Ecco come e dove stanno già viaggiando i carri armati Abrams e Leopard-2

Jacopo Iacoboni

Per Mosca – parole dell’ambasciatore russo a Washington Anatoly Antonov – l’invio di cari armati americani Abrams in Ucraina è una «sfacciata provocazione», la prova che gli Stati Uniti vogliono infliggere una «sconfitta strategica» alla Russia.

Secondo diverse fonti convergenti, Washington dovrebbe annunciare mercoledì ufficialmente l’invio di carri armati M1 Abrams, e anche il dettaglio sui numeri. Berlino ha infine deciso di inviare i suoi carri armati Leopard 2, e anche qui si attendono dettagli sulle quantità (si ritiene che in tutto, anche a breve, possa no arrivare una sessantina di mezzi, equamente divisi). Si tratterebbe di un’inversione di rotta nella politica che, secondo Kyiv, contribuirà a rimodellare il conflitto. Un game changer, come lo furono gli Himars.

In realtà sottotraccia esistono già diversi elementi – nella comunità osint – per provare a ricostruire come sta avvenendo il trasferimento degli Abrams e dei Leopard verso la frontiera occidentale dell’Ucraina, principalmente dalla Polonia.

I mezzi vengono per lo più spostati in treno, e negli ultimi due giorni hanno cominciato a emergere, soprattutto sui canali telegram più vicini al mondo dell’intelligence, specialmente militari russi, dei brevi video che lo testimoniano. Qui siamo in grado di farvene vedere qualcuno.

In uno è possibile osservare il movimento di attrezzature nell’Europa orientale, tra queste carri armati Abrams M1 e Leopard 2, cannoni semoventi M109 Paladin e anche il veicolo da combattimento di fanteria M2 Bradley. Si tratta di video non ripresi in Ucraina, stando alle fonti che le hanno postate (per esempio il canale telegram “Supernova”, o il Canale Grey Zone, il più vicino al Gruppo Wagner), ma nelle zone orientali dei paesi europei confinanti, in direzione Ucraina.

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