Manovra, Bankitalia incalza sul Recovey plan: “Sia dettagliato, evitare sprechi”. Istat: “Donne più colpite da crisi”

MILANO – Il contraccolpo del ritorno pandemico, dopo il rimbalzo economico del terzo trimestre, fa mettere in conto a Bankitalia una ripresa del 2021 più lenta di quanto si potesse prevedere alla fine dell’estate. E anche per questa ragione i ritardi sul Recovery Fund o un eventuale uso non ottimale dei miliardi europei è da evitare a ogni costo. Preoccupazioni, quelle su una ripartenza meno brillante, condivise dall’Upb secondo il quale il quarto trimestre 2020 potrebbe chiudersi con un calo del Pil di circa 3 punti, portando la variazione annua “comunque in linea con le previsioni della Nadef” di -9%. Sarà invece difficile centrare l’obiettivo di crescita programmatico per il 2021, pari a +6%. Secondo le indicazioni del presidente Giuseppe Pisauro, le nuove stime di crescita per l’anno prossimo si attestano “intorno al 5%”.

Assegno unico: “Attenzione effetti disincentivo lavoro”

In audizione sulla legge di Bilancio (la Manovra per il prossimo anno che s’intreccia con i decreti Ristori e la programmazione degli interventi europei), Eugenio Gaiotti, capo del dipartimento Economia e statistica della Banca d’Italia, alle commissioni Bilancio di Camera e Senato ha spiegato che la ripresa nel 2021 sarà “verosimilmente più lenta del previsto”. Nel quarto trimestre 2020, ha detto “è plausibile una flessione del Pil anche se più contenuta rispetto alla primavera. È probabile che il risultato per l’anno risulti comunque in linea con quanto prefigurato in ottobre”.

Quanto al piano Next generation Eu, “l’entità dell’effetto macroeconomico dei progetti di investimento e di riforma dipenderà soprattutto dalla loro definizione concreta nell’ambito del Piano nazionale di rilancio e resilienza e dalla loro attuazione tempestiva. Andrà posta grande attenzione alla fase esecutiva, precisando i dettagli ed evitando sprechi, ritardi e inefficienze” – ha rimarcato Gaiotti. “Come abbiamo sottolineato più volte, il programma Next Generation EU – ha aggiunto – è un’occasione da non perdere per rilanciare la crescita e la produttività dell’economia italiana”.

Il Recovery inceppato nelle secche della politica italiana

di Roberto Petrini 24 Novembre 2020

Venendo ai più stretti contenuti della Manovra, dalla quale si attende un impulso di 2 punti di Pil all’anno nel 2021-22 Bankitalia ha ricordato l’importanza dell’impegno dispiegato per tamponare la crisi e ammonito: “In prospettiva, passata la fase emergenziale andranno attentamente valutati i costi di un prolungamento delle diverse misure oltre quanto richiesto dalla durata della crisi”. Tra i singoli provvedimenti, sull’assegno unico per la famiglia che inizierà ad arrivare a luglio Palazzo Koch invita a valutare in particolare “l’opportunità di contenere gli effetti di disincentivo all’offerta di lavoro che potrebbero derivare dall’utilizzo dell’Isee come indicatore per quantificare l’ammontare del beneficio e la possibilità di correggere la penalizzazione per i figli dei nuclei familiari numerosi beneficiari del Reddito di cittadinanza, con il quale l’assegno sarà congiuntamente erogato”.

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