Alto Adige «abolito», ecco cosa è successo a Bolzano

Marco Angelucci

Alto Adige «abolito», ecco cosa è successo a Bolzano

I secessionisti sudtirolesi non riescono a digerire il termine Alto Adige. Nel senso che non lo vogliono proprio sentire. Ma, non riuscendo a cambiare il gonfalone, né il nome dell’Istituzione (che è stabilito da un decreto del presidente della Repubblica, il 670 del 31 agosto 1972) procedono a piccoli passi. E così, ogni volta che in Consiglio provinciale arriva un provvedimento che contiene la parola «Alto Adige» o «altoatesino», i secessionisti presentano un emendamento per provare a cancellarlo. E la Volkspartei, il partito di maggioranza, li segue a ruota.

Il testo

L’ultimo atto risale appunto a venerdì scorso quando, dall’articolo 1 della «Legge europea», una legge della Provincia che serve non solo a riorganizzare l’Ufficio di Bruxelles, ma parifica la lingua tedesca a quella italiana, sono state cancellate le parole «Alto Adige» e «altoatesino» (leggi qui il testo approvato in Commissione, poi modificato). Nel dettaglio in aula è stato modificato l’articolo 1 comma 2 sostituendo «Alto Adige» con «Provincia autonoma di Bolzano» e «altoatesino» con «della Provincia autonoma di Bolzano».

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