Covid, in Italia oltre 11 milioni di vaccinazioni. Ecco chi sono le persone che le hanno ricevute

Oltre 11 milioni di dosi di vaccino somministrate: 11.081.612 per l’esattezza. E’ il numero raggiunto in Italia dall’inizio della campagna anti-Covid. Mentre sono 3.443.161 le persone già immunizzate, ossia coloro che hanno già ricevuto sia la prima che la seconda dose del vaccino. I dati, aggiornati questa mattina alle 6, sono pubblicati dal sito del Ministero della Salute

Finora sono state immunizzate 6.576.611 donne (59,35%) e 4.505.001 uomini (40,65%). Per quanto riguarda le somministrazioni per categoria sono 3.064.201 operatori sanitari (27,65%), 502.068 unità al personale non sanitario (4,53%), 569.224 agli ospiti di strutture residenziali (5,14%), 3.784.742 agli over 80 (34,15%), 234.618 alle forze armate (2,12%), 1.056.667 al personale scolastico (9,53%). Sotto la voce «altro» 1.870.092 persone (16,87%).

Ripartizione per fasce d’età
La popolazione tra gli 80 e 89 anni è la più vaccinata con 3.437.416 dosi ricevute. Seguono i cinquantenni e i quarantenni, rispettivamente con 1.713.611 e 1.316.930 somministrazioni. Tra le fasce di popolazione che sono state meno vaccinate troviamo ancora i ventenni (676.662 inoculazioni), gli ultranovantenni (840.732 dosi) e i settantenni (934.139 somministrazioni). 

Al momento è stato utilizzato l’86,6% delle dosi distribuite, che ammontano complessivamente a 12.790.080 di cui 8.709.480 del siero prodotto da Pfizer / BioNTech, 2.752.400 di AstraZeneca e di 1.328.200 Moderna, i vaccini a disposizione. Il quarto è atteso in Italia per il 19 aprile, ed è il (Johnson&Johnson). Immunità di gregge senza vaccini, per l’esperto è impossibile e pericolosa: “Così il coronavirus genera varianti”

La distribuzione vaccinale per Regioni
Il Veneto si conferma la regione che ha già impiegato la più alta percentuale di dosi ricevute con un rapporto pari al 94,7%. Segue la Valle d’Aosta (93,9%) e la provincia autonoma di Bolzano (92,7%). Sempre sopra alla soglia del 90% troviamo anche il Molise (91,7%) e la Toscana (90,5%).

Nove Regioni hanno invece un rapporto percentuale tra dosi somministrate e dosi ricevute al di sotto della media nazionale: Calabria (78,8%), Sardegna (80,5%), Liguria (81,4%), Puglia (81,8%), Marche (84,4%), Lombardia (84,7%), Umbria (84,7%), Abruzzo (85,7%) e il Piemonte (85,8%).  Covid, uno studio fissa la data per il “ritorno alla normalità”: ma attenzione a vaccini e varianti

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