Elezioni, Veltroni: molto preoccupato, a sinistra basta con i tatticismi

«Sono molto preoccupato» dall’esito delle prossime elezioni. «In questo momento sento che è in gioco qualcosa di molto importante, la possibilità per la sinistra di svolgere un ruolo rilevante. Credo non ci sia bisogno di tatticismi, bisogna andare alla sostanza delle cose. È possibile non ritrovarsi tra persone che hanno valore e idee comuni?». Lo dice l’ex segretario Pd Walter Veltroni a Radio Capital.

La trattativa

Ore difficili a sinistra: la strategia della trattativa lanciata dal segretario Renzi dal treno in corsa della campagna elettorale sta incontrando più scetticismo che entusiasmo. Nonostante gli sforzi del «pontiere», Piero Fassino, l’impegno di «unire per vincere» sta incontrando più resistenze che entusiasmo.

Costruire ponti

E sulle polemiche degli ultimi giorni su Pietro Grasso e Laura Boldrini, presidenti di Senato e Camera, pronti a scendere in campo come leader della sinistra, l’ex segretario Pd non si dice contrario al fatto che «i presidenti della Camere esprimano posizioni politiche», ma richiama l’attenzione «di tutti sulla fragilità di questo istante» e sulla «necessità di solidità». «Abbiamo bisogno di costruttori di ponti e non di polemiche che rischiano di accentuare le divisioni», dice Veltroni, che del Pd è il fondatore.

Presidente Fgci?

Veltroni, dopo la debacle della Nazionale italiana alla qualificazione ai Mondiali, ha poi riservato anche una battuta anche al mondo del pallone, un mondo che conosce profondamente: «Ho visto oggi qualche stupido commento sul fatto che io mi sarei candidato a presidente della Figc. E’ il mondo degli gnomi. Esistono degli esseri umani che pensano che se uno esprime la propria opinione, magari perché ha una passione, lo fa perché vuole fare qualcosa. Quando mi dissero di fare il presidente della Lega calcio io ho risposto di no ed è la stessa risposta che darei oggi», dice.

CORRIERE.IT

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