Covid, Gismondo: “Rischio no immunità di gregge fino al 2024”

Valentina Dardari

A lanciare l’allarme questa volta Maria Rita Gismondo, microbiologa e direttrice del Laboratorio di Microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, che all’Adnkronos Salute non ha usato mezzi termini: “In Italia, con i numeri attuali, con le attuali capacità, non riusciremmo a raggiungere un’immunità di gregge contro Covid-19 fino al 2024″.

Una profezia non proprio auspicabile, ma secondo l’esperta il rischio c’è eccome. La Gismondo ha infatti spiegato che questa è la prospettiva che ci dovremo attendere, tenendo conto sia del numero di dosi di vaccino che fino a questo momento sarebbero nel nostro Paese, sia del numero di vaccinatori disponibili. Insomma, l’importante è riuscire a vaccinare quante più persone possibili in un lasso di tempo molto breve.L’Oms cambia le “dritte”: “Seconda dose del vaccino anche dopo 6 settimane”

Gismondo: “Non c’è una esatta agenda vaccinale”

Anche perché, come sottolineato dalla microbiologa, se vengono allungati i tempi per le vaccinazioni, considerando che potrebbero coprirci per circa 8-10 mesi, ora che vengono vaccinati tutti, i primi rischiano di aver già perso la protezione e ritornare scoperti, quindi facile bersaglio del virus. La Gismondo ha sottolineato “il fatto che non vi sia una esatta agenda vaccinale è sotto gli occhi di tutti”, e in parte dipende anche dalla produzione dei vaccini. Secondo l’esperta sarebbe quindi il caso di iniziare a pensare anche ad altri vaccini che sono già in fase 3 di sperimentazione, oltre a quelli già approvati in Unione Europea, di Pfizer-BioNTech e di Moderna. A breve dovrebbe arrivare anche quello di Astrazeneca.

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