e non abbia pensato : “Adesso sì che ci siamo! Facciamo pulizia!” Penso proprio che in moltissimi si siano sentiti rinfrancati da questa decisione. Non se ne poteva più di questa tracotante arroganza del ” braccio destro”,, di questo Fini, ormai irriconoscibile, distaccato, instocafissato in un ruolo che si è gentilmente attribuito: L’INNOVATORE!  “Ma ci facci il piacere!” avrebbe detto il grande Totò. Con dichiarazione continue e atteggiamenti ambigui ed incompprensibili, Fini stava intorbitando a tal punto le acque che per noi, poveri ignoranti elettori, diventava veramente un rebus, cercare di capire da che parte stesse. Berlusconi ne ha piene le “tasche” di questi continui attacchi, e ne ha ben donde!!! Ha avuto anche troppa pazienza con chi, sprezzantemente sputava nell’ abbondante piatto dove s’ingozzava. Non so voi, ma io amo la chiarezza e la leatà. Ognuno è libero di avere è le proprie idee, (ci mancherebbe altro!) ma proprio in nome e per questa libertà, caro il mio Fini, abbi una buona volta il coraggio di deciderti. Il PDL ti sta stretto? Berlusconi offusca la tua smania di “Capocomico”? Okeyyyyyyyyyy, nessuno ti trattiene, vai per la tua strada e piantala di ostacolare un premier, che per quanti difetti abbia, sta cercando di ristabilire un pò d’ordine in questo caos italiano. Di gatte da pelare ne ha fin troppe e se decide di chiedere chiarezza in “Casa Sua” non solo lo ritengo lecito e opportuno, ma doveroso anche nei nostri confronti di elettori. Personalmente il mio voto l’ho dato al Pdl solo perchè come leader c’era Berlusconi, non lo dato certo per Fini!!! Se ritieni di essere così nel giusto, cosa aspetti a fondare un tuo partito? Sai che ridimensionata!!!! La gratitudine – la vita insegna – alberga in pochi, ma penso proprio che sei pienamente riuscito a distinguerti dal mucchio. Che allora cada la pioggia e spazzi via l’inquinamento delle polveri sottili… e torneremo a respirare!

Vanna Vannucci                                                   27/11/2009

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Alla corte del re ognuno faccia per sè

Per chi non lo conoscesse, questo antico proverbio toscano, mi fa venire in mente ciò che sta accadendo nel PDL.

Alla corte di uno che non si è proclamato “Re”, ma con opinabile ironia viene chiamato, stanno accadendo strani avvenimenti. Il “Re” è circondato  da ipocriti, che in nome di non so quali ideali ,cercano di scardinare un legittimo governo, un legittimo leader, con giochetti di bassa lega! La politica, a mio avviso, è solo un pretesto. Un mezzo di cui , gente di molte ambizioni e poca lealtà si serve per i suoi fini ( toh ho scritto Fini!!!!) personali, oltretutto non molto chiari. Mi viene in mente il famoso discorso di “Marc’Antonio”…..è UN CONTINUO BUTTARE IL SASSO E NASCONDERE LA MANO……. LA VOGLIAMO PIANTAREEEEEEEEEE????  E’ LA VOCE DI UNA CITTADINA/O CHE URLA!!!! Abbiamo votato, abbiamo dato un mandato a Berlusconi & soci per una legislatura di quattro anni  e a tutti i suoi accoliti, che diavolo sta succedendo a corte???? Perchè  il nostro “amico” Fini prende le distanze e ostacola  l’operato del Governo? Amico del sole… nessuno ti obbliga a restare.. se pensi di potercela fare con le tue gambe, abbi il coraggio di andare per i fatti tuoi e chi ti ama ti seguirà! Ma smettila di fare “Fabio Massimo il Temporeggiatore”… è storia vecchia e mi meraviglio che credendoti un innovatore ti serva ancora di strattagemmi  vecchi di secoli. Chi pensi di “intortare”? Sai cosa mi offende di più? La poca stima che hai degli Italiani. Ci reputi proprio tutti imbecilli, se pensi che facendo la guerra a Berlusconi e buttandoti, neanche tanto discretamente a sinistra, tu ottenga quel placito per salire più in alto. Non hai ancora capito che lo schierarti con gli immigrati ( solo per averne i voti …sia chiaro)o altre battaglie perse, susciti solo perplessità e confusione nella testa degli elettori? Caro Fini, sei la dimostrazione lampante di quanto sia corta la memoria, e come, in alcuni casi, dimenticare il passato e i propri credo, rendano o sperano di rendere il futuro diverso! Ti sbagli amico mio! Tu puoi anche dimenticare e trasformarti come ti pare, ma non puoi lobotizzare gli italiani che ricordano il Fini al Fianco di Almrirante! Fai dunque quello che ti pare…e vedremo le conseguenze! Alla corte del Re ognuno faccia per sè….Auguri!!!!

