Sabino Cassese: “Il trasformismo in Italia esiste da sempre ma Conte dovrebbe farsi delle domande”

“Per ora il governo può continuare a svolgere le sue funzioni normalmente ma non potrà restare a mezz’aria all’infinito. Deve presentarsi in Parlamento al più presto”. Lo afferma il giurista Sabino Cassese in un’intervista al quotidiano ‘Il Messaggero’ precisando che “il problema ha radici antiche, il trasformismo parlamentare fu pratica comune nel quarantennio successivo all’unità nazionale e fu superato solo con la nascita dei grandi partiti. C’è un problema di coerenza personale di singoli parlamentari e un problema di comportamento collettivo di gruppi che passano da uno schieramento all’altro. Direi che molti premier del passato, e anche quello attuale, farebbero bene a porsi delle domande a riguardo”.

“Dopo le dimissioni, i poteri del governo hanno perimetri che sono definiti volta per volta da circolari del presidente del Consiglio dei Ministri uscente. Tutte le circolari che si sono susseguite negli ultimi trent’anni – aggiunge Cassese – hanno seguito uno stesso modello, sia pure con alcuni cambiamenti di dettaglio. Continuano gli affari correnti, l’attuazione delle decisioni parlamentari, i poteri d’urgenza e non vi è nessuna interruzione dell’attività amministrativa. Il Consiglio dei Ministri adotta gli atti urgenti, i decreti legge e i decreti legislativi. Non adotta nuovi disegni di legge, salvo quelli richiesti da obblighi internazionali ed europei.

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