Coronavirus, morto Raoul Casadei il re del liscio: la musica piange

Raoul Casadei ricoverato a Cesena per coronavirus

03 Marzo 2021

 “E’ veramente con grande tristezza che apprendo della scomparsa di Raoul Casadei – scrive il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini -. Con lui se ne va uno straordinario personaggio, un compositore che con grande professionalità ha portato in italia e nel mondo un messaggio musicale profondamente radicato nella tradizione, legato all’allegria e alla voglia di vivere fino a diventare uno dei simboli, un ambasciatore della sua e nostra terra. Sono certo che il nostro Raoul continuerà a vivere nella sua musica, e noi non dimenticheremo colui che per noi sarà sempre il re del liscio”.

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” Per chi come me ha sangue romagnolo nelle vene, nel rimpianto del nonno cesenate che non ho mai conosciuto, averlo incontrato è stato più che un onore. Ti sia lieve la terra, maestro: fai danzare tutti anche da lassù”. Così Matteo Renzi, su Twitter.

“Che tristezza. Il Covid, maledetto, si è portato via un grande romagnolo e un grande italiano. Raoul #Casadei, un amico. Eravamo insieme e spensierati la scorsa estate a Cesenatico. Quando sembrava che il peggio fosse alle spalle. Addio #Raoul”. Lo scrive su twitter Enrico Letta


“Grande tristezza per la scomparsa di Raoul Casadei, romagnolo geniale, simbolo di belle tradizioni, di un’Italia pulita. Con la sua arte e la sua musica ha donato allegria a intere generazioni”.twitta il leader della Lega, Matteo Salvini.
 

“‘Ci basta un grillo per farci sognare…’. Con Raoul Casadei scompare un pezzo d’Italia. Un’Italia genuina, di cose semplici, di buoni sentimenti, di un’allegria che sarà difficile ritrovare”. Così su Twitter Vittorio Sgarbi.

“Pochi possono dire di aver dato un momento di felicità a tanta gente che ne aveva bisogno”. Lo scrive Pier Luigi Bersani su Twitter

“Ci sono e ci saranno tanti modi per ricordare la figura di Raoul Casadei, ma a me piace pensare a quello che ci ha dato con la sua musica in una vita piena di cose: gioia e allegria”. Così il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. “Il liscio già esisteva ed era ed (è) parte di quello che siamo, a Rimini e in Romagna. Ma Raoul negli anni Settanta, con la sua contaminazione pop, lo ha fatto diventare patrimonio popolare di tutto il paese. Da genere local a passione mainstream, con hit che scalano le classifiche dei dischi italiani più venduti”.

“Se dovessi spiegare che cos’è la Romagna a chi non lo sa, partirei dalla sua storia o dai suoi versi”. Lo ha scritto in un post su Facebook il sindaco di Cesena Enzo Lattuca

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