Milano, alloggi popolari in ostaggio degli abusivi: “Ci occupano case e cantine”

Case popolari in mano agli abusivi

“Io sono veramente disperata: dormono in cantina e lì fanno i loro bisogni. Non si può vivere così. E la sera, mamma mia, ci sono dei giri strani: questa è tutta gente che non lavora…Adesso hanno messo queste nuove porte e speriamo possano migliorare la situazione” ci racconta una signora, visibilmente preoccupata per la sua quotidianità.

Ma la vox populi ci crede poco. Gli altri residenti, italiani e non, che scambiano due parole con noi sono convinti che gli occupanti abusivi riusciranno a sfondare queste porte e a mettere su un losco giro di affari duplicando le chiavi di ingresso alle cantine. Dopo aver buttato giù le barriere, pretenderanno una quota mensile da chi andrà poi a vivere negli scantinati come hanno fatto finora.

“Qui ci vorrebbe un custode armato. Ma poi il problema non sono sole le cantine: lo stesso rischio c’è per i solai e lì le porte vengono giù soffiandoci contro…” si sfoga un signore italiano, residente nella palazzina dal 1993. E in questi 26 anni le cose sono cambiate poco a poco, sempre più in peggio. “È uno schifo, uno schifo…” protesta un altro uomo, lui straniero.

Nel mentre arriva una signora con una busta della spesa: “Un disastro impressionante, allucinante. E se arrivi dopo le 20 sono casini: ci sono gruppetti di ragazzi sparsi un po’ ovunque qui in cortile, che fanno casino e altro…”. E ancora: “Non sono civili, non sanno cos’è l’educazione: mangiano e sporcano ovunque, buttano le cose al suolo e sputano per terra. Una maleducazione incredibile, fin da bambini. E se provi a dirgli qualcosa ti rispondono pure male. Sono nonna e ormai i miei nipotini qui non ce li faccio più venire: io non ho paura perché ho il mio carattere e reagisco, ma so che prima o poi mi può succedere qualcosa”.

IL GIORNALE

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