Lo sgombero del Papa

Per la prima volta la gendarmeria vaticana ha sgomberato piazza San Pietro dai sempre più numerosi accampamenti di disperati senza fissa dimora, tra i quali diversi immigrati.

«Ragioni di sicurezza e decoro», fanno sapere dal Vaticano che su input di Papa Bergoglio aveva offerto il colonnato del Bernini, patrimonio dell’umanità, come rifugio e tetto al popolo degli sbandati.

Oltretevere, insomma, hanno scoperto il cortocircuito che esiste tra la retorica del dire e i problemi del fare. Vediamo se i benpensanti e i politicamente corretti accuseranno il Pontefice di razzismo, come fanno con quei sindaci e questori che nelle nostre città hanno il coraggio di sgomberare, per gli stessi motivi di sicurezza e decoro, piazze, case, stazioni ferroviarie e parchi pubblici.

Non penso che ciò accadrà, perché il «politicamente corretto» è per sua natura ipocrita e vigliacco. Il più delle volte non crede in quello che sostiene ma semplicemente si accanisce in nome di principi astratti solo contro il buon senso degli avversari politici che mette a nudo la fragilità del proprio pensiero. Succede sul problema dell’immigrazione, ma non solo. Nei giorni scorsi, per esempio, il senatore centrista Vincenzo D’Anna è stato mediaticamente linciato per aver detto che per abbassare il rischio di violenze e stupri le donne devono «usare più cautela» nel modo di comportarsi.

Apriti cielo: sessista, maschilista, reazionario e ignorante sono stati gli aggettivi più gentili. Il «buon senso», per cui forse è meglio che una donna di notte non attraversi sola un parco con abiti discinti, che una minorenne alle quattro del mattino sia nel suo letto e non in un boschetto con l’amico che già aveva dato chiari segni di squilibrio, che una ragazza magari ubriaca non accetti la compagnia di sconosciuti, il «buon senso» dicevamo trasformato in disvalore.

È così che questi maestri del pensiero crescono i loro figli? Non credo, soprattutto non spero per il bene dei pargoli. Giocano con le parole sulla pelle dei nostri di figli per fare i moderni, per non ammettere che molte verità non stanno a sinistra ma a destra. Sono le scorie nocive del Sessantotto di cui è intossicato anche Papa Bergoglio. E dire che è semplice, non servono filosofi per dimostrare che San Pietro e le nostre città non sono dei suk, che le donne è meglio siano più caute.

IL GIORNALE

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