Vanna Vannucci                                                   21/11/2009

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Ognuno ha il suo “Bruto”

 Quando si raggiunge i vertici del potere si è dannatamente soli. In cima ad una montagna c’è posto solo per uno. Posizione privilegiata ma, diciamocelo, estremamente scomoda! Berlusconi ha raggiunto la vetta, meritata o no, non è questo il contesto,ed è senz’altro circondato, tranne pochi fidatissimi, da “personaggi” poco affidabili, da cui farebbe bene a prendere le distanze. Come la storia c’insegna, difficilmente si accetta la supremazia e il potere concentrato in  una sola persona, soprattutto quando riceve il plauso del cosidetto popolo.E’ il momento di alzare la guardia e di trovare la lungimiranza di guardare adilà delle apparenze.Berlusconi ha un grosso impatto sulla gente ma non è abbastanza diffidente  e a mio modesto avviso, lo dovrebbe diventare. Stanno nascendo troppe” fronde”, non tanto evidenti ma reali. La posizione di Fini ne è l’eclatante esempio. Confesso che non ho molta simpatia per chi, con troppa disinvoltura, spazia da un idea all’altra, sconfessando i vecchi credo, trovandone dei nuovi, rivisitati e corretti, per seguire un obbiettivo fin troppo personale. Forse sono diventata troppo cinica, ma ci sono delle manovre politiche in atto che non mi convincono e vivaiddio mi sembra di non essere la sola. Non so cosa ci aspetta, cosa c’è dietro il famoso angolo, ma di una cosa sono certa, stiamo vivendo un momento di svolta e di grande pericolo…..C’ è sempre un Bruto pronto a colpire…. e ne conosciamo le conseguenze.

Vanna Vannucci                                                   6/11/2009

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Usque tandem…..

Non sanno  proprio più che inventarsi per attaccare l’Italia. L’ultima sentenza della Ue ci intima di togliere i crocifissi dalle nostre aule. Come non dare ragione a Feltri quando insinua che forse in quel di Bruxelles si beve troppo?I “Capoccioni” dell’Europa hanno forse dimenticato che il crocifisso non è un simbolo esclusivamente italiano, ma che da secoli è stato il simbolo della cristianità dell’Occidente, simbolo comune a tutta l’Europa, in nome del quale si è pregato, combattuto, dibattuto.La croce è per noi, quello che per gli ebrei è la Menorah, per i buddisti la statua del Budda, per l’Islam la Mezzaluna. Le nostre radici affondano in questo simbolo, non solo religioso, ma culturale e storico, legato inscidibilmente alla nostra identità. Perchè dunque rinnegare o addirittura abolire il nostro passato, la nostra storia che a dispetto della laicità, in Europa è sempre stata strettamente connessa non al cattolicesimo, ma al simbolo cristiano della croce? E’ brandendo la croce che i Templari hanno combattutto nelle crociate, è con la croce che la cattolicissima Spagna sbarcò in Sudamerica per giustificare l’espansione coloniale, i padri pellegrini che volevano convertire il nuovo continente e via dicendo…sappiamo perfettamente che di religioso in queste imprese che, tuttavia hanno fatto l’Europa ricca e potente, c’era ben poco. Insomma quale altro strattagemma, stupido e irrisorio riusciranno i nostri eroi ad escogitare per ottenere il totale appiattimento della nosta cultura? In compenso regaliamo sempre più spazio all’Islam e reverenti chiniamo le schiene a chi,  in casa nostra, oltretutto non invitato, ci impone i loro credo, le loro usanze e tradizioni. Che calata di braghe ragazzi!!!! Ne sono sinceramente rivoltata. Per fortuna, sui nostri giornali sono stati scritti articoli altrettanto indignati e increduli di fronte ad una sentenza che denota un’ignoranza abissale ed ingiustificata della nostra storia. Se vogliono diventare un coacervo di paesi di nuova generazione, senza passato nè storia, si accomodini pure!

