Bimbo ucciso da youtuber, due testimoni: «Quel Suv andava velocissimo». Perquisite le abitazioni dei 5 ragazzi, trovate anche schede video

di Rinaldo Frignani e Ilaria Sacchettoni

Si tratta di un conducente di bus e di un automobilista che si trovavano dietro la Smart della mamma di Manuel a Casal Palocco. L’avvocato dell’indagato Matteo Di Pietro: «L’altra auto doveva dare la precedenza»

Fiori sul luogo dove è stato ucciso in un incidente stradale, Manuel Proietti, travolto da una lamborghini guidata da un giovane influencer. Casal Palocco, Roma. 15 giugno 2023. ANSA/EMANUELE VALERI
Una bimba depone una piantina dove il piccolo Manuel è morto a Casal Palocco

«Quel Suv andava velocissimo». È una testimonianza chiave quella del conducente di un bus di linea e di un giovane automobilista che mercoledì scorso hanno assistito all’incidente stradale costato la vita al piccolo Manuel. I due sarebbero stati già sentiti da chi indaga mentre potrebbe arrivare dalle perquisizioni dei carabinieri la svolta nelle indagini sulla morte del bimbo che si trovava in auto con la mamma e la sorellina a Casal Palocco, alle porte della Capitale. 

I militari del Nucleo di Palazzo di Giustizia hanno infatti ricevuto la delega dai pm per acquisire documenti e non si esclude anche telefonini, schede video e altri supporti informatici, nelle abitazioni di Matteo Di Pietro, il 20enne indagato per omicidio stradale, e risultato positivo alla cannabis, e degli altri 4 youtuber con lui sul Suv Lamborghini a noleggio che ha travolto la Smart. Fra loro Vito Lojacono e Leonardo Golinelli, quest’ultimo socio fondatore della «Theborderline» con Di Pietro. I carabinieri si sono presentati anche nella sede legale della società nei pressi di San Pietro.

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