“Leonardo cercava l’opera perfetta”

Léonard de Vinci, Sainte Anne, la Vierge et l’Enfant Jésus, dite La Sainte Anne 
Léonard de Vinci, Sainte Anne, la Vierge et l’Enfant Jésus, dite La Sainte Anne 

I quattro capitoli della mostra – “Ombra, luce, rilievo”, “Libertà”, “Scienza” e “Vita” – svelano come la pittura sia la chiave per comprendere l’opera del genio toscano, il fine al quale tendevano tutte le sue attività, e finanche i suoi studi scientifici. Si comincia, dunque, con le opere della “formazione” e si finisce con la Sant’Anna, la cui realizzazione iniziò nel 1503 ma venne interrotta dalla morte del Maestro.

Leonardo da Vinci, Ritratto di musico
Leonardo da Vinci, Ritratto di musico

Cammin facendo, si possono ammirare capolavori come la Vergine delle Rocce di Parigi e la Belle Ferronière, il San Gerolamo penitente arrivato dai Musei Vaticani e l’opera giovanile Madonna Benois, o ancora il Musico della Pinacoteca Ambrosiana e il ritratto incompiuto di Isabella d’Este.

Léonard de Vinci, Portrait d’une dame de la cour de Milan, dit à tort La Belle Ferronnière 
Léonard de Vinci, Portrait d’une dame de la cour de Milan, dit à tort La Belle Ferronnière 

In esposizione al museo francese, anche studi, schizzi e annotazioni che provengono dalle raccolte di Parigi, Windsor e Milano. Per la gioia dei cultori, saranno esposte ricerche anatomiche, disegni preparatori per la Battaglia di Anghiari e creazioni degli allievi di Leonardo e dei suoi contemporanei.

Léonard de Vinci, Étude de figure pour la Bataille d’Anghiari 
Léonard de Vinci, Étude de figure pour la Bataille d’Anghiari 

Alcune delle opere esposte sono incompiute e, proprio su questo punto, il curatore Vincent Delieuvin ha detto al Nyt: “Leonardo non era un artista interessato a produrre chilometri di affreschi e a dipingere Madonne e ritratti all’infinito. Lui voleva prendersi tutto il tempo necessario per realizzare opere perfette”.

Negli ultimi mesi gli occhi sono stati puntati sul Salvator Mundi, opera di dubbia attribuzione acquistata all’asta da un emiro per 450,3 milioni due anni fa e che non sarà presente al Louvre. ”È un dipinto danneggiato. Gran parte è andata perduta ed è stata restaurata”, ha detto l’altro curatore della mostra Louis Frank, sottolineando le difficoltà di attribuire l’opera a Leonardo a partire da un “frammento”. Ma nella mostra parigina, i visitatori potranno ammirare un altro Salvator Mundi di scuola leonardesca: il cosiddetto Ganay che, con la Gioconda del Museo del Prado e la Sant’Anna di Los Angeles, sono opera della scuola dell’artista toscano.

La Gioconda, capolavoro di Leonardo e opera simbolo del Louvre, non farà parte del percorso espositivo ma sarà comunque visibile nella sua solita collocazione. Oltre al dipinto, ci sarà Mona Lisa: Beyond the Glass, esperienza di realtà virtuale che darà ai visitatori la possibilità di interagire con il dipinto, svelando dettagli invisibili a occhio nudo, informazioni sulle tecniche usate per la realizzazione e sull’identità della donna dipinta. “Quest’opera ha rivoluzionato la ritrattistica. La personalità, i sentimenti e l’anima del soggetto si rivelano attraverso il movimento della figura e il suo straordinario sguardo”, sostiene Vincent Delieuvin.

Grande protagonista della mostra rimane l’Uomo Vitruviano, dopo lo sblocco del prestito dall’Italia. “Se ci fosse una competizione per il disegno più famoso del mondo, Leonardo potrebbe vincerlo con quest’immagine”, scrive il New York Times. L’immagine, rappresentazione delle proporzioni ideali del corpo umano inscritto nelle due forme perfette del cerchio e del quadrato, è stato concesso al Louvre dalle Gallerie dell’Accademia a Venezia dopo una lunga diatriba per il trasferimento. Si tratta, infatti, di un disegno inchiostro su carta, così fragile da non poter essere esposto al pubblico per troppo tempo.

Secondo il curatore Delieuvin, questo dipinto è “il testamento di Leonardo”, l’opera su cui ha lavorato più a lungo. Il maestro del Rinascimento, infatti, impiegò vent’anni a perfezionarla con moltissimi disegni preparatori. Se la Gioconda rappresenta una sola figura, l’Uomo Vitruviano ne contiene ben tre magnificamente intrecciate, con tanto di paesaggio montuoso sullo sfondo. “Forse è il dipinto più rivelatorio, più ambizioso e più compiuto in termini di tecnica pittorica mai realizzato da Leonardo”, concludono i curatori.

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Veneranda Biblioteca AmbrosianaAttributed to Marco D’Oggiono (1475-1530). Portrait of Leonardo da Vinci-

Musée du LouvreSan Jean Baptiste, Vinci Leonard de (1452-1519). Paris, musée du Louvre-

Musei VaticaniSan Girolamo Penitente, Leonardo Da Vinci Vierge à l’Enfant

The State Hermitage MuseumLeonardo da Vinci, The State Hermitage MuseumEtude de Vierge à l’Enfant

Paris, musée du LouvreVinci Leonard de (1452-1519). Paris, musée du Louvre

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