Però prima si ricordino, per amor di coerenza, di demolire in tutte le loro città, le cattedrali, i monumenti e tutto ciò che possa ricongiungersi ad un simbolo dichiaratamente offensivo, non si sa per chi, quella croce che svetta in cima di ogni piccola chiesa in ogni parte d’Europa, che appare in molte bandiere, che evidenzia le opere umanitarie. Forza gente al lavoro perchè non basta toglierla dalle scuole ! Che pazienza che ce vò……

Vanna Vannucci                                                   4/11/2009

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Il Fregoli della Politica                                                

Che sta succedendo a Fini? Ogni giorno leggo esterrefatta le dichiarazione del suddetto, le sue prese di posizioni e,come penso molti di voi, mi chiedo: ma chi è costui? Beh, lasciatemi sfogare, visto che, fino a prova contraria siamo ancora in democrazia!Fini mi stravolge, mi sconcerta, mi allibisce. Dov’è finito il delfino di Almirante? Capisco perfettamente che le strategie politiche impongano determinate revisioni, ma mi sembra che adesso l’ex Leader di An esageri con le sue posizioni estremiste!  Prima lo abbiamo sentito rinnegare Mussolini… e vabbè… si sa  che il fascismo è da seppellire, ma poi diventa addirittura un paladino sionista. Va ad Israele, contrito al muro del Pianto, con tanto di Kippah in testa…e vabbè…. Condivido pienamente, l’olocausto è stato una pagina nera che ha segnato tutta l’umanità! Poi quando Berlusconi annunciò la nascita di un nuovo partito, dichiarò che eravamo arrivati alle comiche finali, salvo poi a salire sul predellino berlusconiano, quando si rese conto che avrebbe perso il treno!!!! An, storico partito, per suo volere svanisce e si fonde nel PDL, lasciando molti elettori perplessi ma ancora fiduciosi. Il “Nostro” per volontà di Dio e della Nazione, lo ritroviamo Presidente della Camera, nel governo Berlusconi, con una delle più alte cariche dello Stato. Ed è allora che cominciano le stranezze…. Fini si è talmente immedesimato nel suo ruolo, che comincia a mettere i bastoni tra le ruote al suo stesso partito. Critica apertamente Berlusconi, durante i ripetuti attacchi della stampa di sinistra contro il Presidente del Consiglio, rimane neutrale…molto diplomaticamente….. e adesso a gran voce chiede il voto per gli immigrati. Scusate tanto, ma c’è qualcosa che non mi torna! Per carità, non pensiate che non trovi giusto rispettare chi onestamente , anche se straniero, si guadagna il pane nel nostro paese, paga le tasse e rispetta le nostre regole(sono ben pochi se vogliamo dirci la verità!), ma di qui a dar loro la possibilità di votare, il che significa scegliere i propri rappresentanti, ce ne corre!!!!! Caro Fini,(carina la tua foto con la ragazza egiziana velata) ,ma perché non pensi un po’ più agli italiani e ai loro diritti calpestati o ignorati, piuttosto che darti pena per gli immigrati? Che senso ha, in un paese allo stremo come il nostro,  sputare sentenze sull’integrazione, accoglienza, civiltà!!! Ma lo sai o no, quanti italiani sono senza casa e senza lavoro?Ma lo sai, caro Fini, quante famiglie italiane lottano per la sopravvivenza? Il nostro è un Paese generoso, un grande Paese, ma solo di cuore! Il nostro territorio è piccolo, le nostre risorse insufficienti, ma Tu evidentemente pensi che L’Italia sia come certi tessuti….elastica!!!! Mi dispiace per Te, ma siamo già abbastanza ristretti e consunti, non per egoismo né per razzismo, ma l’Italia di oggi non può permettersi tanta generosità! Lo è stata abbondantemente in passato e ne vediamo ogni giorno le conseguenze. Smetti di usare il potere che ti è stato dato per seminare scompiglio nel Partito di cui, oltretutto sei cofondatore, e adoperati per il Popolo italiano che, fino a prova contraria è quello che ti ha eletto!

