Europa chiude bene con i cementieri. A Milano scattano Telecom e Buzzi

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Seduta in altalena per le principali Borse che, nonostante la giornata negativa di Wall Street, riescono comunque a chiudere in positivo grazie soprattutto ai titoli della chimica e delle costruzioni. In America sale l’attesa per la diffusione delle minute del Fomc, prevista per domani, che potrebbe dare ulteriori indicazioni su una possibile accelerazione della stretta monetaria da parte della banca centrale americana. Piazza Affari archivia così la seduta a +0,46% spinta al rialzo da Telecom Italia (+3%), brillante con gli operatori che scommettono sul nuovo piano industriale (che verrà diffuso il prossimo 7 marzo) e su un quarto trimestre in crescita. Molto bene anche Buzzi Unicem (+3,6%) con tutto il comparto del cemento europeo dopo che il colosso tedesco HeidelbergCement ha chiuso il 2017 in crescita e prevede un incremento della domanda di cemento in Europa e Nord America per quest’anno. Avanza anche Poste (+1,7%) dopo i conti 2017 e l’incremento del dividendo mentre in coda al listino ci sono Recordati (-2,1%), Pirelli (-1,4%) e le principali utility penalizzate dal rialzo dei tassi sull’obbligazionario. Sul resto del listino lieve rialzo per i diritti per l’aumento di capitale da 700 milioni del Creval (+1,4%) dopo il crollo di ieri mentre l’azione segna -0,2%. Piatto anche il petrolio con il Wti a 61,7 dollari al barile. Sul fronte valutario l’euro resta debole e si conferma al di sotto della soglia degli 1,24 dollari (chiude a 1,234 dollari) e a 132,2 yen. Dollaro/yen a 107,11.

Zew in calo ma sopra le attese

Particolarmente importante, oggi, è stata la pubblicazione dell’indice tedesco Zew, che misura la fiducia degli investitori sull’andamento dell’economia (qui l’andamento degli indici principali). L’indicatore ha evidenziato un calo delle aspettative a 17,8 punti dai 20,4 del mese precedente, oltre a un peggioramento del giudizio sulla condizione corrente a 92,3 punti da 95,2. Entrambe le lettura sono migliori delle previsioni degli analisti (pari rispettivamente a 16 e a 92 punti), ma segnalano in ogni caso un deterioramento della fiducia sull’andamento della prima economia europea.

Bene Telecom in attesa dell’aggiornamento del piano

Seduta brillante per Telecom Italia a Piazza Affari. Le quotazioni beneficiano dei giudizi positivi di alcuni analisti in vista dell’annuncio, il prossimo 7 marzo, dei conti del 2017 e dell’aggiornamento del piano industriale al 2020. In particolare, il mercato si attende che nel quarto trimestre 2017 l’ebita domestico di Tim sia cresciuto di oltre due punti e mezzo. «Pensiamo che la presentazione del 7 marzo possa essere un catalyst positivo per il titolo», scrivono gli analisti di una sim milanese.

Poste corre dopo i conti, premiato il rialzo della cedola

A Milano chiude brillante Poste Italiane. Nel 2017 l’utile netto si è attestato a 689 milioni di euro, mentre i ricavi sono stati pari a 33,4 miliardi. Agli investitori piace in particolare la conferma della distribuzione dell’80% dell’utile netto preliminare del 2017, corrispondente a un dividendo di 0,42 euro per azione, in aumento del 7,7% rispetto al 2016 e superiore alle previsioni. Gli esperti di Equita Sim hanno parlato di «una piccola sorpresa sul dividendo» e, in generale, di «risultati migliori delle attese», grazie alla buona performance della divisione insurance. Inoltre Poste ha riportato «nel quarto trimestre perdite nette per 35 milioni di euro, contro i 67 milioni attesi dal consensus. Il dato migliore delle stime è stato determinato dal miglioramento sul fronte dei costi di Mail&Parcel, che ha più che bilanciato il rallentamento del fatturato, determinato anche dalla stagionalità delle attività assicurative», hanno scritto in una nota gli analisti di Morgan Stanley.

Creval tenta un parziale recupero nel secondo giorno di aumento

Nel resto del listino, il Credito Valtellinese cerca di arginare le perdite e chiude praticamente piatto dopo la tempesta di ieri, quando le azioni e i diritti sull’aumento di capitale da 700 milioni erano stati travolti da un’ondata di vendite. Sempre alti i volumi, che del resto beneficiano del modello “rolling” con cui, in base alle disposizioni di Borsa Italiana e Consob, vengono gestiti gli aumenti di capitali fortemente diluitivi. In sintesi, spiega la Consob, è possibile esercitare i diritti di opzione in ciascun giorno dell’aumento a partire dal terzo e ricevere immediatamente le azioni di nuova emissione. La consegna “anticipata” delle azioni di nuova emissione permette di effettuare attività di arbitraggio, consistente nell’acquisto dei diritti di opzione e nella successiva vendita di un numero di azioni pari a quello delle azioni che si riceveranno esercitando i diritti, già a partire dal primo giorno di avvio dell’aumento di capitale. In ogni caso, rispetto alla chiusura di venerdì, il combinato azione più diritto risulta in calo del 63,4%.

Borsa Tokyo: chiude a -1,01%, assenti investitori Usa e cinesi
Chiusura in territorio negativo per la Borsa di Tokyo in un mercato caratterizzato dall’assenza degli investitori americani e cinesi dopo il giorno di ferie negli Stati Uniti e le festivita’ in corso per il nuovo anno lunare in Cina. Il Nikkei lascia sul terreno l’1,01%, a quota 21.925,10, con una perdita di 224,11 punti. L’indice più ampio Topix perde lo 0,72% a 1.762,45 punti. Al termine degli scambi il dollaro vale 106,47 yen mentre l’euro e’ scambiato a 132,32 yen.

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)

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