Entro luglio in arrivo 54 milioni di vaccini: da giugno stop ad AstraZeneca

Molti esperti, però, sono contrari anche alle riaperture già decise. Il timore di una ripresa dei contagi c’è. I numeri del bollettino quotidiano confermano la tendenza consolidata da due-tre settimane: la situazione migliora, ma lentamente. La condizione degli ospedali è un po’ meno critica, ma sempre difficile. I contagi delle ultime 24 ore sono stati 12.694, circa tremila in meno rispetto a domenica 11 aprile. Diminuiscono i ricoverati in terapia intensiva (-29), ma in tutto sono ancora 3.311. Migliora la situazione anche nei reparti Covid ordinari, ieri 452 ricoverati in meno, per un totale di 23.648 posti letto occupati. Migliora anche il dato delle vittime, comunque sempre pesante: ieri 251, il dato più basso dallo scorso 8 marzo.

Una situazione che non preoccupa il neo-presidente della Conferenza delle Regioni, il leghista Massimiliano Fedriga (Friuli): «Penso che su alcune attività si poteva riaprire di più, come per esempio le palestre con le lezioni individuali». Inoltre, aggiunge, «dopo un anno di sacrifici e disperazione una strategia di divieti assoluti funzionerebbe poco, meglio regole stringenti e condivise». Anche il presidente della Liguria Giovanni Toti si fa sentire per chiedere che i ristoranti possano utilizzare anche i tavoli al chiuso e per sollecitare uno slittamento del coprifuoco «alle 23 o alle 24».

Speranza ripete: va bene «guardare con un po’ di fiducia al futuro», ma facendo un passo alla volta, o si rischia di tornare indietro». —

LA STAMPA

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