Proteste di ristoratori e ambulanti a rischio di escalation. Il Viminale: distinguere i lavoratori da chi cavalca l’ira

Ma c’è anche l’indicazione di reagire con fermezza ai tentativi di infiltrazione per fomentare la folla, proprio come accaduto ieri a Roma.
È un bilanciamento difficile da raggiungere, eppure indispensabile per evitare il peggio. Sono «la grande professionalità, l’equilibrio e il senso di responsabilità» che la ministra Lamorgese ha riconosciuto «a tutte le nostre forze di polizia che stanno operando».

L’appello

Obiettivo primario rimane quello di dividere la parte dei lavoratori che protestano per un danno evidente da chi invece cerca di trasformare il malcontento in rivolta. «Non si può accettare che, in una fase così difficile per il Paese in cui è richiesto il massimo sforzo di coesione e di reciproca solidarietà, le ragioni della protesta sfocino in comportamenti che provocano ulteriori tensioni e disagi, come nel caso del blocco stradale a Caserta, andando a colpire indiscriminatamente cittadini altrettanto provati dalla crisi causata dal Covid-19», avverte Lamorgese.
Un appello forte potrebbe arrivare dal governo anche a tutti coloro — politici e personaggi pubblici — che cercano consenso mescolandosi o addirittura guidando chi scende in piazza, fomentando le paure e il disagio, ma anche cavalcando le ardite tesi di chi sostiene che il Covid è un’invenzione e le restrizioni un’ingiustizia e un sopruso. E così mettendo in secondo piano le rivendicazioni di chi invece difende il diritto al lavoro.

CORRIERE.IT

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