Un linguaggio di sinistra

Il successo personale di Elly Schlein alle elezioni in Emilia-Romagna, la candidata consigliera regionale più suffragata in assoluto coi suoi 22098 voti complessivi tra le province di Bologna, Reggio Emilia e Ferrara, è una piccola lezione di politica e di contemporaneità. E dice a voce alta alcune cose che tutto il centrosinistra farebbe bene a tenere a mente. Le elenco brevemente.

1. La competenza premia: Elly Schlein si era distinta, nella sua esperienza da europarlamentare, per la conoscenza dei dossier (è stata, tra le altre cose, tra le relatrici della riforma del regolamento di Dublino sulla gestione dei flussi migratori). In tutte le sue apparizioni pubbliche ha dimostrato di essere una politica vera, non solo un fenomeno mediatico. In tempi in cui sta subentrando una specie di rassegnazione generale rispetto alla qualità della comunicazione politica prodotta nel nostro paese, per cui sembra che sia necessario titillare gli istinti più bassi dell’elettorato per fare successo, Schlein ci dimostra che la via opposta è non solo percorribile ma è persino più redditizia. Il video in cui lei richiama Salvini alle sue responsabilità politiche, è stato visto da quattro milioni di persone online, ha forse generato la reazione scomposta (e intollerabile) del citofono al Pilastro, e in definitiva le ha portato voti. Come lei stessa ha dichiarato in un’intervista televisiva: “Ho saputo fare le domande giuste”. Per farlo, serve studio. E lo studio, com’è adesso evidente, può portare a grandi storie di successo, politiche e mediatiche.

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