Il settore manifatturiero in Europa è invischiato in una spirale discendente. E “il peggio deve ancora venire”

L’indice Pmi, da Purchasing Manager Index, è uno strumento usato dagli economisti per verificare lo stato di salute dell’economia. È basato su un sondaggio in cui viene chiesto ai responsabili degli acquisti come stia andando il loro settore e fino a che punto abbiano la sensazione che il futuro sarà positivo.

Il dato di settembre è stato pari a 45,7, in calo rispetto a quello di agosto (47,0); è stato l’ottavo mese consecutivo con un indice inferiore a 50 — una soglia al di sotto della quale qualsiasi dato in genere preannuncia una contrazione dell’economia.

IHS Markit

Secondo Ihs Markit l’inversione di tendenza nella regione è stata determinata principalmente dal deterioramento delle condizioni in Germania, dove l’indice Pmi ha segnato il livello più basso degli ultimi dieci anni. Anche Spagna, Italia e Irlanda hanno sofferto.

La società di ricerca ha aggiunto che “le preoccupazioni legate alla Brexit e agli effetti negativi della guerra commerciale fra Stati Uniti e Cina sul commercio internazionale” hanno pesato negativamente sulla fiducia, suscitando pessimismo in tutto il continente.

“La salute del settore manifatturiero nell’Eurozona è andata di male in peggio a settembre, mese in cui l’indagine Pmi ha segnalato l’inversione di tendenza più netta da quasi sette anni a questa parte e ha lanciato segnali sempre più sconfortanti sul quarto trimestre” ha detto Chris Williamson, chief business economist di Ihs Markit.

Williamson ha poi aggiunto: “Probabilmente il peggio deve ancora venire, sotto forma di un ulteriore deterioramento degli indicatori prospettici (come il rapporto ordini-scorte) nel corso del mese.”

Il manager inoltre ha sottolineato che il calo è stato dovuto in gran parte all’ansia dovuta al rallentamento dell’economia globale e alla Brexit, un sentiment che in questa fase sta portando a tagli del personale.

“Il tasso di riduzione dei posti di lavoro oggi sta salendo più rapidamente di quanto non abbia fatto dai primi mesi del 2013, il che non solo è un segnale del fatto che le aziende manifatturiere si stiano preparando a tempi più duri in futuro, ma incrementa anche il rischio che il deterioramento del mercato del lavoro colpisca le famiglie e il settore dei servizi” ha detto.

BUSINESS INSIDER

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