Lo stupore dall’estero per la crisi nella crisi: “Una lite tra due adolescenti permalosi”

Gli analisti più volenterosi, come il corrispondente di Der Spiegel da Roma Frank Hornig hanno cercato di spiegare il duello Renzi-Conte in termini psicologici: «Da poco prima di Natale i due rivali non fanno che litigare come adolescenti sensibili e permalosi». Alla radice di tutto, secondo Hornig, «la battaglia di un uomo disperato», Renzi, che si considera il deus ex machina dell’attuale governo, ma che non ha ricevuto dal premier Conte la «gratitudine che si aspettava». Quanto alle questioni concrete e all’impiego dei soldi in arrivo dall’Europa, scrive il giornalista «non contano più nulla, contano ego e nervi saldi».

Un altro giornalista tedesco, a Roma da molti anni, Tobias Piller, corrispondente della Faz, non ha perso tutte le speranze: «Conte voleva distribuire i soldi in arrivo con criteri clientelari», perché la politica italiana sta già «cercando di comprare i voti» per la prossima tornata elettorale del 2022 o del 2023 con gli aiuti di Bruxelles. Allora tanto vale, «togliere di mezzo queste tentazioni grazie a un voto immediato, con la speranza che dopo le urne possa formarsi un governo un po’ più lungimirante dell’attuale».

IL GIORNALE

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