Il Viminale: sbarchi triplicati. “Da gennaio 12mila migranti”

Valentina Raffa

Gli sbarchi non conoscono sosta. Da inizio anno sono arrivati 12.906 migranti, il triplo dell’anno precedente, quando i migranti giunti sulle nostre coste erano 4.701, e 3.728 nel 2021. Numeri destinati a crescere visto il bel tempo che ha favorito partenze continue sia dalla Tunisia che dalla Libia. Il 46,5% degli sbarchi di questo già nero 2023 si è concentrato nell’ultima settimana con 5.636 arrivi. La maggior parte dei migranti proviene dalla Costa d’Avorio. Sono 1.043 persone, che rappresentano l’8,6% degli sbarcati. Seguono i pakistani con il 7,9% (967), al terzo posto i migranti originari della Guinea (925, pari al 7,6% degli approdati). I minori non accompagnati finora arrivati sono 861. Mentre continuano a giungere imbarcazioni stracariche di migranti, l’Italia si trova ad accogliere un altro morto. L’ennesimo. È una donna, deceduta durante la traversata da Sfax, in Tunisia, a bordo di un barchino di 7 metri che è stato soccorso al largo di Lampedusa nella notte tra domenica e ieri da Guardia di finanza e Capitaneria, in assetto Frontex. Sul natante c’erano altri 44 migranti, fra cui 7 donne. Sono originari di Costa d’Avorio, Guinea, Conakry, Senegal e Nigeria. Spetterà alla polizia ricostruire cosa sia accaduto durante la traversata. Per questo, vengono sentiti i compagni di viaggio e sarà effettuata l’autopsia. All’alba di ieri è stato individuato un altro barchino alla deriva con 37 migranti e poi ne sono arrivati altri 207. Tutti sono stati ospitati nel già sofferente hotspot di Lampedusa, da cui la prefettura di Agrigento continua a trasferire gente su terraferma (1.200 migranti tra ieri e oggi) almeno per garantire il turnover. Ieri all’alba nella struttura c’erano 2.168 ospiti e nei giorni scorsi si sono sfiorati i 3mila a fronte di 350 posti. C’è un rischio concreto di replicare la situazione drammatica della scorsa estate, quando i migranti erano accampati fuori dall’hotspot su materassi e giacigli improvvisati per mancanza di posti all’interno. Immagini non proprio edificanti che hanno fatto il giro del mondo, con bagni ai limiti dell’agibilità e spazzatura a palate in ogni dove. Anche la corsa notte molti migranti hanno dormito su materassi all’esterno del centro con coperte termiche. Vista la situazione delicata, il capo del dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione del Viminale, Valerio Valenti, ieri ha effettuato un sopralluogo all’hotspot e al molo Favarolo. Ad accoglierlo, il prefetto di Agrigento Maria Rita Cocciufa e il questore Rosa Maria Iraci. «Il governo dice il sindaco, Filippo Mannino – sta cercando di dare risposte in maniera strutturale e non emergenziale alle esigenze del territorio». Sbarchi non solo a Lampedusa, ma anche in Sardegna.

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