Cig, fino a 280 euro in meno in busta paga per sei milioni di lavoratori: pasticcio sulla norma

Le risposte

Dall’Inps, che riveste il ruolo di agente erogatore, fanno sapere che una volta sistemata la norma si potrà procedere con il versamento retroattivo dei mancati guadagni di marzo. Ma dal ministero del Lavoro di Andrea Orlando, dove il problema è noto e si sta lavorando a una soluzione tampone, prendono tempo. Più passano i giorni però e più si riducono le possibilità per gli esclusi dalla Cig a marzo di essere rifondati entro l’inizio dell’estate. «Poi ci sono gli imprenditori che negli ultimi giorni di marzo hanno messo in ferie i propri lavoratori senza più giorni di Cig a disposizione per non lasciarli a digiuno e che non avranno comunque diritto a nessun rimborso», prosegue l’esperto di Unimpresa. Oggi l’Inps afferma di aver soddisfatto il 99,4 per cento delle richieste di pagamento di cassa integrazione. Nel frattempo ha attivato le nuova modalità di invio dei flussi di pagamento diretto dei trattamenti di integrazione salariale connessi all’emergenza epidemiologica tramite l’utilizzo del flusso Uniemens-Cig. Da tempo l’istituto di previdenza, a più riprese finito sotto tiro per i ritardi nei pagamenti della Cig e in particolare nella fase iniziale dell’emergenza, lavorava a un processo di semplificazione per ridurre i tempi dei pagamenti diretti delle mensilità di cassa integrazione. Per inviare il nuovo flusso Uniemens-Cig non si deve più aspettare l’autorizzazione (può arrivare successivamente) ma basta indicare il ticket associato alla domanda, la gestione avviene in tempo reale e gli intermediari possono effettuare un’unica trasmissione per tutte le aziende in delega anziché mandare un modulo di domanda per ciascuna impresa. Si stima che le nuove modalità di pagamento possono accorciare di qualche settimana il processo attuale che dura circa due mesi. 

IL MESSAGGERO

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