ROMA – Crede alle previsioni di Matteo Renzi sul Pd come primo partito alle prossime elezioni. E considera “normale” la decisione di Romano Prodi di votare la lista Insieme. “Prodi dà forza a un’idea che ha sempre avuto e che è quella della coalizione. E, anche votando ‘Insieme’ fa una scelta importante e sostiene la coalizione che ha come perno centrale il Pd”, afferma la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, ospite del videoforum di Repubblica Tv con Massimo Giannini e Laura Pertici.

Quanto all’endorsement di Prodi nei confronti di Gentiloni per un eventuale bis a Palazzo Chigi, Fedeli aggiunge: “Per statuto del Pd il candidato premier è Renzi. Ma Gentiloni è pienamente in campo. Oggi in campagna elettorale il Pd si presenta con una squadra, non è vero che siamo un partito che ha l’uomo solo al comando”. E poi, con evidente riferimento a Leu e al suo leader Pietro Grasso, aggiunge: “Io sono rimasta particolarmente colpita dal fatto che persone, con le quali ho condiviso anni di attività politiche, si ritrovano dentro a una lista che ha esattamente un nome come leader e candidato dentro al simbolo. Altra cosa è invece dire, per ciascuno
ovviamente, c’è una squadra, si concorre sui contenuti”.

“Questo Paese ha bisogno di un centrosinistra forte”, continua la ministra. E all’obiezione che Renzi abbia fatto liste elettorali tagliate sul principio della fedeltà, risponde: “La fedeltà non è un principio del Pd, che è un partito plurale. Le liste riflettono abbastanza questo pluralismo. Il tema vero sono i territori. Ci sono persone che aspiravano a essere candidate in certi territori, ma non sono state scelte”, afferma riferendosi anche alle critiche sulla sua candidatura all’uninominale nel collegio di Pisa.

Fedeli ritorna anche sulla polemica dei “licei classisti”, ovvero quelli che vantano sui propri documenti di autovalutazione la quasi totale assenza di immigrati o disabili nelle classi. “Si è trattato di un episodio grave. Ma il problema è l’uso improprio che si fa del Rav: il documento di autovalutazione interna della scuola non si può utilizzare per presentare l’istituto all’esterno, cioè alle famiglie”.

Licei ‘classisti’, Fedeli: “Documento di autovalutazione reso pubblico in modo improprio

Quanto al rinnovo del contratto nazionale degli insegnanti, la ministra risponde all’obiezione che si sia trattato solo di una “mancetta elettorale”. E spiega: “Abbiamo dovuto mettere insieme due finanziarie per raggiungere l’obiettivo del rinnovo del contratto per tutti gli statali. Questo rinnovo contrattuale è un primo passo, sottoscritto dalle grandi organizzazioni sindacali. Rispetto al passato, è in questa legislatura che si è cominciato ad investire nella filiera della conoscenza”.

Sulla violenza nelle scuole, Fedeli invita le famiglie a una collaborazione attiva con i professori sul piano dell’educazione dei ragazzi. Mentre si dice d’accordo con la presidente della Camera Laura Boldrini sui movimenti neofascisti: “Se sono fuori dalla nostra Costituzione, vanno sciolti”.

In merito al caso di una scuola di Vicenza dove si “impara a sparare”, la ministra specifica che si “tratta di una pratica sportiva, non siamo certo negli Stati Uniti”.

REP.IT

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