Le 10 microtasse della manovra: dal nuovo bollo alle imposte catastali

Riduzione graduale di alcune detrazioni, blocco di certe deduzioni, triplicazione di imposte esistenti o introduzione di altre, nuove. In altre parole: tasse. Nel Documento programmatico di Bilancio inviato nottetempo a Bruxelles, durante un Consiglio dei ministri terminato all’alba, il Governo Conte II ha inserito diverse misure per rimodulare e/o incrementare il prelievo fiscale. Si tratta in sostanza di microtasse che a seconda dei casi possono interessare sia esclusivamente i redditi più alti sia tutta la platea dei contribuenti in modo indiscriminato. 

Si parte con un graduale azzeramento delle detrazioni Irpef al 19% per i contribuenti oltre una soglia di reddito, escluse quelle per gli interessi sui mutui. Nell’elenco delle misure per la revisione delle tax expenditures, il Dpb non specifica quale sarà il livello di reddito interessato. Il vice ministro dell’Economia Antonio Misiani ha chiarito che riguarderà i redditi oltre 120mila euro l’anno, con un andamento progressivo fino ai 240mila, e che l’azzeramento sarà selettivo e non su tutte le spese sostenute per cui è possibile richiedere la detrazione. Di certo non riguarderà le spese sanitarie, ha assicurato Misiani. Ma ce ne sono altre, come quelle veterinarie, per gli asili nido, per le attività sportive o per i corsi universitari dei figli a carico: ulteriori dettagli saranno forniti nelle prossime ore. 

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