Vanna Vannucci                                                                                                                                                          2/10/2009

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Continuo a seguire tutti i dibattiti e i vari programmi elettorali, che non difettano certamente di presenze in ogni campo. L’opinione che ne traggo, sfiora la perplessità. E vi spiego il perché. Pur sapendo a chi dare il mio voto, non posso non constatare che in questi programmi( tra l’altro molto simili) c’è molta approssimazione. Intendiamoci: tutti noi siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà enormi che chiunque governi dovrà risolvere, ma….. ho già sentito fare dei retromarcia, rispetto alle dichiarazioni precedenti. Uhmmmmmm … già questo non mi piace! Si parla di lavoro sicuro (non più precariato, non più contratti infamanti a breve termine), ma per quanto riguarda la detassassione della tredicesima sarà graduale… della quattordicesima manco se ne parla più. Detassazione degli straordinari , affitti ridimensionati o possibilità di riscatto dell’appartamento (ma solo per chi usufruisce di case di proprietà degli enti pubblici… e gli altri?) Evasione fiscale? I mezzi esposti non sono molto chiari per garantire a chi le tasse le paga fino all’ultimo centesimo. Si parla solo di aziende grandi o piccole, ma… testardamente continuo. Chi controllerà quelle sconce denuncie dei redditi dei liberi professionisti o dei commercianti o dei lavoratori autonomi? Perchè solo alle aziende sarà permesso di diminuire l’IVA e  perché non alleggerire questa tassa per tutti i cittadini? E’ tanto difficile istituire in ogni comune o regione un controllo incrociato? Non dimentichiamoci che c’è gente che ha evaso il fisco per milioni di Euro e che una volta beccata , sono arrivati ai patteggiamenti e le cifre entrate nell’erario sono a malapena 1/3 del dovuto!!! Ma stiamo scherzando? Condoniamo milioni di euro che si doveva al fisco, evadendo e sapendo di evadere? È  vergognoso! Non dimentichiamo che negli USA non si patteggia per evasione fiscale,  si va direttamente in galera! Se ci fossero sanzioni più severe, quanto lavoro in nero emergerebbe? L’idraulico, il falegname, l’elettricista e compagnia bella, non ci presenterebbero più due fatture(con IVA e senza) ma si dovrebbero attenere ai prezzi reali qualora ci fosse data la possibilità di scaricarla a nostra volta ! Sicurezza, sanità, eliminazione delle province, (finalmente!!!) ritorno al nucleare, (ma quanti anni dovremo aspettare?), controllo dei prezzi sui generi di prima necessità! Suonano tutti le trombe di Giosuè, cercando di convincerci che abbatteranno queste poderose mura che ci imprigionano in una congiuntura sempre più soffocante.

Ecco che allora mi è tornata in mente l’opera di Pirandello. Una proiezione della realtà e dei suoi cambiamenti che ci viene prospettata con accenti sinceri, con generoso trasporto, con acutezza d’intenti, cercando di rassicurarci che sono tutti “pro domo nostra” , pronti a mantenere le promesse ventilateci. Ognuno ha la sua angolazione e percezione di cosa serva al Paese, mi auguro solo di  essere nuovamente noi, come cittadini a dover decidere di chi effettivamente fidarci. “Così se vi pare”.. libera interpretazione di dove alloggia la buona fede e la verità.

