Meteo, caldo-record? Panico in metrò, come sono ridotti i binari: le conseguenze

Claudia Osmetti

Rotaie roventi. Che, detta così, sembra il titolo di un B movie anni Ottanta, uno di quelli con Edwige Fenech e Jerry Calà. Invece è la realtà di questa (caldissima) estate 2022. Nel senso che l’afa sta rallentando pure gli spostamenti dei treni. Fuori ci sono trentotto gradi, boccheggi che manco ai Tropici e le metropolitane vanno a singhiozzo. Roba da tapparti in casa e con il condizionatore acceso. Da Atm a Trenord: pendolare avvisato, mezzo salvato. A Milano è una nota dell’azienda del trasporto pubblico rilasciata sui social che “sferza” (si fa per dire, qui non si muove un rivolo divento nemmeno a cercarlo col lanternino) il pomeriggio di ieri: «I protocolli di sicurezza impongono limiti di velocità quando le rotaie superano le temperature critiche», scrivono da foro Bonaparte, «e se si verificherà questa condizione i convogli viaggeranno a marcia ridotta».

Oibò. È una questione di gradi, ci spiega Atm. La soglia critica è 57 (tranquilli, riguarda i binari: anche perché, se il termometro sul terrazzo segnasse tanto, chi è che avrebbe le forze, la voglia e persino il coraggio di salire su un vagone?): raggiunta quella, secondo le disposizioni europee, bisogna prendere provvedimenti.

E siamo lì, non manca molto. Infatti in serata arriva la conferma: magari non della colonnina di mercurio, ma del metrò meneghino. «Considerate maggiori tempi di percorrenza», annuncia su Twitter l’azienda: «Per precauzione i treni stanno viaggiando a velocità ridotta», anche se solo nelle tratte all’aperto, «dove la rete elettrica e le rotaie sono esposte a temperature critiche».

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