Vaccini, parte la campagna in azienda: immunizzati anche i familiari

di Valentina Conte

L’Italia presto avrà quasi 3 mila punti vaccinali. Ai 2.269 registrati ieri si aggiungeranno 680 hub aziendali. Imprese di Stato e non che hanno dato la disponibilità ad accelerare il Piano nazionale allestito dal commissario Figliuolo. Per ora vaccineranno le categorie prioritarie: over 70 e 80, dirottati dalle aziende sanitarie locali. Poi dal 15 maggio, esauriti i “fragili”, procederanno con i dipendenti e i loro famigliari conviventi. Un’opzione è quella del «parallelo multiplo» individuato da Figliuolo: «Vaccinare in contemporanea la fascia 30-59 anni» e poi gli altri. Non saranno le sole imprese. Da metà maggio, grazie all’ipotizzato arrivo di 17 milioni di dosi, si potrà vaccinare ovunque nei luoghi di lavoro. Già 7.300 aziende aderenti a Confindustria si stanno attrezzando. Altrettante di Confapi (piccola e media industria). Altre se ne aggiungeranno. Le regole da seguire sono stringenti, inserite nel protocollo firmato dalla parti sociali, con governo e Inail, il 6 aprile. E nelle indicazioni ad interim — una sorta di addendum al protocollo — condivise con le Regioni.   Tra le 680 imprese-hub c’è la Reale Mutua Assicurazioni di Torino, visitata due giorni fa da Figliuolo. Nello spazio del Cral aziendale, sui campi da tennis, padel e basket, sono stati allestiti 10 box dove 40 tra medici e infermieri, 250 volontari di cui 150 dipendenti, turneranno per tre mesi dalle 8 alle 20, sette giorni su sette. Obiettivo: 100 mila vaccinazioni entro fine luglio. Prima i fragili indicati dalla Asl, poi i 1.300 dipendenti di Torino e i loro famigliari. Anche l’outlet di Valmontone, alle porte di Roma, ha messo a disposizione un’area parcheggio di 20 mila metri quadrati allestita a drive- in: 26 auto in contemporanea, 250 iniezioni all’ora, 2-3 mila vaccinati al giorno, 740 mila in 8 mesi, grazie a 19 medici, 30 infermieri, 16 operatori sanitari.   Pronti a partire anche 5 sedi lombarde di Leonardo, l’ex Finmeccanica. La sede Rai di Firenze. Tre siti Enel in Campania: Avellino, Napoli, Salerno. Enel ha già allertato 90 sedi in tutta Italia e 39 sono già pronte: a disposizione delle Asl ora, poi per i 30 mila dipendenti.

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