Tav, Paolo Foietta: “Folle l’analisi costi-benefici di Ponti. Ma la Torino-Lione è solo rallentata”

Politica

Tav, Salvini: “L’analisi costi-benefici non mi ha convinto”. Toninelli contro l’esperto ‘dissidente’: “Solo un tecnico che dice la sua”

Sembra che ci siano riusciti.
“E’ da vedere se ci riusciranno davvero. Per ora sono riusciti solo a rallentare”

Anche grazie all’analisi costi/benefici di Marco Ponti. Qual è il suo giudizio su Ponti?
“E’ un matto e, come tutti i matti, è anche simpatico. E’ uno che non ha peli sulla lingua, è un iracondo, tutto sommato un rivale semplice da affrontare. Ce ne sono di peggiori. Infidi e doppi. Lui è certamente lineare”.

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Immaginava che Toninelli gli avrebbe affidato l’analisi costi/benefici?
“Non credo che sia stato Toninelli. Penso che l’idea sia venuta all’ex senatore del Movimento Marco Scibona, che da molti anni aveva eletto Ponti come economista di riferimento”.

Un maitre à penser?
“I No tav avevano bisogno di un intellettuale che li motivasse dal punto di vista economico. Ponti è lo strumento ideale perché non è cinico o è molto meno cinico di altri. Insomma crede veramente alle sue follie. Anche se è in evidente conflitto con i No tav”.

Perché in conflitto?
“Perché lui è un iperliberista, uno che crede al modello del traffico privato, al trasferimento delle merci sulle autostrade. Uno che detesta le ferrovie perché sono quasi sempre di proprietà pubblica. Un intellettuale che detesta l’idea di spostare le merci dalla gomma al ferro. Insomma uno studioso che esprime una posizione leggermente in contraddizione con l’ala ambientalista dei No Tav. In contraddizione ma utile strumento nelle mani del Movimento”.

Lei lo conosce personalmente?
“Abbiamo avuto vivaci confronti pubblici negli ultimi anni”.

Vi fate gli auguri a Capodanno?
“Non ho il suo numero di cellulare e non credo che lui abbia il mio. Penso che ambedue ne facciamo volentieri a meno”.

Però, alla fine, Marco Ponti l’ha incastrata.
“Non credo che Ponti e i No Tav ci riusciranno davvero. Nell’analisi costi-benefici ha commesso molti errori. Per eccesso di zelo”.

Si spieghi
“Non poteva rischiare di arrivare con un bilancio in cui i costi prevalevano di poco sui benefici. Se l’avesse fatto, sarebbe andata a finire come con il Terzo Valico: i costi superavano di poco i benefici e alla fine i lavori hanno dovuto riprendere perché non sarebbe stato comunque conveniente bloccare tutto. La Tav era troppo importante per correre quel rischio”.

E allora?
“Allora hanno dovuto esagerare con i costi. Mettendo insieme quelli che deve sopportare l’Italia con quelli di Francia ed Europa. Che infatti hanno subito risposto: le nostre convenienze ce le calcoliamo noi. Voi italiani pensate alle vostre”.

Altri punti di debolezza secondo lei?
“Diminuire i volumi di traffico. Dei tre valichi con la Francia se ne elimina uno, quello di Ventimiglia. Perché? Non si sa. Come se Ventimiglia confinasse con la Spagna. E poi la storia assurda delle accise e dei pedaggi autostradali: meno tir circolano più aumentano i costi”.

Da oggi lei non è più commissario. Che cosa farà?
“Da oggi sono un cittadino libero. Fino a fine mese sono i ferie. Girerò l’Italia a spiegare perché la Torino-Lione è utile. Poi prenderò tre mesi di aspettativa e proverò a dare una mano a Sergio Chiamparino nella campagna elettorale delle regionali piemontesi”.

E l’Osservatorio, che fine farà?
“Ah questo dipende dal governo. Io ho comunque convocato una riunione per il 25 febbraio. Vedremo se a quella data nomineranno il mio successore, scioglieranno l’organismo o che altro si faranno venire in mente”.

Da chi dipende?
“Dal governo”

Da Toninelli?
“Proprio da lui”.

Lo ha mai incontrato il ministro?
“Me lo ricordo perfettamente. Era il primo giugno, eravamo nei giardini del Quirinale, alla Festa della Repubblica, e mi è stato presentato. Gli ho detto: ‘Piacere, sono il commissario della Torino-Lione”.

Lui come ha reagito?
“Con un sorriso. Mi ha detto: ‘Avremo certamente occasione di parlare io e lei. Perché sa, io ho bisogno di capire che cosa sta succedendo. Io affronterò la questione senza pregiudizi’’”.

Un atteggiamento costruttivo, pare. Quando ne avete parlato?
“Naturalmente mai. E’ sparito”.

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