Coronavirus e bambini, quelle polmoniti sospette a Milano a gennaio: «Forse è stato l’inizio»

Le tracce iniziali del Covid-19 in Lombardia risalgono forse ai primi di gennaio. Sono diversi gli studi che supportano l’analisi fatta dalla Regione e pubblicata ieri dal Corriere, in cui si contano 1.200 lombardi che hanno accusato sintomi da coronavirus prima del 21 febbraio (quando è stato identificato il primo caso a Codogno). Il virus circolava già. Forse anche tra i bambini. Più di un pediatra a Milano ha visto polmoniti insolite a gennaio e ora l’ospedale dei Bambini «Buzzi» cercherà gli «indizi» per capire se il Covid si sia diffuso prima tra i pazienti in età pediatrica.

In uno studio in fase di pubblicazione gli esperti della task force lombarda identificano una fase iniziale dell’epidemia che va dal 1° gennaio al 19 febbraio. Spiega l’epidemiologo Marcello Tirani: «A partire dal “paziente 1” le Ats lombarde si sono adoperate per identificare i contatti stretti. Ai 5.800 testati abbiamo chiesto di ricordare l’esordio dei sintomi e abbiamo ricostruito l’andamento». L’esperto avverte che le date sono indicative, perché basate sulla memoria dei pazienti che potrebbe non essere precisa oppure attribuire al coronavirus i sintomi dell’influenza. «Ma sono tutti risultati positivi. E fin dai primi giorni la progressione del contagio indicava che c’erano altri casi prima del “paziente 1”».

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