Autonomia, vittoria del M5s: l’istruzione rimane unitaria. Conte: “I governatori non avranno tutto”

Al nuovo vertice “flash” di maggioranza (durato meno di un’ora) sull’autonomia regionale passa la linea del M5s sul capitolo scuola. E viene soppresso l’articolo 12 del testo Stefani che prevedeva l’assunzione diretta dei docenti su base regionale, come chiesto dalla Lega. Si trattava di uno dei nodi sul tavolo che aveva già incontraro in precedenza il parere negativo dei cinquestelle.

Nella scorsa riunione – conclusasi con un nulla di fatto – era stato rilevato anche un profilo di incostituzionalità sulla base della sentenza della Corte Costituzionale 76/2013 (redatta allora da Sergio Mattarella).

Nello specifico, riferiscono fonti M5S: “Il personale della scuola è escluso dalla regionalizzazione, non ne viene toccato in nessun modo; il sistema di istruzione rimane unitario; nessun trasferimento di risorse dallo Stato alle regioni con riferimento all’istruzione”.

“Dopo mesi abbiamo garantito l’unità del sistema di istruzione: non abbiamo ceduto cose che avrebbero potuto compromettere l’unità del Paese”, commenta il sottosegretario M5s all’Istruzione Salvatore Giuliano fuori da Palazzo Chigi. “L’articolo 12 è stato soppresso: è una vittoria dei 5 stelle e da uomo di scuola ritengo di poter dire che è una vittoria della scuola italiana”, aggiunge. “Non ci saranno concorsi regionali, assolutamente no. Sono state prerogative che già aveva la regione”.

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