Le lacrime di Paola Egonu: “Mi chiedono ancora perché sono italiana, è intollerabile”

Volley, Paola Egonu smorza i toni: “Per ora mi prendo una pausa, ma sono ferita e ho bisogno di riprendermi”

È una vita che cambia quella di Paola Egonu, adesso l’aspetta la Turchia dove giocherà da quest’anno con la squadra più forte del mondo, il VakıfBank di Istanbul, il club dei banchieri turchi che ha fatto carte false per strappare Paola dalla sua Conegliano. Va a giocare in un Paese dove il velo per le donne è una realtà: «Non so cosa mi aspetta, ora si vedrà. È una nuova esperienza e non vedo l’ora di cominciare a lavorare con un grande allenatore (l’italiano Giovanni Guidetti, ndr), spero di imparare tanto da lui. Sono davvero tanto entusiasta». Una professionista che soffre quando diventa il parafulmine di tutte le altre e che adesso fa un passo di lato: «Il calendario è diventato troppo fitto ed è per questo che vorrei prendermi una pausa d’estate per potermi riposare, prendermi cura di me come persona. Anche il mio fisico ne ha bisogno, è da anni che gioco sempre senza mai fermarmi». Egonu impersonifica tante cose, dalla voglia di far bene a tutti i costi fino all’integrazione che nel nostro, come in altri Paesi occidentali, è una realtà ma fino a un certo punto. Una giovane donna che è cresciuta e che crede di non meritare quel razzismo strisciante che ancora le capita di incontrare. Un sogno? «Non lo so, adesso sogno soltanto di tornare a casa e passare un po’ di tempo con le mie persone. E anche di tornare a vestirmi normalmente con i capi che mi piacciono un botto». Lei che ama la moda sa che in passerella si va sempre a testa alta. Anche se con le lacrime agli occhi.

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