Bonus 200 euro, quando arriva: lo prenderanno in 31 milioni (ecco chi)

di Alessia Conzonato

Bonus 200 euro, lo avranno 31 milioni di italiani

Dall’inizio dell’anno sono diverse le misure che il governo ha intrapreso per sostenere il potere d’acquisto dei cittadini di fronte alla forte inflazione e alle difficoltà legate alle materie prime, energetiche e non. E, secondo il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, «sembrano andare nella giusta direzione di non innescare una spirale inflazionistica, intervenendo a sostegno dei redditi, soprattutto quelli medio-bassi». Conferma e rinnova, inoltre, l’impegno dell’istituto «in relazione ai bonus sociali e all’indennità di 200 euro erogata con il decreto aiuti, facendosi tramite verso ben 31 milioni di utenti tra lavoratori, pensionati, disoccupati. La maggioranza delle indennità è erogata d’ufficio dall’Istituto». Le stime, quindi, contano ben 31 milioni di cittadini che beneficeranno dell’incentivo contro il caro vita. Il dato tiene conto anche di quelle anticipate dalle aziende e compensate con l’Inps.
Di questa grande platea, alcuni lavoratori lo riceveranno a luglio mentre altri dovranno attendere fino a ottobre. Le modalità di richiesta ed erogazione, inoltre, sono diverse a seconda della categoria di appartenenza. Vediamo quali sono.

Bonus 200 euro, chi lo riceve a luglio

Lavoratori dipendenti, pensionati (con decorrenza dei trattamenti entro giugno 2022) o con assegno sociale o di invalidità a carico e percettori di Rdc lo riceveranno a luglio.
I dipendenti sono da dividere in due ulteriori categorie: chi opera nel privato dovrà presentare — entro i termini fissati dall’azienda — un’autodichiarazione, compilata e firmata, dove dovranno confermare di avere i requisiti necessari e di non ricevere l’incentivo due volte (in caso di titolarità di due rapporti di lavoro o essendo in famiglia con un percettore di Rdc). Invece, i dipendenti del settore pubblico – così come pensionati e disoccupati – lo riceveranno in maniera automatica, in quanto i loro dati sono già inseriti nei sistemi degli organi competenti, in questo caso Inps e Mef.

Bonus 200 euro, i requisiti per ottenerlo

Per ottenere la misura una tantum, i requisiti che il soggetto deve avere sono:
– essere residente in Italia;
– essere titolare di un contratto di lavoro o di almeno un trattamento pensionistico da previdenza obbligatoria (dal 30 giugno 2022);
– in alternativa, aver riconosciuta la disoccupazione almeno dal mese di giugno;
– avere un reddito o contributi uguali o inferiori ai 35 mila euro lordi;
– per i lavoratori dipendenti, aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% tra il primo gennaio e il 23 giugno 2022 (data precedente all’uscita della circolare Inps che fornisce le indicazioni per l’erogazione del bonus).

Bonus 200 euro, quando consegnare l’autodichiarazione

Per quanto riguarda la scadenza di consegna, a circolare dell’Inps non ne stabilisce una vera e propria. Sta a discrezione del datore di lavoro decidere con quali tempi e modalità procedere, il fattore importante e necessario è che tutto il sistema di erogazione del’incentivo sia pronto al momento di distribuire lo stipendio di luglio, considerando che il procedimento richiedere anche una verifica. Molte aziende hanno iniziato a distribuire il documenti ai propri lavoratori già nel mese di giugno, richiedendo di consegnarlo compilato nel giro di pochi giorni così da avere tutto il tempo di comprovare quanto dichiarato.

Bonus 200 euro, chi lo riceve a ottobre

Mentre i lavoratori domestici (colf, badanti, baby sitter) hanno tempo fino al 30 settembre per presentare la domanda, per riceverlo poi a ottobre. Tutte le altre categorie (stagionali intermittenti, co.co.co, autonomi occasionali senza Partita Iva e venditori porta a porta, ma anche beneficiari di disoccupazione agricola, ex indennità Covid 2021, come i lavoratori dello spettacolo) hanno tempo fino al 31 ottobre.

Bonus 200 euro per lavoratori autonomi e partite Iva

Per quanto riguarda i lavoratori autonomi e chi lavora a partita Iva, sono compresi nell’erogazione del bonus 200 euro anche chi a contratti occasionali, per cui c’è un importante requisito: aver versato almeno un contributo mensile nel 2021 e i professionisti iscritti alle gestioni previdenziali obbligatorie Inps, manon è ancora stato fornito nessun chiarimento su come saranno le modalità di erogazione. Per loro è stato istituito un fondo apposito di 500 milioni di euro, ma sarà un ulteriore decreto ministeriale (che doveva essere emanato entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto aiuti, quindi entro il 17 di giugno) a fornire tutti i dettagli.

Bonus 200 euro, come presentare domanda

Per queste categorie l’Inps ha già aperto sul proprio sito il servizio online per raccogliere le richieste. Basterà accedere alla pagina web dell’istituto e dall’homepage cliccare su “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” (qui il link diretto). Una volta entrati si dovrà selezionare la categoria di appartenenza e, da lì, sarà possibile anche controllare lo stato dei pagamenti. In alternativa, è possibile chiamare (a pagamento) il Contact center multicanale al numero verde 803.164 da rete fissa o 06.164.164 oppure recarsi agli istituti di patronato.

Bonus 200 euro, chi lo ha avuto con lo stipendio di giugno

L’Inps ha previsto dei casi in cui i 200 euro saranno inseriti nella retribuzione di giugno, ovvero in presenza di rapporti particolari (come il part-time ciclico) o quando, nel Ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro) esiste una clausola che prevede lo slittamento del pagamento della retribuzione al mese successivo.
Con questi riferimenti, i casi possibili sono due:
1. Nel caso del part-time ciclico, il bonus verrà inserito nel cedolino di paga del mese di giugno, anche se tale retribuzione viene corrisposta il mese dopo;
2. Se il lavoratore ha con l’azienda un Ccnl che prevede lo slittamento della corresponsione degli emolumenti al mese successivo e il datore di lavoro usa pagare entro il 5 del mese, i 200 euro vanno nella busta paga che contiene la retribuzione del mese di giugno.

Il bonus 200 euro non sarà tassato

Il bonus non sarà soggetto a tassazione perché non concorre alla formazione del reddito ai fini Irpef né per i lavoratori dipendenti e pensionati, né per le partite Iva, né per tutti gli altri soggetti beneficiari.

Bonus 200 euro, le categorie escluse

Nonostante l’incentivo riguardi una notevole parte di popolazione, non è rivolta a tutti: a rimanere fuori dall’erogazione dell’aiuto contro i rincari non sono soltanto coloro che non ne hanno bisogno, ma anche alcune categorie che, secondo i sindacati, rientrano tra le più bisognose. Proprio Cgil, Cisl e Uil, dopo il voto alla Camera del decreto aiuti (che contiene anche il provvedimento sul bonus), hanno denunciato qualche stortura chiedendo alcune modifiche prima di passare all’approvazione definitiva. Oltre a stagisti e tirocinanti, «Non ne avranno infatti diritto i lavoratori precari, gli agricoli, i lavoratori dello spettacolo che abbiano meno di cinquanta giornate lavorate nel 2021», spiegano la vice segretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi e i segretari confederali di Cisl e Uil Giulio Romani e Domenico Proietti.

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