Tik Tok, il nuovo social che fa paura alle vecchie app

Il fondatore e amministratore delegato della startup Bytedance, Zhang Yiming, ha raccontato, durante un evento a Pechino, di aver obbligato i manager della sua società a “realizzare i loro filmati e ottenere un certo numero di Like. Se non ci riescono devono fare delle flessioni”.

E i numeri parlano chiaro: in settembre e ottobre, Tik Tok è risultata l’applicazione più scaricata negli Stati Uniti, superando Facebook, Instagram, Snapchat e persino Youtube. Ma Yiming non si è fermato a Cina e Usa: la sua creazione, infatti, è disponibile in 150 Paesi nel mondo ed è stata scaricata un miliardo di volte.

Gli utenti sono soprattutto i giovanissimi e, tra loro, sono le ragazze quelle maggiormente attive su Tik Tok (il 65% in Italia). Ma, tra loro, è spuntato anche un personaggio noto, amante dei social network. Si tratta di Matteo Salvini che, da poco, ha aperto un profilo sulla nuova app cinese. È il primo leader italiano ad essersi iscritto alla piattaforma, ma ha bruciato sul tempo anche il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, la deputata americana Alexandria Ocasio-Cortez e il presidente francese Emmanuel Macron.

“Onore alle forze dell’ordine”, si legge nel primo mini video postato dal leader della Lega, che lo ritrae mentre stringe la mano a una schiera di carabinieri, con tanto di sottofondo musicale. “In Italia si arriva coi documenti e se si ha il permesso di arrivare, altrimenti si torna da dove si è partiti”, dice Salvini in un altro video sul suo profilo Tik Tok.

A breve, probabilmente arriveranno a pioggia altri leader politi e personaggi famosi, che inizieranno ad abitare ed esplorare il mondo della nuova app. Ma, “ci sono alcuni problemi”, spiega al Corriere il senior analyst di China Market Research. Tik Tok, infatti, “conta su utenti che campionano materiale protetto dal copyright e il governo cinese ha rallentato le sue iniziative per monetizzare”. In ogni caso, la nuova app fa paura a quelle storiche: “Facebook non ha più la sua capacità di tenere legati e attivi gli iscritti”. E, mentre la celebrità dell’app cinese cresce, quella di Instagram cala: nel 2018, il 25% degli utenti pubblicava almeno una storia in 21 giorni, oggi sono solamente il 13,4%.

IL GIORNALE

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