De Luca attacca Di Maio e Grasso: “Vergogna, moralismo da quattro soldi”

Mentre i Cinque Stelle manifestano davanti alla sede della Regione a Napoli per chiedere le dimissioni di Vincenzo De Luca, il presidente della Regione interviene con un video, dopo l’inchiesta in cui è coinvolto il figlio Roberto. De Luca non nomina il sito Fanpage, autore dei video in cui un ex boss mascherato da imprenditore incontra Roberto nel suo ufficio a Salerno. Ma la reazione è durissima e i toni molto pesanti. Soprattutto contro Luigi Di Maio, candidato premier del Cinque Stelle, e Piero Grasso, leader di Liberi e Uguali.

De Luca parla di una “campagna di aggressione mediatica pseudo-giornalistica” e di una “operazione camorristica e squadristica. Stiamo cacciando la camorra dalla gestione dei rifiuti in Campania e questa è la risposta. Siamo al punto – prosegue – che una persona perbene deve vivere nella paura di sabotaggi e manovre occulte. Ci sentiamo i partigiani della libertà”.

De Luca rilancia la sfida a Luigi Di Maio per un confronto diretto, “questo giovanotto che si mette 15mila euro in tasca ogni mese e parla contro la casta”. Infine attacca Grasso, che aveva denunciato la gestione familistica della Regione Campania. “C’è da vergognarsi, moralismo da quattro soldi”, accusa. Intanto a Salerno il sindaco trattiene le deleghe di Roberto De Luca, che non ha protocollato le dimissioni da assessore, pur avendole annunciate.

Ma la polemica non si ferma certo qui. Dalle notizie su De Luca jr prende lo spunto anche Luigi De Magistris per attaccare il fiore all’occhiello della campagna elettorale del Pd, ovvero Paolo Siani. Con riferimento al fratello di Giancarlo, il giornalista ucciso 32 anni fa dalla camorra per le sue indagini, il sindaco De Magistris giudica debole, troppo debole, la sortita di Siani sulla questione che ha chiamato in causa i De Luca e la Regione.

REP.IT

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