Nuovo decreto, cosa cambia e da quando: green pass, discoteche chiuse, feste in piazza vietate, mascherine e vaccini

di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini

Le misure su locali da ballo e dispositivi di protezione scattano subito. Il 10 gennaio stretta su teatri e palestre. Da febbraio green pass più breve

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Niente eventi e feste di Capodanno nelle piazze. E fino al 31 gennaio saranno chiuse le discoteche e ogni altro locale da ballo. La stretta è importante, la corsa del Covid e della variante Omicron ha convinto il governo a varare all’unanimità, per il periodo delle festività natalizie e oltre, nuove misure ispirate al massimo rigore. «Non possiamo permetterci assembramenti», ha ammonito Roberto Speranza.

La mascherina diventa obbligatoria
da subito in tutto il Paese, decisione che di fatto manda in «giallo» l’Italia intera. «Il Governo ha innalzato il livello delle precauzioni — è l’appello del ministro della Salute —. Arrivano i giorni di Natale e Capodanno ed è importante che i comportamenti individuali siano adeguati. Massima attenzione, prudenza, mascherine, igiene e distanziamento».

Per salire su autobus, metropolitane e treni regionali non basta più la mascherina chirurgica, diventa obbligatoria la più protettiva Ffp2. E dal 10 gennaio il green pass rafforzato sarà obbligatorio per molte attività: andare al cinema, a teatro e ai concerti, frequentare piscine, palestre, stadi, centri sportivi e spogliatoi.

Il ministro Roberto Speranza raccomanda di vaccinarsi al più presto e di prenotare la terza dose: «I richiami offrono una protezione molto significativa da malattia grave o esito fatale, anche con Omicron». I controlli a campione negli aeroporti e ai confini aumenteranno e chi arriva in Italia senza tampone rischia, se positivo, di dover stare 10 giorni in un Covid hotel.

A partire dal primo febbraio la validità del green pass sarà ridotta da nove a sei mesi. Scendono anche i tempi per poter ricevere la terza dose: dal quinto mese dopo la seconda somministrazione si passa al quarto. Da quando? La data sarà scritta in una circolare attesa per oggi. Alcune tra le decisioni più divisive sono state rinviate. La Lega ha dovuto digerire la chiusura delle discoteche e non avrebbe accettato anche l’estensione dell’obbligo vaccinale. Ma gran parte dell’esecutivo punta dritto in quella direzione.

«Se continua il disastro non si può escludere nulla», conferma preoccupato un ministro. Si arriverà presto a imporre l’immunizzazione ai dipendenti della pubblica amministrazione. E poiché Speranza, Brunetta e gli altri rigoristi premono per l’estensione dell’obbligo a tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato, è molto probabile che si vada oltre. Anche fino all’obbligo generalizzato per tutti, nonostante l’opposizione di Salvini. E le scuole? Restano osservate speciali. Con la possibilità che, nei prossimi giorni, si decida di prolungare le vacanze per «raffreddare» la curva epidemiologica, come richiesto dai governatori.

La terza dopo si potrà fare dopo 4 mesi

Il richiamo o booster si potrà fare a partire da quattro mesi dopo la seconda somministrazione di vaccino e non dopo e non più da cinque come accade adesso. Sarà una circolare con nota a quattro firme (ministero della Salute, Aifa, Istituto superiore di Sanità e Consiglio superiore di Sanità) a regolare la nuova tempistica decisa dal governo.

La data da cui partirà l’anticipo sarà decisa dal commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo con i presidenti delle Regioni sulla base del piano organizzativo e della disponibilità degli hub e dei centri vaccinali. Il sistema di prenotazione sarà analogo a quello utilizzato quando si è deciso di diminuire l’intervallo da 6 a 5 mesi. Chi ha già effettuato la prenotazione potrà cancellarla ed effettuare una nuova prenotazione sul portale della propria Regione appena entrerà in vigore la circolare e sarà comunicata la nuova data di inizio della campagna.

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