Vanna Vannucci

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Parliamo di giustizia

Parliamo di Giustizia… questa parola meravigliosa che dovrebbe rassicurare gli onesti e intimorire i malfattori, ha perso il suo significato originale.

Nella nostra Italia, la “Giustizia” ha un percorso strano, anomalo,incomprensibile.

Come si può parlare di Giustizia quando  i processi durano anni, quando si arriva a patteggiare sulle pene, quando con leggi assurde si rimettono in libertà criminali che tornano tranquillamente a delinquere? Come ci si può sentire tranquilli e protetti dalle nostre forze dell’ordine se per prime sono esautorate dai loro compiti, prive di mezzi adeguati, impotenti davanti all’arroganza di legali che tutelando i loro protetti, li rimettono in libertà annullando il loro operato? Abbiamo stupratori,

assassini, psicopatici che dopo sommari e inadeguati processi vengono rimessi in libertà!

Dire che è vergognoso, è usare un eufemismo che non rende merito allo sdegno, allo schifo che prova l’italiano davanti a tanta disinvoltura della nostra magistratura e dell’ applicazione di leggi obsolete, inadeguate addirittura offensive!

Ebbene sì! Mi sento offesa di vivere in un Paese dove

la Giustizia non è uguale per tutti, dove non viene applicata con equità, che procede in maniera farraginosa, una Giustizia di cui si ha paura!

Ma il colmo è che ad averne paura sono i cittadini onesti, non i criminali!!! L’ondata di criminali stranieri che ha sommerso l’Italia ne è una valida testimonianza. Siamo diventati “un oasi felice” per tutti coloro, che al loro Paese rischierebbero parecchi anni di dura galera se non addirittura l’ergastolo, mentre qui al massimo, sempre che vengano presi e condannati senza sconti, né indulti vari, nel peggiore dei casi se la cavano con pochi anni e colmo dei colmi a spese nostre!!!

E’ ora di finirla, è ora di mettere in atto un programma severo, con tolleranza zero! Siamo esasperati, inaspriti, stanchi dell’immagine che diamo al mondo intero di un Paese allo sbando, un Paese che accetta tutto, privo di orgoglio, di difesa, di reazione!  Ci rivolgiamo, noi cittadini , ai nostri politici: Ridateci l’orgoglio di una Nazione dove

la Giustizia ha ancora un significato, ridateci la possibilità di non sentirci imbelli, facile preda delle cosche, delle mafie di ogni sorta e genere!

Avete dei validi giuristi, dei legislatori illuminati: servitevene!!!!  Confido in chi nel proprio programma elettorale ha evidenziato l’urgenza di questi cambiamenti!

La mia è la voce del popolo, di gente che usa il linguaggio diretto, schietto, semplice, che ignora i manierismi o il politichese! Una voce che diventa sempre più stentorea ed impaziente nell’avere la giusta risposta.

VannaVannucci

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Sicurezza

Leggo attentamente i programmi  elettorali e molti danno, tra le varie priorità, molto rilievo alla “SICUREZZA”.

Sicurezza??? Di chi? Come?Quando? Dove?

Se s’intende per Sicurezza una difesa a largo raggio del cittadino, scordiamocela proprio!

Sono molto scettica poiché si arriva un po’ in ritardo per garantire una reale Sicurezza ai cittadini italiani.

Per Sicurezza io intendo muovermi tranquillamente, anche come donna, nella mia città a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Per Sicurezza intendo non essere preda di drogati, maniaci sessuali, ladruncoli, bande armati e tutta la miriade di personaggi che  non sapendo come sbarcare il lunario (vedi clandestini) mi aggrediscono e magari mi tagliano la gola per pochi euro.

