Scalfarotto si candida a governatore in Puglia, ira del Pd: “Italia Viva apre la porta ai populisti”

Secondo Scalfarotto, c’è una grande differenza tra i 10 anni come presidente della Regione di Nichi Vendola, che lui considera “un’ottima esperienza di governo” e i cinque di Michele Emiliano: “Lo stesso Emiliano non dice mai che la sua è una coalizione di centrosinistra. Perché non lo sono state le sue politiche: su Xylella, Tap, Ilva ha fatto il contrario dei nostri governi nazionali. La Puglia è una delle poche regioni che non ha ancora una legge elettorale che garantisca la parità di genere. O che non ha un assessore alla Sanità, perché tutto è nelle mani di Emiliano”.

Italia Viva, +Europa e Azione “sono forze politiche moderne, che hanno un’idea del Paese che si basa su fiducia e non sulla paura”. Scalfarotto ricorda la sua storia politica che ha al centro “internazionalizzazione, crescita sostenibile. Sono un convinto europeista”. Per lui il futuro della Puglia è nell’agricoltura e “non certo nel voto di scambio: alle primarie per Emiliano ha votato un sindaco con simpatie di Forza Nuova, all’acquedotto pugliese c’è l’ex sindaco di Forza Italia di Bari. Cosa c’entra la sinistra con tutto questo?”. Raffaele Fitto, la Lega “sono i nostri avversari. Ma la nostra idea di buon governo non è nemmeno la politica di Emiliano o quella dei 5 Stelle”.

Intanto il leader di Azione, Carlo Calenda, comunica su Twitter che “supporterà Scalfarotto. Con Ivan abbiamo lavorato insieme al Mise. E’ stato un ottimo sottosegretario per il Made in Italy. La Puglia merita la possibilità di scegliere un riformista. Populisti e Sovranisti non possono essere gli unici in campo”. 

TGCOM

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