Vertice Ue sui migranti finito senza un’intesa. Sanchez: “La proposta italiana? La studieremo”. Merkel: “Responsabilità è di tutti”

dai nostri inviati TOMMASO CIRIACO e ALBERTO D’ARGENIO

BRUXELLES – Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è arrivato a Bruxelles dopo una settimana di duelli furibondi con mezza Europa. E ha portato sul tavolo del vertice informale di sedici Stati membri – che precede il Consiglio europeo del 28 e 29 giugno – un progetto per risolvere l’emergenza immigrazione. “Siamo qui per presentare una proposta italiana completamente nuova – sostiene il premier, accompagnato dal portavoce Rocco Casalino – basata su un nuovo paradigma di risoluzione dei problemi della migrazione“. La riunione si è conclusa. “La proposta di Conte? La studieremo”, è stata la prima reazione del premier spagnolo Pedro Sanchez.

• I DIECI PUNTI DELLA PROPOSTA CONTE
Ecco la proposta di mediazione italiana in dieci punti che Giuseppe Conte ha portato al minivertice europeo di Bruxelles che lo stesso premier ha ribattezzato European Multilevel Strategy for Migration. I punti principali per sbloccare la trattativa con i partner Ue: da un lato Roma chiede un “responsabilità comune tra Stati sui naufraghi in mare”, dunque punta a far sbarcare in tutti i paesi rivieraschi i migranti salvati nel Canale di Sicilia. Bisogna scindere – questa la posizione italiana – tra porto sicuro di sbarco e Stato competente a esaminare le richieste di asilo. “L’obbligo di salvataggio non può diventare obbligo di processare domande per conto di tutti”. In cambio il governo italiano accetterebbe gli accordi sui movimenti secondari richiesti da Merkel per salvare il suo governo, ovvero intese per impedire ai migranti registrati in un Paese di riversarsi negli altri.

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Infine Palazzo Chigi chiede campi in Niger e Libia dove accogliere i migranti e scremarli tra rifugiati da portare in Europa e illegali da rimpatriare. A questo scopo l’Ue dovrebbe lavorare con l’Unhcr e l’Oim. Chi – nonostante i centri in Africa – dovesse comunque attraversare il Mediterraneo, secondo Roma andrebbe suddiviso in più paesi dell’Unione. Il vertice di Bruxelles è iniziato intorno alle 15,30 alla presenza di sedici leader, tra cui oltre a Conte anche Merkel, Macron e Sanchez, per avvicinare le posizioni in vista del cruciale Consiglio europeo di giovedì e venerdì prossimo.

Secondo fonti di Palazzo Chigi Conte ha parlato per primo presentando la sua proposta ai partner. E ha ribadito il no alla proposta franco-spagnola, in particolare per quanto riguarda gli hotspot nei Paesi europei (Italia, Spagna e Grecia non possono diventare il campo profughi d’Europa, questa la posizione italiana).

L’idea si fonda sulla necessità di considerare europee le frontiere, indipendentemente dal Paese di arrivo dei migranti. E, di conseguenza, ripartire per quote prestabilite tutti i migranti, che abbiano o meno diritto all’asilo, che siano o meno destinati al rimpatrio. “Vogliamo superare completamente il regolamento di Dublino, basato su una logica emergenziale. Noi vogliamo affrontare il problema in modo strutturale. Le nostre opinioni pubbliche ce lo chiedono”.

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Secondo il capo del governo, che ancora ieri ha visto i suoi vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio lottare a colpi di tweet e dichiarazioni pubbliche contro il Presidente francese Emmanuel Macron, la proposta italiana si fonderà sulla European Multilevel Strategy for Migration. È articolata in sei premesse e dieci obiettivi ed è mirata a proporre una puntuale politica di regolazione e di gestione dei flussi migratori, che sia realmente efficace e sostenibile”. L’obiettivo è superare le resistenze franco-tedesche e ottenere una modifica nella gestione dei movimenti primari dei migranti. Soltanto ottenuto questo obiettivo Roma è disposta a venire incontro alle richieste di Macron e Merkel sui movimenti secondari.

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Risponde a distanza Angela Merkel. “Oggi è un incontro molto importante” per trovare “accordi bilaterali e trilaterali” sul tema della migrazione, ha precisato la cancelliera tedesca. “L’aspettativa è che si possa trovare una soluzione comune in questi giorni”, in vista del vertice europeo di giovedì. “Sappiamo che non esiste ancora una soluzione europea – ha poi ammesso – quindi si tratta di trovare accordi bilaterali, di come possiamo aiutarci a vicenda e trattarci reciprocamente in modo equo e onesto”.

Sulla stessa linea Emmanuel Macron. “Dobbiamo trovare una soluzione europea sui migranti – ha dichiarato il presidente francese – e si costruirà solo attraverso la cooperazione dei Paesi dell’Ue, che si tratti di una collaborazione a 28 o tra più Stati che decidono di andare avanti assieme. Questo richiede la responsabilità di ciascuno e spirito di solidarietà per condividere il peso che alcuni Paesi conoscono”.

“Adesso non è il momento di puntare il dito contro qualcuno, ma credo che si debbano trovare soluzioni, non è un gioco allo scaricabarile”, ha detto il premier maltese Joseph Muscat, ha detto il premier maltese Muscat, anche lui protagonista di un braccio di ferro con il governo di Roma negli ultimi giorni. Su una cosa però pare si sia giunti a un’intesa: il rifinanziamento del Trust Fund per l’Africa, a cui tiene moltissimo l’Italia in funzione libica. Conte ha riferito della telefonata avuta con il premier Al Serraj, che a sua volta ha confermato l’impegno di Tripoli nella gestione dei flussi.

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