Come faranno i nostri cervelloni a garantirci questo?

Il problema va esaminato a monte. E’ pur vero che istituendo vigili di quartiere si creerebbe un deterrente per la microcriminalità. E’ vero che aumentando le risorse delle svilite Forze dell’ordine

le potenzieremmo nei loro interventi…. Ma chi ci protegge dalle aggressioni in metropolitana?

Chi ci protegge dai continui furti nei nostri habitat, sia lavorativi che personali?

Quanto dovremmo potenziare queste Forze dell’ordine (Carabinieri e Polizia) perché possano davvero garantire al cittadino la sicurezza di cui ha diritto!

Vogliamo vivere sicuri nel nostro Paese, vogliamo muoverci e spostarci senza paura.

Non siamo più alle prese con i ladri di polli o piccolo truffatori; abbiamo di fronte una criminalità organizzata, sia italiana che importata, a cui bisogna contrapporre un altrettante efficiente sistema di protezione di cui non abbiamo l’intera portata.

Domanda che mi pongo:  Importiamo tante insulsaggini dagli Usa e dal resto del mondo, perché non applicare leggi e sistemi di sicurezza che sono risultati validi ? Pene più severe, territori controllati in maniera capillare. Ricordatevi che la vista di un poliziotto o di un carabiniere all’angolo della strada o sulle varie arterie stradali aiuterebbe a sentirci  più protetti e creerebbe nuovi posti di lavoro!

Riflettete gente…riflettete!

VannaVannucci

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Riflessioni sul voto

Siamo in piena campagna elettorale, riflettere e decidere è quindi naturale se non doveroso. Da parecchio tempo leggo e ascolto tutte le “campane” che parlano della necessità di un rinnovamento, di cambiamenti radicali, di idee innovative per ridare alla nostra stremata e vilipesa Italia nuovamente Dignità e Libertà! Queste sono le promesse politiche, ma la gente cosa pensa? L’allarme iniziale del cittadino italiano si è man mano tramutato in indignazione poi in timore ed è approdato alla paura. Diciamolo forte una buona volta!  Siamo ormai stretti in una tenaglia di paura per l’avvilente presente, per il fumoso e drammaticamente minaccioso futuro. Molti, a loro salvaguardia, sono in preda ad una rassegnata disperazione o ad una disperazione rassegnata. Basta ascoltare le interviste che il comune cittadino rilascia ai media. Ne esce l’immagine di un Paese allo sbando, appiattito, impotente e ahimè  prostrato. Mi chiedo allora che fine abbiamo fatto i liberi cervelli di cui una volta l’Italia era così prodiga? Quella gente che dalle pagine dei giornali sferzava la classe politica e si contrapponeva coraggiosamente alle continue vessazioni a cui i cittadini venivano sottoposti! Dove si nascondono? Perché, in questo momento così decisivo non alzano la loro voce, denunciando gli inganni ma indicando anche le soluzioni. Ma se lo fanno, poiché anche  se in minoranza queste menti esistono ancora, non lasciamoli soli, non permettiamo che il cosiddetto “ Potere” gli osteggi, uniamoci a loro poiché non è solo la loro battaglia è la NOSTRA! Trovo inutile che quotidianamente mi si informi di ingiuste tasse, di omicidi sconvolgenti, della nostra gioventù sempre più disorientata, in preda all’alcool e droga, di malasanità, di truffe, di furti, d’illegalità, di evasione fiscale …e la lista continuerebbe a lungo. Mi domando allora quanto sia positiva questa informazione, di cui tra l’altro non necessitiamo più di tanto perché la viviamo sulla nostra pelle! Voglio leggere o sentire proteste vibrate dell’uomo comune, voglio risposte e soluzioni. Basta a questo silenzio sui temi più scottanti  Questa società pervasa sempre più da una sciatteria di pensiero rischia  di far smarrire l’identità al popolo italiano, di perdere di vista i veri valori, di cullarsi in sogni e speranze che vengono alimentate da ferventi, quanto becere promesse ! Permettetemi lo sfogo! Non ne possiamo più di promesse quasi impossibili da mantenere (e dai… guardiamo in faccia la realtà!). E ‘ tanto difficile capire che per ricostruire un Paese distrutto bisogna ricominciare dalle fondamenta? Se l’italiano non riacquisterà la propria dignità, chiedendo a gran voce che, aldilà delle grandi opere, abbiamo bisogno di Formazione Culturale, di Senso civico, di Valori etici, di Ordine e Giustizia, ritengo che ci sia ben poco da sperare in grandi cambiamenti. Cominciamo a rifiutare i vari lavaggi del cervello che regolarmente guidano la nostra vita. Rifiutiamoci di ascoltare gente qualunque che, forte del potere raggiunto, ci imbonisce di frottole. Non lasciamoci condizionare nelle nostre scelte, rimettiamo in moto i cervelli, menti da troppo tempo intorpidite e annebbiate da fiumi di slogan senza fondamento. Non continuiamo a dire:” potrebbero far quello .. potrebbero far questo” Non deleghiamo più nessuno. Ognuno, nel proprio ambito, nel proprio piccolo, cominci ad operare, cercando i propri simili, senza fermenti rivoluzionari per carità, ma con determinazione e fermezza per un cambiamento radicale. Dobbiamo uscire dalla paura di esporci, dobbiamo dar voce alla nostra ribellione, dobbiamo pretendere il rispetto dei nostri diritti di cittadini. Andiamo dunque al voto, ma con le idee chiare, con le “nostre” idee e soprattutto facendo chiaramente capire a coloro che prenderanno il potere, quali sono le Priorità degli Italiani e che in questo penoso momento storico è dannatamente pericoloso ingannarci ancora una volta: non abbiamo più guance da porgere!

