Patrimoniale: M5S, Iv e centrodestra contro la proposta di Orfini e Fratoianni. E anche il Pd prende le distanze

L ‘emendamento alla manovra per introdurre una tassa sui patrimoni firmato da alcuni deputati del Pd (Matteo Orfini, Chiara Gribaudo, Giuditta Pini, Fausto Raciti e Luca Rizzo Nervo) e di Leu (Nicola Fratoianni, Rossella Muroni, Erasmo Palazzotto e Luca Pastorino) scatena attacchi sia da parte delle forze di maggioranza che dalle opposizioni. E, sebbene Matteo Orfini su Repubblica inviti il suo partito a discuterne, è lo stesso Pd a prendere le distanze dalla proposta. “L’emendamento alla Manovra sull’introduzione di una patrimoniale è il frutto di una iniziativa libera ma individuale di alcuni deputati del Pd, che però non impegna il gruppo”, affermano fonti del gruppo dem alla Camera.

Orfini: “Il Pd non può essere contrario alla patrimoniale, ne discuta. Salvini pensi ai 49 milioni sottratti”

di Giovanna Casadio 29 Novembre 2020

Contro la patrimoniale insorge il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Ok liberare gli italiani delle piccole tasse, dei cavilli e della burocrazia, è una proposta che il M5S sposa da anni, ma nessuna patrimoniale. Sarebbe folle in un momento di crisi come questo, in cui le nostre imprese hanno bisogno di ossigeno e le famiglie di lavoro, introdurre qualsiasi tipo di patrimoniale. Il M5S è sempre stato contrario e continuerà ad esserlo”. Sulla stessa posizione anche Italia viva, con il capogruppo al Senato Davide Faraone, che chiarisce: “Siamo sempre stati contrari ad ogni aumento di tasse e siamo sempre stati contrari alla patrimoniale: lo siamo ancora di più in questa fase difficile per la nostra economia. Stasera approveremo un rinvio delle tasse nel dl ristori: contano i fatti, non le iniziative estemporanee”.

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