Conteggi sbagliati, Bossi (ri)eletto Ma è caos ripescaggi in tutta Italia

di Cesare Zapperi, inviato a Gemonio

Calderoli telefona al Senatùr: granchio del Viminale. Il ribaltone coinvolge diverse assegnazioni di seggi, tra gli esclusi anche la deputata uscente di Iv Annibali

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«Umberto, te lo confermo: sei stato eletto. Il Viminale ha rivisto il risultato dandomi ragione». Sono da poco passate le 17.30 quando nel silenzio della palazzina liberty dimora di Umberto Bossi e famiglia irrompe via cellulare la voce di Roberto Calderoli. «Te l’avevo detto, ma tu non volevi credermi…» spiega il vicepresidente del Senato al fondatore della Lega che, forse tradito dalla girandola di emozioni (prima la delusione per la bocciatura, poi la gioia per il «ripescaggio»), riesce a sussurrare solo poche parole: «Ma come? Io poi non volevo essere eletto…».

Invece è tutto vero quello che lo stesso Calderoli aveva anticipato un paio d’ore prima chiamando la casa di Gemonio: «Il Viminale ha preso un grosso granchio. Ha dato una interpretazione sbagliata della legge elettorale, attribuendo in modo errato i resti. Ho chiesto che provvedessero direttamente a correggere gli errori in autotutela». Sarà un caso oppure no, una manciata di minuti dopo la diffusione della nota del senatore leghista dal ministero dell’Interno è arrivato il clamoroso dietrofront (e Matteo Salvini commenta: «Quante parole al vento…», pare indirizzato agli oppositori interni).

Una correzione di rotta relativa agli eletti alla Camera che riguarda, come caso più clamoroso, Umberto Bossi (insieme al tesoriere della Lega Giulio Centemero, a sua volta ripescato) che così potrà continuare alla Camera i suoi 35 anni ininterrotti da parlamentare. Ma il ribaltone coinvolge parecchi altri candidati, fra esclusi eccellenti che ora rientrano e eletti che invece perdono lo scranno. Tra chi ha visto sfumare in extremis l’elezione, per esempio, c’è Lucia Annibali , deputata uscente di Italia viva.

Il Viminale assicura che entrate e uscite sono a saldo zero per i partiti (per la Lega i due seggi guadagnati in Lombardia corrispondono a perdite in Emilia-Romagna e Sicilia). La revisione, secondo il ministero, è stata una conseguenza delle indicazioni ricevute dall’Ufficio elettorale presso la Corte di Cassazione (a cui spetta la proclamazione degli eletti). Quel che è certo è che si è scatenato un polverone con nomi legati a loro volta a ad altre variabili (candidature plurime), con il risultato di lasciare ancora alcune elezioni in sospeso. Per quel che si è potuto accertare, le modifiche riguardano uno-due casi in quasi tutte le Regioni. In Emilia-Romagna è stato «ripescato» il deputato uscente del Pd Andrea Rossi e nel Lazio il compagno di partito Andrea Casu; in Umbria Pier Luigi Spiranelli (Pd) deve lasciare il posto a Emma Pavanelli (M5S) mentre Catia Polidori (FI) subentra a Chiara La Porta (FdI); in Abruzzo Giulio Sottanelli (Azione) soffia il posto a Stefania Di Padova (Pd).

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