Il flop della fattura elettronica: recuperato solo un miliardo di euro dall’evasione dell’Iva

D’altra parte, già un anno fa parlando con Business Insider Sergio Pellone, commercialista partner di Talea, società di tax e legal advisor, spiegava chiaramente che la fatturazione elettronica non sarebbe servita a far emergere l’evasione fiscale: “Non ci saranno più errori sulle dichiarazioni dell’Iva, ma chi non emetteva fatture prima continuerà a non emetterle. Gli strumenti per far emergere il nero sono altri e gli strumenti sono già a disposizione dello Stato”. Come a dire che la novità ha cambiato radicalmente il modo di lavorare dei commercialisti e la contabilità delle imprese italiane riducendo il tempo dedicato  alle fatture, ma a livello fiscale comporta benefici estremamente ridotti.

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Secondo l’Osservatorio del Politecnico, i benefici della fatturazione elettronica rilevati dalle imprese riguardano sia il ciclo passivo, con risparmio di tempi e costi, riduzione degli errori, miglioramento della qualità delle informazioni e dei processi, sia il ciclo attivo, con benefici in termini di efficienza (meno costi legati ai materiali consumabili e minor tempo di esecuzione delle attività). Tuttavia, secondo gli esperti dell’Osservatorio, il 16% percepisce degli appesantimenti sul ciclo passivo, come una scarsa fluidità del processo di riconciliazione della fattura con altri documenti del ciclo dell’ordine, e il 28% sul ciclo attivo, ad esempio per la necessità di personalizzare molte informazioni all’interno delle fatture su richiesta dei clienti.

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La fatturazione elettronica può portare anche benefici indiretti, migliorando le attività connesse al processo di fatturazione, ma solo un’impresa su tre li percepisce (34%). Fra le grandi aziende la percentuale sale al 40%, con i miglioramenti più significativi che riguardano il monitoraggio dei crediti insoluti (50%) e la gestione fiscale (49%), mentre fra le Pmi una su tre riscontra benefici, specialmente nella contabilità analitica (33%).

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“A oltre un anno dall’introduzione dell’obbligo possiamo confermare la bontà del nostro sistema di fatturazione elettronica, che oggi è un riferimento per gli altri paesi europei e sta iniziando a portare benefici sia in termini di lotta all’evasione che di miglioramento dei processi aziendali – dice Paola Olivares, Direttore dell’Osservatorio Digital B2b -. Nonostante i numeri di adozione soddisfacenti, però, siamo lontani da una vera maturità digitale dei processi B2b: attualmente si stanno cogliendo i benefici sulle attività più direttamente connesse all’obbligo, ma si sta investendo ancora poco per inserirla in un processo digitale più esteso”. Tradotto: se da un lato la fatturazione elettronica pare destinata a raggiungere lo scopo di semplificare le gestione amministrativa della contabilità spingendo l’acceleratore sul digitale; dall’altro i benefici per le casse dello Stato sono ridotti all’osso.

BUSINESS INSIDER

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