Calano le commissioni sul bancomat, si va verso le sanzioni per chi rifiuta i pagamenti elettronici

Usare il bancomat costerà meno ma l’obbligo è ancora lontano. L’Italia, su impulso dell’Ue, riduce le commissioni interbancarie sui pagamenti elettronici come bancomat e carte di credito. Il decreto legge dà un taglio sostanziale alle commissioni interbancarie, di fatto uniformandosi ai dettami europei che finora erano ampiamente sforati. Si passa da una media dello 0,50% a un tetto dello 0,20% del valore della transazione per carte di debito e prepagate, e da una media dello 0,70% a un tetto dello 0,30% per le carte di credito. Ma il provvedimento del consiglio dei ministri trova qualche scetticismo fra le associazioni dei commercianti, che sottolineano come non ci siano tagli diretti a carico delle imprese.

Il vero nodo adesso è un altro: che deve fare il consumatore di fronte a rifiuto del commerciante? «Bene che il Governo abbia deciso di intervenire per ridurre le commissioni per i pagamenti con carte di credito e bancomat tramite Pos — fanno sapere da Confcommercio— anche se si tratta delle commissioni interbancarie e non di quelle a carico delle imprese. Non vorremmo, però, che il Governo usi questo stesso provvedimento per introdurre anche le sanzioni per le imprese che non accettano pagamenti elettronici». Anche se, continua la nota di Confcommercio, sul tema esistono «luoghi comuni e facili strumentalizzazioni» dal momento che «in Italia il numero di Pos istallati è di 2,2 milioni, rispetto a 1,5 milioni in Francia e 1,2 milioni in Germania – e mette in guardia dalle sanzioni per i negozi che non lasciano i consumatori pagare con il Pos: «la via non è certo quella di prevedere misure ingiuste e penalizzante».

Le commissioni sono solo una parte della catena dei costi e – come sottolinea Confesercenti – «non riguarda le commissioni pagate dagli esercenti che accettano pagamenti con il POS. L’intervento non riguarda dunque direttamente gli utenti finali e si rivelerà un fatto positivo solo se il beneficio si trasmetterà alle imprese e ai consumatori». Resta il fatto – come spiega Sergio Boccadutri, deputato PD responsabile per l’innovazione e relatore in commissione finanze per il provvedimento – che le banche non potranno più appellarsi agli alti costi sul canale interbancario. E soprattutto che la maggior concorrenza dovuta a prestatori non bancari di servizi dovrebbe mettere sotto pressione i prezzi, a vantaggio dei consumatori. A tutela dei consumatori, nel provvedimento licenziato dal governo vi sarebbe anche una maggior tutela nel caso dei pagamenti non autorizzati (il concorso scende a massimi 50 euro dai precedenti 150). Inoltre i pagamenti non autorizzati dovranno essere rimborsati entro un giorno. Ultima novità, manca l’ultimo passo del Tesoro per dare il via libera a multe di 30 euro in arrivo per chi rifiuta di accettare pagamenti con il bancomat.

CORRIERE.IT

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