Quarta dose vaccino Covid Lombardia, l’«assalto» degli over 60: in un giorno + 163% (senza prenotazione)

di Stefania Chiale

Consentita ieri solo nella modalità di auto-presentazione agli hub : da oggi è possibile prenotarsi sul portale. La Regione: prolungare i contratti del personale impiegato nei centri fino a dicembre

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(LaPresse)

Prove generali riuscite. L’allargamento agli over 60 e ai fragili di ogni età, pur consentita ieri solo nella modalità di auto-presentazione agli hub (da oggi è possibile prenotarsi sul portale), ha fatto balzare in un giorno le somministrazioni di quarta dose in Lombardia da una media di 1.848 inoculazioni quotidiane nei primi 11 giorni di luglio alle 4.866 di ieri. Una crescita del 163%. Con le autopresentazioni a costituire il 44% del totale delle vaccinazioni Covid di ieri, che hanno raggiunto quota 6.805. Occorre tornare al 13 maggio per trovarne tante.

Per sfruttare gli slot ancora liberi, ieri gli over 60 e i fragili potevano già autopresentarsi negli hub. Solo i sessantenni e settantenni senza prenotazione e vaccinati con quarta dose ieri sono stati 2.088. Certo, pochissimi considerando la platea interessata (1,8 milioni), ma occorrerà vedere l’andamento delle prenotazioni sulla piattaforma Poste aperte da oggi. La decisione di questa accelerazione è stata presa in una riunione ieri mattina tra la vicepresidente e assessora al Welfare Letizia Moratti e il direttore generale Welfare Giovanni Pavesi, dopo la circolare di lunedì sera con cui il ministero della Salute ha aperto la possibilità di accedere alla quarta dose anche per i soggetti sopra i 60 anni e per persone con elevata fragilità di ogni età (finora erano stati coinvolti solo over 80, immunodepressi, ospiti di Rsa e fragili sopra i 60 anni). «Ci siamo attivati per rispondere al meglio a questa indicazione», ha detto il presidente Attilio Fontana.

Sul totale di 6.805 vaccinati, le quarte dosi sono state le più numerose (4.866, appunto), seguite a grande distanza dalle terze (1.745), dalle seconde e prime (98 e 96). I prenotati erano soltanto 3.805: significa che 3.000 persone si sono autopresentate agli hub, tra cui 2.038 over 60 e 70. Gli altri appartenenti a tutte le altre categorie, over 80 compresi.

La seconda dose di richiamo è somministrata ai soggetti interessati purché siano trascorsi almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo. Elemento che la Direzione generale Generale Welfare evidenzia: «La circolare del Ministero della Salute modifica l’indicazione precedente e raccomanda di procedere alla second booster a distanza di 120 giorni, anche nel caso di infezione accertata dopo la prima dose booster».

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