Italia alla frutta: prestazione disastrosa della Nazionale castigata dalla Macedonia nel recupero

Paolo Brusorio

DALL’INVIATO A PALERMO. Finisce peggio e prima del previsto: l’Italia è fuori dal Mondiale per la seconda volta di fila. Il nostro calcio sprofonda e questa volta proprio non ce l’aspettavamo. Comunque non qui a Palermo e contro la Macedonia. Puf. Evaporati come una bolla di sapone i campioni d’Europa, trafitti da un destro di Trajkovski (che già ci mandò allo spareggio con la Svezia) al 92’. La Macedonia a un passo dal paradiso, noi all’inferno. Come nel 2017. Ce la siamo andata a cercare, siamo finiti nell’angolo da soli, ma questa sconfitta è il punto più basso del nostro calcio. L’Italia vista qui a Palermo non è neanche una brutta copia di quella che ci ha esaltato, non la ricorda proprio per nulla. Non battere la squadra numero 67 del ranking è un’aggravante di una colpa già grande. Il nostro calcio scomparso in Champions butta giù un boccone ancora più amaro, ci sarà una generazione cresciuta senza mai aver visto un mondiale colorato di azzurro, il 2026 è un puntino lontano. Invisibile. Intangibile. Un’onta che non cancella la cavalcata di Wembley, ma azzera il futuro. Una secchiata di acqua ghiacciata sulle parole e sui proclami, sulla boria del nostro calcio. Il Mondiale in Qatar doveva essere il punto di arrivo della gestione Mancini, il trionfo Europeo ci aveva illuso di essere avanti con i piani. Invece siamo di nuovo precipitati. Alla Francia è capitato di saltare due Mondiali di fila (1990/1994), alla Spagna anche e per due volte (1954/1958 e 1970/1974), noi pensavano di aver dato. Ora ci aspetta un futuro da decifrare. Mancini, incerto il suo futuro, aveva promesso il Mondiale e per giocarselo non ha deragliato dalla riconoscenza per i suoi campioni quando invece il campionato stava dando altre risposte. Ha peccato il ct, un errore in cui sono caduti tanti dei suoi predecessori. Bearzot nell’86, Lippi nel 2010, Prandelli nella finale europea del 2012. La gratitudine è un sentimento nobile, ma spesso anche troppo pesante da onorare.

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.