Riaperture e vaccini, il piano è partito: Draghi soddisfatto. Ora in agenda c’è l’economia

di Marco Galluzzo

Riaperture e vaccini, il piano è partito: Draghi soddisfatto. Ora in agenda c'è l'economia

Soddisfatto per l’accelerazione del piano vaccinale, convinto di aver preso la decisione più ragionevole sulle riaperture, raggiunto un equilibrio con i partiti, Mario Draghi passa il suo weekend chiuso a Palazzo Chigi a lavorare a ritmo serrato al rush finale della definizione del Recovery plan. Prima della fine del mese, prima della trasmissione alla Commissione europea, lo vuole presentare e far votare in Parlamento.

Recupare il gap di competitività

In questi giorni l’orizzonte di Draghi è quasi interamente occupato da un obiettivo che avverte insieme come una scommessa che non si può perdere, un dovere cui non si può sottrarre, un’opportunità straordinaria, vista la dimensione delle risorse finanziarie a disposizione nei prossimi anni. In estrema sintesi: recuperare il gap strutturale di competitività che l’Italia ha accumulato negli ultimi decenni, in primo luogo rispetto ai principali partner europei, in testa la Germania.

Ridisegnare la macchina dello stato

Per questo motivo il presidente del Consiglio sta seguendo in prima persona e coordinando «una riforma di grande respiro» sulle semplificazioni amministrative, che verrà varata a maggio, con uno o più decreti. Riforma che dovrà accompagnare non solo l’attuazione rapida ed efficiente in sei anni dei finanziamenti europei del Pnrr e degli altri 72 miliardi di investimenti previsti nei prossimi dieci anni, ma che dovrà ridisegnare il modo di funzionamento di quella macchina dello Stato che a suo giudizio è a un bivio storico.

«Ritorno a una crescita sostenuta»

Draghi avverte il peso della responsabilità da affrontare e al contempo è convinto che il Paese sia di fronte ad una sorta di ultimo treno: lo ha detto nell’ultima conferenza stampa, in cui quasi tutti si sono concentrati in primo luogo sui temi delle riaperture, degli orari dei ristoranti, tralasciando il messaggio incentrato su una parola chiave che sta ripetendo quasi come un mantra in ogni occasione: il ritorno ad una crescita sostenuta, agganciata finalmente alle medie europee, del prodotto interno.

La Giustizia e l’innovazione
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