Alitalia, il marchio sarà battuto all’asta. In vendita anche gli slot e il programma MilleMiglia

Non è un mistero che sia Lazzerini che il presidente Francesco Caio vogliono far decollare gli aerei con il logo di Alitalia, il codice di volo Az, la livrea tricolore e non certo con un altro brand. Per questa ragione stanno lavorando ventre a terra per dimostrare a Bruxelles che nell’intera operazione, acquisto di parti di azienda e avviamento di Ita, verrà seguita una procedura di mercato. Non solo adottando una struttura societaria ben diversa da quella passata con la creazione di una società per l’handling, una per la manutenzione e la terza per il volo. Ma anche mettendo mano al contratto per tutti i dipendenti del vettore tricolore. Un cambiamento che verrà condiviso con le organizzazioni sindacali.

Di pari passo, almeno secondo fonti sindacali, si procederà alla costituzione della nuova flotta. Lazzerini, almeno in questa prima fase e in attesa della ripartenza del mercato del trasporto aereo, sarebbe intenzionato a rilevare circa 40 aerei per coprire il medio raggio e dodici per il lungo raggio, con l’obiettivo di arrivare a quota 62 in tempi rapidi. Attualmente la flotta di proprietà di Alitalia vale circa 400 milioni, ma il manager vorrebbe prendere solo gli aerei più moderni, lasciando negli hangar quelli con le configurazioni più datate. Poi il prossimo anno verranno fatti investimenti massicci per avviare un rinnovamento profondo e “green”, come previsto del resto dal piano industriale. Ita vuole anche rilevare MilleMiglia, il programma fedeltà di Alitalia con 5 milioni di passeggeri-clienti che è una delle poche voci in attivo del vettore. 

IL MESSAGGERO

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