Vanna Vannucci

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Alitalia

C’era una volta.. una compagnia aerea di bandiera, si chiamava Alitalia e tutti gli italiani ne

andavano orgogliosi. Era una delle compagnie più prestigiose del mondo, per la professionalità  bravura dei suoi piloti, l’accuratezza del servizio, l’affidabilità e la sicurezza che dava ai suoi passeggeri. Le fiabe generalmente hanno sempre un lieto fine, ma purtroppo questa non ce l’ha!

L’Alitalia  non vivrà felice per sempre. Grazie ad una gestione insensata, durata decenni, la stanno mettendo all’asta! La svendono per poche lire ai francesi e agli olandesi.

Ironia della sorte! Il nostro paese, per secoli, ha dovuto subire invasioni, saccheggi, ignominie di ogni genere da parte di coloro che ci vedevano come una golosa preda.

Grazie a Dio, adesso siamo un paese libero! Non ci depredano più, non ne varrebbe la pena… dato che sono i nostri governanti a svendere i beni del nostro Paese. Mi chiedo spesso quale aziende siano rimaste totalmente italiane? Mi sento come la componente di quelle antiche famiglie nobiliari, che non avendo mai lavorato in vita loro, hanno dovuto svendere i loro castelli e i vari possedimenti per tirare avanti. Tradotto in parole povere, quando il conto è in rosso, non cerco di  far fruttare le mie risorse, le mie proprietà, risolvo il mio problema  vendendo i miei beni!!!! Mi si potrebbe rispondere con un mare di giustificazioni:cifre, bilanci, convenienze della fusione… ma… rimarrebbe sempre una triste verità: ciò che vendi o svendi non è più tuo! Che importa se migliaia di lavoratori rischiano il posto? Che importa se la nostra compagnia di bandiera sarà vassalla dell’Air France? L’essenziale è che non cambi nome, che possa volare ancora con impresso sulla coda dei nostri aerei, il nostro tricolore. Grazie per lo zuccherino che ci date per mandare giù la pillola! Troppo buoni! Oggi si riunisce il consiglio dei ministri per decidere. Spero solo che per alzare il prezzo, non allettino i francesi aggiungendo al pacchetto anche il Colosseo!

VannaVannucci

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