Mes, Pd irritato con Conte e 5 Stelle: «Datevi una mossa, il vostro no è ideologico»

di Monica Guerzoni

ROMA — Quel che il presidente della Toscana Enrico Rossi scolpisce su Facebook, riguardo alla «linea demenziale» e alle «sciocchezze antieuropeiste» dei Cinque Stelle sul Mes, lo pensano quasi tutti nel Pd. Ed è solo per non inasprire ulteriormente gli animi se Nicola Zingaretti evita di esprimere pubblicamente la profonda insoddisfazione del Nazareno. Uno stato d’animo che non riguarda soltanto i rapporti con il Movimento, ma investe anche il presidente del Consiglio.

Nell’ultima riunione con i capi delegazione, Dario Franceschini ha rimproverato a Conte questioni di metodo e problemi di comunicazione e ieri è stata la Rai a innescare la «forte irritazione» del Pd. Ma più in generale è l’arte del rinvio, di cui Giuseppe Conte sta diventando un maestro agli occhi del Nazareno, a logorare la pazienza del segretario e dei suoi ministri.

«Il travaglio dei Cinque Stelle va rispettato, ma si diano una mossa», è l’efficace sintesi con cui la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa invita gli alleati ad affidare i loro tormenti alla piattaforma di Davide Casaleggio: «Facciano subito una consultazione su Rousseau, perché il popolo italiano vuole i 36 miliardi del Mes». E l’ex parlamentare europeo Goffredo Bettini, uno dei consiglieri più ascoltati da Zingaretti, su Tpi osserva come «un prestito a interessi zero e senza condizionalità venga mal digerito per una questione prettamente ideologica».

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