È record di contagi: due italiani su tre verso la zona rossa

paolo russo

ROMA. Da lunedì due italiani su tre rischiano di andare in lockdown per effetto di una curva epidemica che continua a puntare verso l’alto, toccando ieri i 25.673 contagi in 24 ore, il dato peggiore dal 28 novembre, quando eravamo nel picco della seconda ondata. Questa mattina il governo presenterà a regioni, comuni e province il nuovo decreto legge, poi sarà il premier in persona ad illustrarlo al Paese. Un provvedimento che tingerà di rosso anche le festività pasquali.

La novità che farà serrare in più di una regione negozi e scuole di ogni ordine e grado già da lunedì è quella che indipendentemente dall’Rt colloca in fascia rossa chi ha più di 250 contagi ogni 100 mila abitanti. Ad esempio Lombardia, Marche e Trento che sono abbondantemente oltre quota 300. Ma anche l’Rt, l’indice di contagio, è salito alle stelle. In più di una regione siamo oltre il valore di 1,25, che significa in questo caso finire in lockdown anche senza applicare le nuove regole del decreto di Pasqua.

In Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e nel Lazio, fino ad ora ancora in giallo, l’Rt è salito sopra l’1,3. In Piemonte addirittura a 1,41. È vero che i valori trasmessi ieri dalle regioni sono quelli medi, mentre il monitoraggio di oggi valuterà quello minimo della forbice prima di decidere se estrarre o meno il cartellino rosso, ma miscelando l’Rt in rialzo con il nuovo parametro dei 250 casi per 100 mila abitanti in rosso rischiano seriamente di finire ben 12 regioni e gli oltre 40 milioni di italiani che le abitano. Vedono rosso Abruzzo, Emilia, Fvg, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Trentino. Balla tra l’arancio e il rosso il Veneto, che ha un Rt comunque sotto l’1,25. A questo gruppone si aggiungono poi Campania, Molise e Alto Adige che in rosso lo sono già, mentre la Basilicata se confermerà i miglioramenti della scorsa settimana potrebbe essere promossa alla fascia arancione. La Puglia resta colorata di arancione ma non le provincie di Bari e Taranto, due città che il governatore Emiliano ha deciso di spedire in fascia rossa. La Valle d’Aosta che solo due settimane fa stava per terminare in fascia bianca, potrebbe passare invece in zona arancione perché il suo Rt è sopra 1 e i contagi aumentano. In bianco dovrebbe restare la sola Sardegna e in fascia gialla Sicilia e Calabria se, come sembra, la Liguria che ha un Rt sia pure di poco sopra l’1 dovesse scivolare in zona arancione. «La nostra regione è a cavallo tra il giallo e l’arancione, perché nel valore più alto dell’Rt siamo in arancione ma non sappiamo ancora quale sia quello più basso», ammette il governatore Giovanni Toti.

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