Covid Milano, nuovo lockdown da lunedì 2 novembre: l’ipotesi del governo

Il Parlamento

Con la crescita esponenziale dei contagi il consenso di Conte continua a calare e il premier, dopo il pressing delle opposizioni e ancor più dei partiti che lo sostengono, ha deciso di condividere scelte e responsabilità. Ha chiesto ai presidenti di Camera e Senato, Fico e Casellati, di individuare «in piena autonomia» una sede e le modalità per avviare un confronto costante con il Parlamento. Insomma, per la prima volta accetta di informare periodicamente i gruppi di maggioranza e opposizione, in vista di nuovi Dpcm. Una mossa che risponde alle critiche sulla scarsa condivisione delle decisioni e rivela la preoccupazione per la tenuta della maggioranza. Mercoledì il premier farà il punto in Aula sulla corsa del Covid-19 e le sue comunicazioni saranno messe ai voti, quindi un nuovo Dpcm prima di quella data sarebbe uno schiaffo al Parlamento.

Milano e le altre città

Fermare solo il capoluogo lombardo non viene ritenuto sufficiente. Il governo tratta con il Pirellone e con il sindaco Sala per il blocco dell’area metropolitana dove ci sono migliaia di nuovi contagiati e ospedali in grave affanno, in alcuni casi a rischio collasso. Il «cinturamento», con il divieto di spostamento per i cittadini e il blocco di tutte le attività ad esclusione di quelle essenziali, diventerebbe operativo già da lunedì. La stessa misura potrebbe essere presa anche in quelle altre città che mostrano un incremento di nuovi positivi rispetto ai tamponi effettuati e una saturazione dei posti disponibili nei nosocomi e nelle terapie intensive. È il caso di Napoli, Bologna, Torino e Roma. Nella capitale i postivi nelle ultime 24 ore sono oltre 2.200, con un rapporto tra nuovi contagiati e tamponi dell’8,8 %. In Campania il governatore De Luca ha chiuso tutte le scuole, nidi compresi e la scelta ha innescato un duro scontro nel governo.

Chiudere o no tutte le scuole

Conte ha riunito i capi delegazione e ora deve scegliere se chiudere o no tutte le scuole. Speranza ha mostrato uno studio di Lancet sul rischio di contagio tra i banchi e il dem Franceschini ha stupito la delegazione 5 Stelle quando ha detto che «la scuola non è mica un altro pianeta» rispetto agli altri settori. La ministra Azzolina si è trovata quasi sola a difendere la tesi che la scuola deve restare aperta, su modello di Francia e Germania. «Si chiude solo su dati scientifici certi», hanno detto le ministre di Italia viva.

Gli spostamenti tra le regioni

A livello regionale si valutano anche la chiusura anticipata dei negozi e il divieto di apertura dei centri commerciali almeno nel fine settimana. Si potrebbe anche decidere di anticipare il coprifuoco che in alcune Regioni scatta alle 23 e in altre alle 24, imponendo ai cittadini di stare in casa dalle 20 e uscire solo per «comprovate esigenze» e con l’autocertificazione. Il divieto di oltrepassare i confini potrebbe scattare per quelle Regioni che sono oltre la soglia di Rt a 1,5. Anche in questo caso il governo vorrebbe che fossero i governatori a firmare le ordinanze, condividendole con il ministro Speranza.

CORRIERE.IT

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