Nobel per la Medicina a William Kaelin, Peter Ratcliffe e Gregg Semenza. Studiano come le cellule reagiscono alla carenza di ossigeno

Nobel per la Medicina a William Kaelin, Peter Ratcliffe e Gregg Semenza. Studiano come le cellule reagiscono alla carenza di ossigeno

Il momento dell’annuncio a Stoccolma  
Kaelin ha 62 anni, è nato a New York e fa ricerca a Boston, all’università di Harvard. Ratcliffe ha 65 anni, è inglese, insegna a Oxford e fa ricerca anche al Francis Crick Institute a Londra. Gregg Semenza ha 63 anni e fa ricerca alla Johns Hopkins University di Baltimora, negli Stati Uniti.

Nobel per la medicina a Kaelin, Ratcliffe e Semenza: l’annuncio a Stoccolma

 
L’anno scorso il premio era andato all’americano James Allison e al giapponese Tasuku Honjo, che avevano scoperto come attivare il sistema immunitario contro i tumori. Dai loro studi sono nati dei farmaci in grado di salvare molte vite. Il premio viene assegnato da 50 esperti del Karolinska Institutet di Stoccolma, l’università medica più prestigiosa di Svezia. Martedì verranno annunciati i vincitori per la Fisica e mercoledì quelli per la Chimica. Giovedì è il turno della Letteratura, venerdì della Pace, lunedì 14 ottobre dell’Economia. Il premio ammonta a 9 milioni di corone svedesi (830mila euro), da dividersi fra i vincitori. Di premi per la Letteratura, in realtà, quest’anno ne verranno assegnati due. L’anno scorso infatti il riconoscimento era stato sospeso per uno scandalo che aveva coinvolto il marito di una poetessa che sedeva fra i giurati, condannato a due anni di prigione per stupro. Per la Pace, fra i favoriti siede quest’anno la 16enne Greta Thunberg, che ha ispirato in tutto il mondo i movimenti di giovani per l’ambiente “Fridays for Future”. Già nel 2014 il riconoscimento era andato a una giovanissima: la 17enne Malala Yousafzai, ragazza pachistana che si batte per l’istruzione delle bambine nel suo paese.

Il premio per la scienza più importante del mondo è regolato dal testamento di Alfred Nobel (l’inventore della dinamite), che nel 1895 ha scritto: il premio va “agli autori della scoperta più importante” e a coloro che “nell’anno precedente hanno reso i più alti servigi all’umanità”. Il processo di selezione inizia a settembre dell’anno precedente (sono già partite cioè le operazioni per l’edizione 2020). Dal Karolinska partono delle lettere per i precedenti vincitori, gli scienziati di ambito medico della Svezia e dei paesi vicini e un numero limitato di esperti del resto del mondo, cui viene chiesto di suggerire dei nomi di candidati. Nessuno può ovviamente votare per se stesso. La lista dei candidati può essere svelata solo dopo 50 anni. La selezione finale spetta poi al Karolinska. Finora il Nobel per la Medicina è stato assegnato 109 volte. I vincitori sono stati 216, di cui 12 donne. L’età media dei vincitori è di 58 anni, con un massimo di 87 e un minimo di 32.

L’esistenza dei premi Nobel è dovuta a un fatto del tutto casuale: un necrologio sbagliato uscito nel 1888 su un giornale francese. A morire era stato Ludwig, fratello di Alfred, ma il quotidiano titolò “Il mercante della morte è morto”, riferendosi alle decine di brevetti su dinamite e altri esplosivi riconosciuti ad Alfred. Non volendo essere ricordato con questo epiteto, l’imprenditore svedese decise allora di fondare il premio per i benefattori dell’umanità. Nel suo idealismo, una volta Nobel scrisse: “La mia dinamite porterà la pace, più di mille convenzioni fra i paesi del mondo. Quando gli uomini si accorgeranno che in un solo istante interi eserciti potrebbero essere annientati, di sicuro si orienteranno verso la pace”.

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