Elezioni Turchia, Erdogan costretto al ballottaggio: accuse incrociate sui conteggi, grande sfida il 28 maggio

di Monica Ricci Sargentini

Il leader uscente parte avanti, poi il recupero di Kiliçdaroglu, che ora spera. Intanto il «Reis» si assicura la maggioranza in Parlamento

Elezioni Turchia, Erdogan costretto al ballottaggio: accuse incrociate sui conteggi, grande sfida il 28 maggio

Una serata al cardiopalma, in Turchia, dove lo spoglio dei voti per le presidenziali all’inizio dava l’attuale presidente Recep Tayyip Erdogan largamente oltre il 50%, facendo pensare a una sua vittoria netta al primo turno. Ma, man mano che affluivano i voti, le cifre sono cambiate e il «Reis», l’uomo che regna sulla Turchia da venti anni, più a lungo di qualsiasi altro, persino del fondatore della Repubblica Mustafa Kemal Atatürk, è sceso sotto la soglia del 50%. Con il 98% di schede scrutinate l’uscente si è fermato al 49,34% , mentre il suo rivale Kemal Kiliçdaroglu (qui l’intervista) si attestava al 45% ; Sinan Ogan, il candidato dell’estrema destra, è a poco più del 5%, dopo una dura campagna sul rimpatrio dei migranti siriani, circa 4 milioni.

Una situazione che ha fatto surriscaldare il clima con il leader dell’opposizione, una coalizione eterogenea di sei partiti che va da destra alla sinistra, che ha accusato il presidente in carica di star manipolando i dati: «Il vantaggio di Erdogan è finto, non lasciate i vostri posti». Sotto accusa l’agenzia giornalistica Anadolu che già in passato era stata al centro di polemiche per aver rivelato solo i dati favorevoli al Sultano, colui che detiene ormai il controllo totale dell’informazione. «Cercare di annunciare i risultati in fretta significa usurpare la volontà nazionale» è stata la pronta risposta del presidente e del Partito islamico Giustizia e Sviluppo (Akp) che è apparso, attorniato dai sostenitori a Istanbul.

Per tutta la nottata l’opposizione ha continuato a ripetere di essere in testa e che i dati annunciati erano manipolati. Sembra però sicura la vittoria dell’attuale maggioranza in Parlamento dove avrebbe raggiunto più del 50% dei consensi. Kiliçdaroglu trionfa in gran parte del sudest del Paese a maggioranza curda, ma Erdogan si conferma nelle campagne e nei suoi feudi.

Di sicuro lo spoglio delle schede è stato contestato dagli osservatori dei partiti in diversi seggi. A Çankaya, un quartiere di Ankara, i voti sono stati contati per ben 11 volte, come racconta su Twitter la giornalista Nevsin Mengü . La giornata del voto si era svolta in grande tranquillità. I 64 milioni di elettori, chiamati a scegliere il nuovo presidente e a rinnovare l’Assemblea nazionale, avevano risposto in massa. Secondo dati non ufficiali alle urne si sarebbe recato l’88,29% degli aventi diritto. Numeri confermati dalla folla di persone che sin dalle prime ore della giornata ha affollato i seggi, affrontando lunghissime file.

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.