Vaccino Covid, come prenotarsi: in Lombardia un sms invita a prendere appuntamento. Al Lazio il record di dosi già somministrate

di Margherita De Bac

Vaccino Covid, come prenotarsi: in Lombardia un sms invita a prendere appuntamento.  Al Lazio il record di dosi già somministrate

Non c’è Capodanno né altra festa per il vaccino anti Covid. Fino alla sera del 31 dicembre le somministrazioni sono andate avanti per riprendere il 1 gennaio su operatori sanitari e dipendenti e ospiti delle residenze per anziani. E intanto le Regioni abbozzano la fase 2 quando la profilassi coinvolgerà la popolazione. Medici di famiglia, farmacie, vaccinatori appositamente formati in campo. E la Lombardia pensa a un sistema di invito alla vaccinazione e prenotazione via sms.

Record nel Lazio

«Abbiamo messo su rete capillare ed efficiente», dice l’assessore alla salute del Lazio, Alessio D’Amato. Spetta proprio alla sua regione il record di punture eseguite fino a questo momento. Oltre 6.100 su un totale nazionale di 22.789, numero aggiornato al 31 dicembre. Il sito della struttura commissariale per l’emergenza, consultabile anche attraverso il portale del ministero salute www.sanità.gov.it, elenca la successione delle dosi consegnate all’Italia da Pfizer-Biontech: alle 9.750 del 27 dicembre si sono aggiunte le 359.775 del 30 dicembre e le 110.175 di San Silvestro. Da ora in poi l’azienda si è impegnata a inviare tra le 450mila e le 490 mila dosi a settimana.

Precedenza ai sanitari

La stragrande maggioranza dei vaccinati sono operatori sanitari e sociosanitari che prevalgono nettamente sugli anziani delle residenze Rsa. Come previsto, si è data precedenza ai sanitari per arrivare a ospedali Covid free che non risentano di carenze di organico determinate dalla indisponibilità di medici e infermieri contagiati e che garantiscano ai pazienti un’assistenza sicura. Ci si interroga sull’avvio della seconda fase, sulla popolazione esterna a ospedali e Rsa, a cominciare dagli over 80 anni.

La somministrazione dai medici di famiglia

La vaccinazione andrà prenotata? Come avverrà la somministrazione? Occorrerà recarsi personalmente in un ambulatorio o in un gazebo contrassegnato dalla primula, il fiore scelto per identificare la campagna vaccinale? Il commissario Domenico Arcuri non ha dato indicazioni alle Regioni. La strategia dipenderà dal tipo di vaccino disponibile a marzo quando potrebbe avere avvio la campagna di massa. Nel Lazio D’Amato pensa di «coinvolgere medici di famiglia e farmacisti, per un totale di 6mila punti di somministrazione, se in quella fase si potrà avere il vaccino di AstraZeneca che richiede modalità di conservazione in un frigo a 2-8 gradi sotto zero. In questo caso la prenotazione e la chiamata funzionerebbe come per la vaccinazione anti influenzale». E ovviamente si potrebbe contare anche sui vaccinatosi che in tutta Italia sono stati formati per assolvere a questo compito. Per il momento non si registrano fenomeni di obiezione al vaccino tali da far impensierire.

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